Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Tra le frazioni più affascinanti e preziose della marca trevigiana, Rua di Feletto è senza dubbio un borgo straordinario dal punto di vista ambientale e paesaggistico, dove copiose sono anche le testimonianze di architetture tipiche della tradizione veneta. Tra i vigneti delle colline, un’antica barchessa è stata oggetto di un importante intervento di ristrutturazione, senza però rinunciare alla sua identità storica. Struttura, tipologia e caratteristiche dell’edificio hanno richiesto un intervento conservativo di tutela e sotto il vincolo dalla Soprintendenza. In origine la barchessa (barcon o barco) era un edificio rurale caratteristico dell’architettura della villa veneta, progettata come luogo destinato a contenere gli ambienti di lavoro. Nettamente distaccata dal corpo centrale della villa, riservata ai proprietari, la barchessa nasce come entità funzionalmente indipendente e come abitazione del fattore, deposito per cavalli e carrozze e rimessa per scorte alimentari e attrezzi agricoli. Il corpo centrale di questa abitazione, articolato su tre livelli, con annesso rustico è stato completamente ripensato per ospitare due residenze private con esigenze abitative totalmente diverse. Nel disegnare gli interni è stata posta estrema attenzione all’ambiente esterno: la “visuale” è diventata componente fondamentale del progetto. Gli elementi del paesaggio, attraverso l’uso sapiente di materiali quali pietre e legni, sono così entrati negli ambienti interni diventando parte di essi. Chiave di lettura del progetto è stata l’incontro tra aspetto razionale ed espressività. La funzionalità è fondamentale ma non sufficiente. L’espressività si percepisce nelle proporzioni fra le parti, ma soprattutto nell’uso e nell’accostamento dei materiali che sono più puri e denunciano solo se stessi, evitando qualsiasi tipo di imitazione o ricostruzione pedante di elementi tradizionali. La scelta degli arredi, delle lampade, particolari architettonici quali le ringhiere e il caminetto, insieme ai pavimenti alla veneziana originali hanno creato un ambiente dinamico e vivace in perfetta sintonia. In fase di progettazione, l’utilizzo di un sistema scorrevole ha risolto il grande problema di dare luce e respiro al soggiorno di ampia superficie ma con poche aperture verso l’esterno, dato che le uniche finestre presenti erano le classiche rettangolari della casa colonica. La soluzione è stata quella di aprire la grande parete verso la cucina posta in corrispondenza di un grande foro vetrato attraverso l’inserimento di un controtelaio Eclisse Telescopica estensione , un modello che alloggia al suo interno quattro ante scorrevoli. Questo sistema è la scelta ideale per aperture extra large, fino a 4700 mm di luce di passaggio. All’arrivo della scala del piano superiore, si accede alla zona notte e ad una mansarda. In questo caso l’utilizzo di scorrevoli in abete orizzontale spazzolato ha creato una perfetta continuità con le pareti, ma in contrasto con la pavimentazione scura del parquet in rovere. Privi di ingombro, i sistemi scorrevoli Unico di Eclisse separano e mettono in relazione in un caso la camera da letto e il bagno mentre in un altro permettono di collegarsi facilmente alla mansarda dal corridoio. Il modello Unico consente di guadagnare spazio e ottimizzare i volumi anche in metrature contenute unendo la funzionalità di uno scorrevole con la possibilità di unire e separare gli ambienti con discrezione. Antica barchessa trevigiana 2 Antica barchessa trevigiana 3 Antica barchessa trevigiana 4 Antica barchessa trevigiana 5 Antica barchessa trevigiana 6 Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto