Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
La realizzazione della nuova centrale di cogenerazione di Alba è stata commissionata da Albapower S.p.A., nuova società incaricata di produrre energia elettrica e fornire calore per il teleriscaldamento della città di Alba. Il progetto e lo studio estetico dell’opera, ultimata nel 2008, è stato elaborato dal team di lavoro torinese Studio A.S. (Arch. Edoardo Astegiano, Renzo Conti, Federico Morgando) in collaborazione con Arch. Daniela Casalino e Arch. Paolo Brosio. L’impianto è composto da una turbina a gas di derivazione aeronautica, in grado di sprigionare una potenza elettrica di 50 MW. Sotto il profilo ambientale, questo tipo di turbina di nuova generazione permette di ridurre di circa la metà, rispetto a una turbina tradizionale, gli ossidi di carbonio, mentre la caldaia di recupero, posta a valle della turbina a gas, concorre a dimezzare le emissioni di monossido di carbonio nell’aria. La centrale è anche composta da quattro serbatoi di stoccaggio dell’acqua calda, che permettono di gestire la variabilità del carico termico della rete di teleriscaldamento. La potenza termica del complesso è di 186 MWt. Inserita nelle vicinanze del centro storico, la centrale, nata per rispondere alle nuove esigenze energetiche del territorio di Alba e delle sue industrie, è stata oggetto di un particolare studio di inserimento ambientale mirato a mascherare la struttura industriale composta di una struttura prefabbricata in cemento armato e da quattro serbatoi per il contenimento. Il progetto si ispira al territorio collinare circostante: la dolcezza delle colline è ripresa nel disegno lineare ed arcuato delle vele che rivestono come una doppia membrana l’impianto industriale. La vicinanza anche con il fiume Tanaro e le sue sponde, altro elemento forte e caratterizzante della zona, ha suggerito la scelta dei colori: il verde della vegetazione circostante per le sezioni inferiori, e il celeste del cielo per il coronamento dell’opera. Per i rivestimenti si è tenuto conto della volontà degli architetti di rendere leggera e “quasi impalpabile” la cortina e per questo la scelta è ricaduta su diverse tipologie di rivestimento sorrette da travi reticolari. In particolare le vele a “scandole”, utilizzate per le parti laterali inferiori del complesso, rappresentano la grande particolarità del progetto. Sono costituite da elementi in acciaio zincato preverniciato di circa 1000×800 mm (prodotto Caïman, serie Arval-ArcelorMittal) montati e sagomati su telai metallici di circa 100 mq con sagoma variabile per un totale di dodici vele (sei per lato). La scelta di utilizzare delle pannellature cieche nasce dall’esigenza di mascherare le parti perimetrali del complesso, per far sì che la struttura possa divenire un tutt’uno con l’ambiente. Il rivestimento metallico del complesso è completato da vele in lamiera di alluminio microforato, sagomate in opera e verniciate “a polvere”, che rivestono le parti superiori del complesso, e da una struttura in grigliato metallico a maglia rettangolare che avvolge, nascondendoli alla vista, i quattro serbatoi per il teleriscaldamento. Una quinta vela, in pannelli di rete metallica in acciaio zincato, funge da supporto ad una schermatura vegetale di piante rampicanti. Nel tempo l’edificio verrà dotato di un sistema di pannelli fotovoltaici disposti sulla sommità della struttura, per incrementare la produzione di energia. L’impiego dell’acciaio per i rivestimenti L’acciaio ha radicalmente modificato la storia dell’architettura facendo emergere possibilità impreviste e contribuendo a rinnovarne i caratteri. In questo scenario è ampia la gamma degli acciai che consentono agli edifici di dialogare con l’ambiente esterno, con un risultato funzionale ed estetico moderno, tecnologico e di grande qualità, come richiesto dalle specifiche dei progettisti. Da qui la scelta di CAÏMAN della serie Arval di ArcelorMittal, per la realizzazione delle 12 vele a “scandole”: un sistema di facciata a scaglie, di dimensioni personalizzabili, adatto agli edifici con forme organiche ed in grado di dialogare con l’ambiente circostante. Il prodotto CAÏMAN I pannelli CAÏMAN sono realizzati in lamiera d’acciaio, zincato preverniciato, inossidabile o inossidabile colorato, con uno spessore nominale di 0,5 mm (inox) o 0,75 mm (acciaio zincato preverniciato) e dimensioni massime delle singole scaglie di 800×1200 mm. Possono essere utilizzati sia in progetti di arredamento d’interni che, soprattutto, per rivestimenti di facciata. Il sistema di facciata è realizzato mediante la parziale sovrapposizione delle scaglie, come la centrale di cogenerazione Albapower. Il sistema Caiman è completo di un insieme di accessori realizzati tramite presso-piegatura per scossaline di partenza, arrivo, angoli, ecc. Le scaglie sono ribordate su due lati e pre-perforate in officina per permettere il fissaggio alla sottostruttura tramite viti autoperforanti o autofilettanti. I tecnici ArcelorMittal sono a disposizione per affiancare il progettista nello sviluppo della soluzione di rivestimento con CAÏMAN. Per maggiori informazioni www.constructalia.com Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto