Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
In che modo nutrire il pianeta, oggi e domani? Come assicurare a tutta l’umanità cibo sufficiente, di qualità e sano, in modo duraturo? La Francia si concentra su questa problematica centrale di Expo Milano 2015, con la volontà di entrare in pieno nella discussione fornendo risposte basate sulle proprie capacità ed eccellenze. La comunicazione è basata su quattro pilastri: il contributo alla produzione alimentare mondiale, grazie alle potenzialità del tessuto produttivo francese; lo sviluppo di nuovi modelli alimentari capaci in risposta alla necessità di produrre meglio; il miglioramento dell’autosufficienza dei Paesi in Via di Sviluppo con una politica di trasferimento di competenze e tecnologie; l’alleanza della quantità con la qualità in tutti gli ambiti, sanitario, nutritivo, culinario. La Francia presenta all’Esposizione Universale tutta la sua gamma riconosciuta di caratteristiche esclusive, dalle capacità di gestione del territorio all’agricoltura, che consentono alle sue marche di essere già presenti in tutti i mercati mondiali. Il progetto del padiglione L’edificio costituito principalmente di legno lamellare, su uno spazio di 3592 metri quadri, è ispirato a un luogo simbolo della cultura alimentare francese: il mercato coperto. Il padiglione si ispira difatti ai tipici mercati che si trovano in molte città della Francia, che ben rappresentano il tema generale di Expo Milano 2015, con l’accento sull’autosufficienza alimentare, l’accesso al cibo e la dimensione qualitativa dell’alimentazione. L’impresa C.M.C. di Ravenna – Cooperativa Muratori & Cementisti ha realizzato il progetto dello studio X-TU (Anouk Legendre e Nicolas Desmazière) con il supporto dello studio ALN Atelien Architecture (Nicola Martinoli e Luca Varesi) e dello Studio Adeline Rispal, che ha curato la progettazione scenografica del padiglione. Data la temporaneità del padiglione, è stata scelta una costruzione leggera, con una struttura in legno, prodotta dalla ditta francese Simonin, che si potrà smontare e riutilizzare in seguito alla fine dell’Esposizione. Una particolare attenzione è stata dedicata alla riduzione dei consumi energetici, al riciclaggio dei rifiuti e alla depurazione. Aree con spettacolari scenografie dedicate ai quattro pilastri della comunicazione affiancano il ristorante, una brasserie e un’area di ristoro veloce. Nella boutique trova posto tutta la varietà e la qualità dell’offerta agroalimentare francese, mentre nella zona dimostrativa si illustra il savoir faire in cucina. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto