Premio DOMUS Restauro e Conservazione

Quinta edizione Premio Internazionale di Restauro Architettonico

Premio DOMUS Restauro e Conservazione

Domani, 6 maggio 2015, alle ore 18,30, nella prestigiosa cornice di Palazzo Tassoni Estense, sede del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, si svolgerà la Cerimonia di consegna del Premio Internazionale di Restauro Architettonico “DOMUS RESTAURO E CONSERVAZIONE”, evento realizzato con il Patrocinio del Comune di Ferrara, dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Ferrara e della Fondazione degli Architetti di Ferrara.
Il Premio, voluto ed ideato dall’Università degli Studi di Ferrara attraverso il Dipartimento di Architettura e promosso dall’Azienda Fassa Bortolo, è ormai giunto alla sua quinta edizione e rappresenta la prima iniziativa del settore che vuole far conoscere al grande pubblico interventi e progetti di restauro architettonico, che abbiano saputo interpretare in modo consapevole i principi conservativi nei quali la comunità scientifica si riconosce, anche ricorrendo a forme espressive contemporanee.
Dopo il successo delle prime quattro edizioni si è deciso di suddividere in due momenti temporali differenti le diverse Sezioni del Premio, separando quello dedicato alle “Opere realizzate” da quello dei “Progetti elaborati come tesi”, per riuscire a dare una maggiore rilevanza a questi ultimi. Questa quinta edizione, le cui candidature sono state oltre 190, ha visto come protagonisti esclusivi i progetti sviluppati come Tesi di Laurea, Master, Dottorato e Specializzazione.
Quest’anno il Premio ha rappresentato un importante momento di confronto tra i diversi indirizzi teorici che oggi si presentano sul tema del restauro architettonico, con articolazioni sempre più complesse che derivano dalla vitale contaminazione delle diverse “scuole” e dall’estensione del valore testimoniale, sia dal punto di vista temporale che di tipologia, dei “prodotti” architettonici del passato. Il Premio quindi è stato un momento di verifica dei percorsi formativi attraverso i quali i diversi allievi arrivano a dare concretezza ai principi conservativi nei quali si riconoscono. La Giuria è stata presieduta dall’Arch. Riccardo Dalla Negra, Professore Ordinario di Restauro Architettonico presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, e composta dall’Arch. Carla Di Francesco del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, dall’Arch. Camilla Mileto, Professore dell’Università Politecnica di Valencia, dall’Arch. Gisella Capponi, Dirigente dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, e dall’Arch. Marcello Balzani, Vicedirettore del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara e Direttore del Centro DIAPReMTekneHub (rete alta tecnologia Emilia Romagna).
Vista la grande omogeneità qualitativa dei migliori lavori, la Commissione, dopo un difficile, ma interessante dibattito, ha deciso all’unanimità di premiarne tre proposte come Medaglie d’Oro exaequo e tre come Medaglie d’Argento ex-aequo; inoltre a queste si aggiungono sei menzioni. Ricordiamo che oltre a essere premiati gli studenti autori dei progetti, vengono consegnati riconoscimenti anche ai rispettivi relatori.
Il giorno seguente, 7 maggio 2015, alle ore 10,30 presso il Salone del Restauro, Sala Ariostea – Pad. 5, Fiera di Ferrara, nell’ambito del Convegno “IL RESTAURO CONSAPEVOLE. Scuole e percorsi formativi a confronto” verranno presentati i progetti vincitori sviluppati come Tesi, con un intervento diretto dei rispettivi relatori.
Tutti i Progetti saranno presentati presso il Pad. 5 – Stand A3 del Salone del Restauro.

Medaglie d’Oro ex-aequo
DA FORTIFICAZIONE A PALAZZO, DA MONASTERO A POLO CULTURALE: PALAZZO “VICI” A STRONCONE TRA ANTICHE FUNZIONI E NUOVE POTENZIALITÀ. 1

Studente: Elisa Fidenzi
Relatore: Arch. Marina Docci
Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Architettura
Il restauro è condotto con rigore e saldi principi metodologici che emergono in ogni fase dello studio e della proposta d’intervento; inoltre il progetto affronta le diverse scale di rapporto (edificiopaesaggio, edificio-borgo) ed elabora un sistema articolato di accessi e percorsi che collegano le nuove funzioni con l’abitato.

Le tracce delle vicende conservative e dei diversi usi, reinterpretate con attenta e misurata dimensione, diventano elementi di valorizzazione dell’intero complesso; la rilettura del suo vissuto storico assume valore di memoria trasferita all’interno del nuovo polo culturale.

 
VIVERE IL MODERNO AL TEMPO DELLA ROVINA. PROGETTO PER IL RIUSO COLLETTIVO DI VILLA “MUGGIA” A IMOLA.

2Studente: Manuela Senese
Relatore: Arch. Andrea Ugolini – Correlatori: Arch. José Ignacio Linazasoro, Arch. Tessa Matteini
Università di Bologna, Facoltà di Architettura “Aldo Rossi”
La tesi affronta il tema del restauro dell’architettura moderna con la consapevolezza che il tempo o gli avvenimenti possono provocare trasformazioni della materia e anche la perdita irreversibile di parti, anche significative. Con questo presupposto, la tesi propone sapientemente la reintegrazione di volumi e superfici senza mai cedere alla tentazione ripristinatoria”, diversamente da quanto normalmente si opera in casi simili: il progetto non ricostruisce il grande salone d’ingresso trasformandolo in uno spazio espositivo all’aperto, ma fornisce una convincente reinterpretazione di un “rudere” di età moderna.

 

LA CATTEDRALE DI “SAN CERBONE” A MASSA MARITTIMA: STORIA, SICUREZZA E CONSERVAZIONE. 3

Studente: Francesco Spandre
Relatori: Arch. Anna De Falco, Arch. Marco Giorgio Bevilacqua, Arch. Pietro Ruschi Università di Pisa, Dipartimento di Ingegneria Edile-Architettura
Il progetto di restauro propone da un lato una serie d’interventi, molto calibrati, atti a migliorare le debolezze statiche e la resistenza sismica dell’edificio, utilizzando modelli di analisi strutturale; dall’altro lato propone un’attenta pulitura delle superfici unita alla ricerca di una omogeneità figurativa della superficie lapidea, ottenuta attraverso una raffinata velatura delle porzioni disomogenee.

L’edificio è dunque considerato nella sua organicità ed appare con chiarezza il metodo didattico utilizzato, il quale pone la conoscenza storica e materica alla base di ogni scelta operativa.
Medaglie d’Argento ex-aequo
LA COLLINA STORICA DI PATERNÒ. RIQUALIFICAZIONE, RESTAURO E RIUSO.
Studente: Alfio Caltabiano, Maria Carmela Lombardo
Relatore: Arch. Maria Rosaria Vitale – Correlatore: Arch. Eugenio Magnano di San Lio Università di Catania, Dipartimento di Architettura
La tesi si segnala per il rigore e l’accuratezza con cui si affrontano l’indagine conoscitiva dell’evoluzione storica del borgo, la stratificazione delle strutture abitative, i caratteri costruttivi, l’identificazione dei problemi conservativi dei fabbricati e l’analisi della situazione urbanistica attuale con le sue problematiche. Indica attentamente le linee guida per gli interventi alle diverse scale: dai volumi ai prospetti esterni con i loro elementi costruttivi, dalle tecniche dei materiali alle possibili funzioni da inserire nel borgo, definendo le quote di trasformabilità degli interni delle unità abitative.

STUDIO DI INTERVENTI PER LA RIDUZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA. PROGETTO SPERIMENTALE IN UN ISOLATO DEL CENTRO STORICO DI FELTRE.
Studenti: Sara Dalla Riva, Alice D’Ambros
Relatore: Arch. Francesco Doglioni – Correlatore: Arch. Michele Bondanelli
Università IUAV di Venezia, Dipartimento di Architettura

La tesi affronta lo studio di un significativo aggregato edilizio, al fine di individuare gli interventi necessari per la riduzione della vulnerabilità sismica. Approfondisce la lettura, analitica e correlata, del complesso delle lesioni e deformazioni manifestate dalle strutture murarie, oggetto di accurato rilievo. Ne scaturisce un quadro delle vicende strutturali degli edifici di grande chiarezza, con il quale si arriva a proporre interventi mirati e calibrati nei confronti degli edifici riconosciuti effettivamente vulnerabili. Il principio del minimo intervento non è astrattamente enunciato, ma applicato alla fine di un percorso metodologico attento ad ogni dettaglio espresso, con grande lucidità, negli elaborati.

LUOGO DI CONFINE: RESTAURO E NUOVE FUNZIONI PER LA EX DISTILLERIA DI BARLETTA.
Studenti: Raffaella Claudia Mele, Noemi Ortolano
Relatore: Arch. Claudio Varagnoli – Correlatore: Arch. Clara Verazzo
Università degli Studi “G. D´Annunzio” di Chieti-Pescara, Dipartimento di Architettura
Il lavoro recupera una vocazione urbana integrata al vasto complesso industriale dell’ex distilleria. Il complesso, sorto isolato dal contesto urbano, è oggi rinsaldato alla città per la nuova espansione edilizia in una posizione di ingresso che ne legittima l’utilizzo proposto quale “Urban Center”.
Gli strumenti del recupero del complesso, riconosciuto di interesse culturale e sottoposto a tutela, sono mutuati dalle metodologie proprie della conservazione che vengono con rigore applicate a materiali e strutture, analizzati e riletti anche nelle trasformazioni indotte dal tempo e dalle vicende conservative.
Fassa Bortolo, marchio storico nel mondo dell’edilizia, leader in Italia e tra i più affermati a livello internazionale, con una vasta ed articolata gamma di prodotti e soluzioni asseconda tutte le esigenze degli operatori del settore. Ma la qualità Fassa Bortolo si esprime ben oltre i prodotti perché si tratta di
un’Azienda attiva anche nelle iniziative culturali: come si evidenzia con lo stesso Premio Internazionale “DOMUS Restauro e Conservazione” e con numerose altre attività, tra le quali il Premio Internazionale “Architettura Sostenibile”, il restauro degli affreschi del “Palazzo dei 300”, sede storica del Consiglio Comunale di Treviso e quello delle pitture murali di alcune botteghe in “Via dell’Abbondanza” a Pompei, in collaborazione con la locale Soprintendenza Archeologica e con la Facoltà di Architettura dell’Università di Ferrara, la collaborazione con la Fondazione Canova per il supporto al restauro della “Danzatrice con i Cembali” e delle “Tre Grazie”.
Per maggiori informazioni
www.premiorestauro.it

Invito al Convegno in PDF
Invito alla Cerimonia in PDF

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