Great Court, British Museum, Londra

Il progetto dello Studio Foster and Partners è centrato sulla rilettura della grande corte quadrata di circa seimila metri quadri, cuore del museo londinese, occupata fino al 1998 dalla sala di lettura della British Library, costruita nel 1857, solo sette anni dopo il completamento della struttura che circonda la corte.
Foster prevede il recupero degli spazi della corte, fruibili come spazi distributivi, mediante l’abbattimento dei corpi di archivio e la loro copertura tramite una struttura leggera, che collega il blocco della sala di lettura interno alla corte e i corpi che ne costituiscono il perimetro, in acciaio vetrato, per sfruttare al massimo l’illuminazione naturale. La copertura è composta da una superficie ondulata disegnata da una serie d’archi tra la sala lettura e i corpi perimetrali, differenti uno dall’altro, in modo da non gravare sulla struttura storica con strutture di supporto.

La società di ingegneria strutturale, Buro Happold, ha creato appositamente un programma per dimensionare i telai a rete e la sagoma di ogni tassello triangolare che ne costituisce la superficie.
La Lighting Design, invece, si è occupata della qualità della trasparenza delle lastre in vetro, trattate con un particolare processo di serigrafia per cui la luce viene opportunamente filtrata contribuendo così al benessere termico degli spazi interni.
Il telaio metallico della struttura è costituito da una lega d’acciaio particolarmente duttile, in grado di assorbire le deformazioni dovute agli sbalzi termici, mantenendo stabili gli sforzi sui tasselli di vetro.
Il progetto di Foster praticabile uno spazio distributivo che in pratica non era friubile dai visitatori del British Museum, ampliando così la rete dei percorsi senza farlo a scapito delle aree espositive.



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