Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
L’Ambasciata del Belgio presso la Santa Sede si trova nel quartiere Pinciano, tra Valle Giulia e la collina Parioli, in una zona centrale di Roma. Costruita nel 1935 come villa privata per il duca di Sermoneta, divenne in seguito proprietà dell’inglese lord Berkeley, finché non venne acquistata nel 1954 dallo stato del Belgio. È immersa in un grande giardino, sottoposto a tutela paesaggistica, dove, accanto a cipressi e pini centenari, crescono rigogliosi alberi di aranci e limoni. L’edificio è piacevolmente mosso, illeggiadrito da portici, loggiati e terrazze in stile rinascimentale. L’accesso ai piani superiori avviene attraverso un luminoso scalone. Al primo piano si trova la “Camera del Re” con il pregevole soffitto a cassettoni in legno scolpito e dipinto a mano. L’intervento di manutenzione A partire dal 2010, è stata avviata una serie d’interventi di manutenzione delle coperture e delle facciate dell’edificio, sotto la direzione dell’architetto Giuseppe Autore e dell’ingegnere Francesco Veglianti, con il controllo della Soprintendenza ai Beni Architettonici e per il paesaggio per il Comune di Roma – SBAP . I lavori hanno riguardato le coperture a falda inclinata, con la realizzazione di un nuovo strato d’isolamento termico, il rifacimento dell’impermeabilizzazione delle terrazze e della relativa pavimentazione e le facciate che sono state pulite e restaurate con tinteggiatura finale, previa analisi stratigrafica per ripristinare i colori originali. Le coperture e i relativi interventi Come prima cosa, sono stati rimossi nell’ordine: le tegole in laterizio (coppi), gli strati di impermeabilizzazione e il sottostante tavolato. È stata fatta una verifica dello stato di conservazione delle strutture lignee e sono stati sostituiti grondaie e discendenti con nuovi elementi in rame. Le travi in legno della copertura sono state trattate con un impregnate insetticida incolore per la protezione dall’aggressione di funghi e insetti xilofagi come: tarli, lyctus, ecc. Il trattamento protettivo degli elementi in legno è stato preceduto da un intervento di sostituzione di tutte le strutture in legno ammalorate: travi, palombelli e tavolato. Ultimati questi interventi propedeutici, a seguito della preparazione del piano di posa che è stato pulito e livellato, si è potuto procedere con la posa dei pannelli Isotec prodotti da Brianza Plastica per l’isolamento termico delle coperture a falda inclinata, elementi prefabbricati con bordi longitudinali battentati. La posa in opera di questi pannelli, qui utilizzati nello spessore 60 mm fissati alla struttura con semplici chiodi da carpentiere, realizza un impalcato portante che integra una serie di funzioni: barriera al vapore, isolamento termico, seconda impermeabilizzazione, micro ventilazione, orditura metallica di supporto al manto di copertura. Il pannello è costituito da un corpo centrale in schiuma poliuretanica espansa rigida con densità 38 Kg/mc e rivestito con una lamina di alluminio goffrato. Terminata la posa in opera dei pannelli Isotec, si è ripristinato il manto di tegole, precedentemente rimosso e spazzolato per rimuovere muschi, terra e licheni, integrando le tegole mancanti o rotte con nuovi coppi anticati. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto