Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Il progetto “Olympic Hub” ha previsto la progettazione, da parte di Politecnica, delle strutture di supporto della copertura per il nuovo centro di ginnastica ritmica Luzhniki, un complesso che sta prendendo forma nel cuore del quartiere olimpico di Mosca, destinato ad ospitare gare, eventi sportivi e culturali. a cura di Silvia Giacometti Il nuovo centro di ginnastica ritmica Luzhniki di Mosca è stata di recente oggetto di una speciale opera di riqualificazione delle strutture di supporto della copertura studiata dalla società di progettazione Politecnica. Un progetto ambizioso che ha visto la sua realizzazione anche grazie alla collaborazione di ISCOM S.p.A., azienda che produce il sistema brevettato di copertura metallica RIVERCLACK®. Il progetto, denominato “Olympic hub” è un avveniristico complesso che sta prendendo forma nel cuore del quartiere olimpico di Mosca che, proprio di recente, ha ospitato i campionati mondiali di calcio con la finale tenutasi allo stadio Luzhniki. Il nuovo centro è destinato a ospitare gare ed eventi sportivi e culturali, mentre al suo interno saranno comprese aree specifiche per i media, un albergo e un centro specializzato nella riabilitazione medica. Durante le gare, il complesso potrà ospitare fino a 4000 spettatori, mentre per gli eventi la capienza sarà di circa 2500 persone. Il contributo di Politecnica ha agevolato la progettazione delle strutture di supporto dell’involucro, facendo in modo che si sposassero perfettamente con l’originale geometria pensata dagli architetti (Pride e Metropolis Group). Veduta interna delle strutture di sostegno Il design moderno ed elegante del pacchetto di copertura, 15.200 m2 totali in doppia curvatura, trae infatti ispirazione dalle onde formate dal nastro, uno degli strumenti caratteristici della ginnastica ritmica. Uno degli aspetti più sfidanti dell’intero progetto è stato quello di pensare a un sistema strutturale di supporto che, nell’ambito dello spazio disponibile, risolvesse il passaggio dall’ampia discretizzazione delle strutture principali al “continuum” richiesto dalla superficie finale. Visti i tempi di esecuzione limitati è stato necessario compiere scelte che minimizzassero l’impatto da possibili errori, garantendo la capacità del sistema di compensare le deflessioni strutturali complessive e di “estinguere” quota parte delle inevitabili imperfezioni di montaggio. L’idea centrale è stata quella di creare un sistema di travi a calandratura costante per singolo elemento, con poche eccezioni in alcuni punti di flesso. Una soluzione, la cui curvatura di ogni elemento è funzione di ogni singola posizione, che è stata poi abbinata a un sistema di piastre a inclinazione variabile e registrabile in fase di montaggio. Il sistema di piastre è poi fissato ad attrito con bulloneria pretensionata. L’intero sistema è progettato per le varie condizioni di accumulo neve e pressioni del vento in relazione al particolare andamento geometrico. Lo studio delle calandrature e del controllo di coerenza alla superficie finale è stato condotto mediante l’uso di algoritmi specifici. La configurazione delle lamiere grecate e delle lastre di copertura è stata studiata per mezzo di processi d’iterazione geometrica delle varie sequenze di montaggio, permettendo il controllo di flessioni, torsioni e delle deviazioni in funzione del punto di partenza specifico per la posa. Modello 3D complessivo e fasi di montaggio del sistema di copertura L’ingegnerizzazione è stata condotta dalla modellazione tridimensionale complessiva fino alla stesura degli elaborati d’officina da fornire ai costruttori locali. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto