Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
L’inaugurazione del Campus Einaudi, sede dei Dipartimenti e della Scuola nell’ambito delle Scienze giuridiche, politiche ed economico-sociali, secondo il nuovo Statuto dell’Ateneo (ex Facoltà di Scienze Politiche e Giurisprudenza), completa un progetto che ha avuto i primi due tasselli con il Centro didattico interfacoltà nel 2002 e le Residenze universitarie nel 2007, già Villaggio media per le XX Olimpiadi invernali Torino 2006.Un complesso di sette edifici immersi nel verde che si affacciano su una grande piazza circolare (più grande della vicina Piazza Montebello). Ma la suggestione è di un unico edificio, grazie alla bianca copertura del tetto sospeso, elemento architettonico unificante, visibile e riconoscibile dai punti panoramici della città, ancor più quando illuminata di notte. Il nuovo Campus è stato concepito in un’ottica di comfort visivo, uditivo e ambientale, con particolare attenzione alla problematica del risparmio energetico, attraverso una combinazione innovativa di elementi testati, evitando tecnologie invasive e non in sintonia con l’architettura di altissimo profilo del progetto. Il polo bibliotecario del Campus Einaudi Oltre 26 km di scaffali, circa 620mila volumi su una superficie di circa 10mila mq: il nuovo polo bibliotecario intitolato a Norberto Bobbio riunisce 5 biblioteche (quattro prima ospitate a Palazzo Nuovo e dintorni e la Saast dell’ex Dipartimento di Scienze antropologiche) e sarà secondo in Piemonte solo alla Biblioteca Nazionale di Torino. Con i suoi 950 posti a sedere, molti dei quali con affaccio diretto sulle vetrate e la vista sul fiume Dora Riparia, la nuova biblioteca sarà un luogo di aggregazione oltre che di consultazione, ricerca e studio.La nuova collocazione a scaffale aperto (con una parte di scaffali compattabili) accoglierà l’80% dei volumi, mentre il restante 20% è composto da un prezioso patrimonio di volumi antichi, rari e fondi di pregio, conservato in condizioni particolari di sicurezza e climatizzazione. Grazie ad un sistema antitaccheggio trasparente e tecnologico – che sfrutta la tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification) – gli studenti potranno prendere i volumi in prestito da soli, senza fare code allo sportello, con una procedura touch screen amichevole e veloce. Sarà possibile restituire i libri oltre l’orario di chiusura della biblioteca: gli utenti, riconosciuti da una tessera smart card assegnata dall’Ateneo, imbucano i volumi ad uno sportello esterno tipo bancomat. L’università, motore di riqualificazione urbana Il Campus Einaudi nasce grazie al recupero dell’area Nord Orientale di Torino, tra Lungo Dora Siena e Corso Regina Margherita, la così detta zona ex Italgas, utilizzata per lavorazioni industriali ad alto impatto inquinante, in totale dismissione dagli anni ’70 del secolo scorso ed in stato di forte abbandono. L’acquisizione della zona ex Italgas (conclusa nel 1998) fa parte di un più ampio progetto di decongestionamento dell’Università, fondato sull’idea di creare diversi poli di specializzazione didattica, diffusi in città e nella cintura. Da qui il trasferimento delle Facoltà di Agraria e di Medicina Veterinaria a Grugliasco (TO) e l’abbandono della storica sede di Piazza Arbarello della Facoltà di Economia per i nuovi spazi dell’Ex. I.R.V.E. Il primo passo del progetto del nuovo polo universitario sull’area ex Italgas viene fatto con la realizzazione della Palazzina per la didattica, intitolata a Luigi Einaudi e inaugurata nel 2002. L’assegnazione a Torino dei XX Giochi Olimpici invernali del 2006 è l’opportunità che fa da volano per la trasformazione sia della città sia dell’Università che propone e ottiene di costruire nella zona ex Italgas il villaggio media da destinare in futuro a residenza universitaria: vengono realizzate così quattro palazzine per un totale di 280 camere e 330 posti letto, utilizzate come residenze universitarie dal 2007. La città, nell’ottica di integrare il complesso con il territorio circostante, provvede in seguito alla costruzione della passerella sulla Dora Riparia, inaugurata nel 2010, e alla sistemazione a parco delle sponde fluviali. Parallelamente a questa fase, all’inizio del 2004, inizia la progettazione del nuovo complesso. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto