Prezzi in crescita

Sembra non arrestarsi la salita dei prezzi del mercato edilizio. Il settore italiano continua a crescere anche nel 2002, confermando la tendenza allo sviluppo che si era già manifestata a partire dalla seconda metà del 1998. E’ quanto emerge dall’indagine dell’osservatorio Nomisma sui maggiori mercati immobiliari del paese. Secondo l’istituto di ricerca, nei primi sei mesi dell’anno, i prezzi delle abitazioni nelle principali città italiane sono aumentati del 5,4% (9,5% su base annuale), per gli uffici la crescita e’ stata del 4,6% (+7,8% annuale), mentre i prezzi dei negozi hanno registrato un incremento del 3,9% (+7,5% annuale). A incidere sull’incremento medio dei prezzi e’ anche l’aumento della domanda di qualita’: secondo l’Istat, infatti, sono 1,9 milioni le famiglie insoddisfatte della propria condizione abitativa. Questo aspetto rende particolarmente attrattivo l’acquisto di nuove case realizzate nel rispetto di precisi criteri qualitativi e ambientali. Ma le famiglie possono comprare di piu’ anche perche’ si e’ evoluta la loro capacita’ di indebitamento, favorita dalla riduzione dei tassi di credito. Come rilevato dall’Ance nell’ambito dell’ultimo osservatorio congiunturale, questi ultimi sono passati dal 14,66% del 1989 al 6,3% del 2000. Tale diminuzione ha consentito di ridurre gli oneri di indebitamento di circa il 38%: si calcola infatti che la rata annua per l’ammortamento in 15 anni di un mutuo del valore nominale di 1000 euro e’ passata dai 168 euro del 1989 ai 104-105 euro del 2000, facendo registrare una diminuzione del 5,5% per le abitazioni nuove, del 3,5% per quelle usate e solo un leggero aumento (+1%) per gli immobili da ristrutturare.

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