Dolder Grand Hotel

Lo storico albergo Dolden Grand Hotel di Zurigo, progettato originariamente da Jacques Gros, è stato trasformato, ad opera dell’architetto britannico Norman Foster, in un lussuoso resort, con nuovi spazi interni e una facciata completamente rinnovata.
La novità più importante è rappresentata dalla spa, un’area di 4 mila metri quadrati che ospita un’ampia piscina termale alla quale si giunge attraversando un corridoio scavato nel terreno, come un canyon.
Le pareti della spa presentano delle aperture che consentono il passaggio dei raggi solari regalando ai visitatori un gioco dinamico di luci e ombre che assicura comunque la privacy necessaria.
Il progetto ha previsto una serie di strategie volte al risparmio energetico. Gli spazi sono più che raddoppiati rispetto alla precedente struttura, ma nonostante ciò i consumi risultano dimezzati.
Questo grazie alle pompe di calore geotermiche installate nella zona sottostante alla spa e all’involucro a triplo vetro altamente performante che garantisce isolamento e ombreggiamento naturale. I raggi solari, infatti, entrano attraverso le fessure create nelle pareti del corridoio, offrendo una sensazione di privacy all’ospite immerso in un gioco di luce e ombra.
Dolder Grand gode di una posizione ambientale unica, su una collina che domina il lago, la città e i boschi circostanti.
Il famoso studio londinese Norman Foster and Partners ha curato la progettazione architettonica, combinando le caratteristiche dello storico edificio costruito nel 1899 con le innovazioni dell’architettura contemporanea. Sono state demolite tutte le estensioni aggiunte negli anni successivi all’edificazione e sono state realizzate due nuove ali, dedicate a centro benessere e spa (Spa Wing) e campo da golf (Golf Wing); la loro forma curva avvolge l’edificio storico restaurato.
L’intervento di recupero è stato inoltre caratterizzato dall’attenzione al risparmio energetico: nonostante l’ampliamento abbia quasi raddoppiato la superficie, grazie all’utilizzo dell’energia geotermica i consumi energetici per riscaldamento e condizionamento si sono ridotti alla metà.

Il restyling
Lo stile delle camere e delle suite fonde armoniosamente antico e moderno. Lo studio di architettura d’interni United Designers di Londra ha modellato e dato forma a nuovi luoghi per l’abitare: nell’edificio storico le configurazioni spaziali raffinate ed eclettiche infondono il senso della storia, mentre le due nuove ali riflettono lo spirito dell’età contemporanea.
L’offerta alberghiera varia dalle camere singole, alle deluxe, alle suite di varie tipologie e dimensioni. Nelle quattro top suites, l’interior design si differenzia, rendendo ognuno di questi spazi unico ed esclusivo. La più grande, la “Maestro Suite”, ispirata al direttore Herbert von Karajan, si sviluppa su due piani per una superficie di 400 mq. Ognuna delle due camere da letto ha un bagno proprio, di cui uno dotato di sauna. Ci sono, inoltre, una sala da pranzo con cucina annessa, una biblioteca e una sala relax, in cui il rivestimento in legno dipinto di colore rosso e nero, è stato restaurato nelle sue forme originarie sulla base della documentazione storica.
Divani e chaises longues, un bar e un camino completano l’arredamento della suite. Inoltre il largo balcone sulla torre e la terrazza, godono della migliore vista di tutto l’albergo. “Carezza Suite” è, invece, ispirata ad Alberto Giacometti, artista e scultore svizzero; situata all’ultimo piano della Spa Wing, è caratterizzata da una zona living con arredi scultorei e dalle forme organiche che evocano opere d’arte, due camere e bagni con vasca idromassaggio, doccia a vapore e sauna interna. Tutto enfatizzato da colori neutri e da un’illuminazione scenografica.
La “Masina Suite” è ispirata a Giulietta Masina, attrice e moglie di Federico Fellini. Situata all’ultimo piano della Spa Wing, ha una superficie di 170 mq ed è caratterizzata da interni in stile italiano, con un tocco del glamour del mondo del cinema anni ’50.
La “Suite 100”, infine, è ispirata ai Rolling Stones (The 100 Club, Londra), con un soggiorno arredato da divani angolari e sedute di colore rosa, tutto stile anni ’70. La terrazza offre viste panoramiche sull’edificio storico dell’hotel e sul lago.
The Dolder Grand è dotato di due ristoranti e di un bar: The Restaurant è aperto per pranzi e cene; il sofisticato Garden Restaurant è aperto tutto il giorno. Sia i ristoranti sia il bar sono aperti agli ospiti dell’hotel e alla clientela esterna. Le terrazze offrono una magnifica vista della città, del lago e delle Alpi. Lo spazio più caratteristico è la grande sala da ballo, che termina con un’originale copertura a cupola e collega l’edificio storico e l’ampliamento. Altre possibilità per eventi speciali, incontri e banchetti sono offerte dalle tre sale ricevimento combinabili, dalle due librerie e dalle cinque sale congressi e conferenze. Il centro benessere copre un’area di 4000 mq. Influenze europee e giapponesi si mescolano in unico complesso, per la cui realizzazione i progettisti architettonici e dell’interior design sono stati affiancati da Sylvia Sepielli, professionista americana specializzata in Spa Design. Le forme dinamiche degli spazi, i materiali selezionati e gli effetti luminosi creano un ambiente unico e suggestivo.

Foto Foster & Partners
Fonte: hotelquality.com



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