Il progetto della Franklin University Switzerland porta la firma dello studio milanese Flaviano Caprotti Architetti. Un nuovo edificio con due blocchi distinti: un volume dedicato agli spazi comuni ed educativi, un altro destinato alle residenze universitarie. Consegna prevista per la primavera del 2022
a cura di Pietro Mezzi

Indice degli argomenti:
- Un’architettura aperta e permeabile
- Il blocco residenziale e quello delle funzioni pubbliche
- Lamelle fotovoltaiche che seguono il sole
- Il progetto del verde
Presentato il progetto del nuovo campus della Franklin University Switzerland (Fus) a Sorengo vicino a Lugano. Si tratta di un’architettura che nasce nel nome della condivisione di sapere, esperienza e competenza. Un luogo di aggregazione non solo studentesca, ma della comunità, che verrà ultimato nella primavera del 2022. Il progetto architettonico è dello studio milanese Flaviano Capriotti Architetti.
Un’architettura aperta e permeabile
L’approccio olistico al sapere che caratterizza la mission della Franklin si riflette in un’architettura permeabile e aperta al contesto, capace di offrire alla comunità funzioni pubbliche, oltre che un nuovo landmark urbano.
L’edificio si caratterizza per i due blocchi architettonici distinti, messi in relazione unicamente da viste prospettiche: un volume dedicato agli spazi comuni ed educativi e un altro destinato alle residenze universitarie.
L’università ticinese mette al centro, oltre al curriculum degli studi e la didattica, anche la condivisione della vita quotidiana: i campus e le soluzioni residenziali sono infatti occasioni di formazione e crescita, non solo professionale, ma anche umana e personale.
Il blocco residenziale
Con quasi 300 studenti di oltre 50 Paesi, 17 corsi bachelor e cinque corsi magistrali, la Franklin University, fondata nel 1969, è un istituto universitario che offre un percorso educativo ispirato al modello americano.
Il numero degli studenti è in costante crescita, per questo l’ateneo svizzero ha scelto di ampliare uno dei suoi residence: il Campus 3.
Il blocco residenziale è stato pensato con superfici in cemento pigmentato e stampato, che richiamano il colore e la texture del paesaggio alpino circostante, assicurando al tempo stesso la privacy. Completano l’idea architettonica i giardini, progettati da Hortensia Garden Design: uno spazio comune dove poter godere della natura e dei suoi benefici.
All’interno della nuova ala sono previste differenti funzioni: 30 unità abitative, spazi educativi, uffici, area fitness e parcheggi sotterranei.
Il corpo residenziale ha un carattere più privato e introverso e si mette in relazione con il contesto in maniera classica, creando un fronte strada compatto. La facciata risulta forata da finestre uguali, scalate saltuariamente in dimensione, ma disposte in maniera rigida secondo una griglia.
La trama, lineare e continua, è allusiva della stratificazione delle pagine di un libro: emblema di cultura e comunicazione. Il libro incide in maniera simbolica il paesaggio alpino circostante riproponendolo sulla facciata dell’edificio universitario.
Il volume residenziale si collega ai volumi precedentemente edificati sul lotto, andando a ricomporre la corte a C originaria, la cui distribuzione è affidata a ballatoi aperti che si affacciano sul giardino privato interno.
Il blocco delle funzioni pubbliche
Il volume destinato agli spazi pubblici si caratterizza per il corpo luminoso e la forma organica e sinuosa. Costruito in U-glass, satinato e semi trasparente, dichiara con la sua stessa forma, inclusiva e avvolgente, la volontà di diventare un riferimento per la comunità, luogo di incontro urbano oltre che educativo.
Nell’auditorium un bagliore diffuso segnala all’esterno le attività in corso, trasformando l’edificio in spazio vitale, in dialogo con il contesto urbano circostante.
Lamelle fotovoltaiche che seguono il sole
Il volume destinato alla condivisione e alle funzioni comuni si inserisce nel complesso come una lanterna ed è rivestito da un sistema orientabile di lamelle fotovoltaiche bianche, sviluppato in collaborazione con il dipartimento Ambiente Costruzioni e Design della Scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana. Si tratta del primo sistema fotovoltaico in Europa dotato di componenti che seguono l’orientamento del sole: un meccanismo che rende l’edificio più sostenibile dal punto di vista ambientale e, al tempo stesso, offre ombreggiamento all’interno degli spazi con maggior comfort termico e visivo.
Il progetto del verde
I giardini del nuovo campus saranno un luogo dove poter godere degli effetti benefici della natura: l’obiettivo è offrire a studenti e professori un luogo rigenerante.
Lungo il percorso, circondati da alberi e arbusti, sono state pensate delle Garden Rooms: piccole aree progettate per godere degli effetti benefici della natura, coinvolgendo tutti i sensi con profumi, colori e suoni. Una particolare attenzione è riservata alla stagionalità della vegetazione, in ogni periodo dell’anno sarà assicurata un’esperienza benefica.
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