Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
A Milano Innovation District giorno dopo giorno cresce Horizon, l’edificio per uffici progettato da Waugh Thistleton Architects e Piuarch e realizzato con un sistema costruttivo modulare esito di una ricerca che ha visto impegnati Lendlease, Wood Beton, Mapei e Saint-Gobain a cura di Gino Negri Fasi costruttive dell’edificio per uffici Horizon nel West Gate di Mind Indice degli argomenti Toggle Il West Gate di MindHorizon e ZenithIl progetto di ricercaIl ruolo di Mapei e Saint-Gobain Il futuro della produzione edilizia Sulle aree di Milano Expo2015, oggi Milano Innovation District, il complesso edilizio di West Gate inizia a prendere forma e si presenta con una novità tecnologica degna di nota: l’edificio Horizon, progettato dallo studio londinese Waugh Thistleton Architects, specializzato nella realizzazione di edifici pluripiano in legno, e dagli architetti milanesi di Piuarch, è l’esito di un sistema costruttivo modulare e sostenibile frutto del progetto di ricerca Modular Prefab Construction System. Il West Gate di Mind L’iniziativa è di Lendlease, che a Mind ha il compito di realizzare buona parte degli interventi privati previsti sull’area, in collaborazione con Wood Beton la società di Iseo, che proprio qui ha già lavorato con la società di real estate australiana. Horizon ha una struttura portante di tipo misto, calcestruzzo e legno West Gate, una delle cosiddette otto ancore del distretto dell’innovazione milanese, è un complesso articolato che nella zona nord del distretto, non lontano dalla stazione ferroviaria e dalla fermata della linea metropolitana, prevede la realizzazione dell’Innovation Hub, edificio con diverse attività educative, creative, culturali e di ricerca, del Mobility Hub, un edificio ad uso misto che ospiterà laboratori, uffici e un parcheggio multipiano con 1.500 posti auto tra pubblici e privati, di alcune residenze e di due edifici per uffici, uno è Horizon e l’altro sarà Zenith (che una volta realizzato sarà uno degli edifici per uffici in legno più alti d’Italia e che vedrà il suo completamento tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026). L’intero quartiere di Mind, invece, secondo i programmi di Lendleasee, dovrà essere completato entro il 2032, allorquando i minders, le persone che a diverso titolo vivranno, lavoreranno e studieranno a Mind, saranno oltre 60 mila. Horizon e Zenith Su uno dei lotti del West Gate, su una superficie di 50mila metri quadrati, sorgeranno gli edifici gemelli Zenith e Horizon, entrambi concepiti nei suoi elementi costruttivi per rispondere a logiche di prefabbricazione avanzata secondo i principi del Design For Manifacture and Assembly (DfMA). Dal punto di vista strutturale la progettazione è caratterizzata da un approccio innovativo e altamente digitale che utilizza il DfMA per standardizzare e realizzare off-site i singoli componenti costruttivi, contenendo tempi e costi di produzione. Horizon è frutto della ricerca tecnologica che ho visto impegnati Lendlease, Wood Beton, Mapei e Saint-Gobain Innovazione e sostenibilità passano anche dalla scelta del legno quale materiale costruttivo principale: performante dal punto di vista dell’impatto ambientale in tutto il suo ciclo di vita, il legno è considerato un materiale carbon neutral, scelta tecnica che supporta l’obbiettivo di Lendlease di essere net zero carbon entro il 2040. Al piede dell’edificio, Horizon ospiterà uffici e laboratori con spazi legati all’innovazione. Per garantirne la massima efficienza, avrà una contenuta impronta a terra e una massima concentrazione delle superfici attorno a due blocchi di collegamento verticali. L’edificio è un parallelepipedo rettangolare con dimensioni di 34×74 metri, il cui lato corto si pone parallelamente alla giacitura del canale esistente. Nella porzione centrale del volume è presente una terrazza, che restituisce un affaccio di pregio verso gli edifici circostanti di maggior sviluppo verticale. I cavedi impiantistici principali sono posizionati in prossimità dei due blocchi scale, consentendo un’efficiente distribuzione degli impianti sui due lati del piano. Horizon si sviluppa su otto piani e conta già tre tenant: ABB, EON, Confidi. Il progetto di ricerca Il sistema prefabbricato impiegato per Horizon, rispetto ai metodi tradizionali, consentirà di risparmiare il 30% circa di giornate di lavoro in cantiere. Per il varo del Modular Prefab Construction System, nell’ambito di Federated Innovation @Mind, è servito un importante investimento in ricerca e sviluppo di circa quattro milioni di euro, sostenuto da Lendlease e Wood Beton. Con loro hanno collaborato Mapei e Saint-Gobain. Si è trattato insomma di progetto di filiera, che ha coinvolto fornitori, fabbricatori e utilizzatori. Come ricordato, il progetto nasce dall’incontro di Lendlease, impegnata a migliorare gli standard e le performance di sostenibilità anche a livello di scope 3 (per i processi di filiera e non solo delle prestazioni dell’edificio) degli edifici in Mind e quello innovativo di Wood Beton, anch’essa decisa a perfezionare la propria soluzione costruttiva modulare in legno per raggiungere più alte performance. La collaborazione ha portato alla definizione di un sistema modulare costruttivo in struttura mista in legno, calcestruzzo, integrata con un massetto a secco, in grado di realizzare solai in legno di 9 metri di luce e un’estensione prevista di 12, in grado di reggere sovraccarichi importanti. Il lavoro di ricerca ha quindi permesso a Lendlease di alzare ulteriormente gli standard di sostenibilità, circolarità, sicurezza, rapidità di costruzione. Grazie al sistema DfMA i tempi di costruzione in cantiere si sono ridotti del 25-30%, il sistema di montaggio modulare e i sistemi di sicurezza collettivi hanno migliorato la sicurezza sul lavoro in cantiere e, infine, si è messa in pratica il principio della circolarità: il sistema costruttivo modulare può infatti essere disassemblato per eventuali futuri riutilizzi. Il progetto, avviato nel 2021, ha preso il via dal Prepanel, prodotto già presente sul mercato e brevettato da Giovanni Spatti ad di Wood Beton, e ha portato alla creazione di un nuovo innovativo prototipo riproducibile immediatamente su scala industriale. La possibilità di impiegare meno materiali e di realizzare parte del lavoro in stabilimento, riduce significativamente le ore di lavoro in cantiere, diminuisce il rischio di incidenti e aumenta la sicurezza per gli operai. Questo approccio permette di realizzare l’opera in modo rapido e sicuro, migliorando l’efficienza complessiva del processo edilizio. La nuova versione del pannello è una soluzione sostenibile caratterizzata da connessioni meccaniche a secco, resistenza al fuoco REI60, progettata per una posa rapida senza getti umidi collaboranti. Nel 2023 il prodotto è stato certificato in laboratori accreditati ed è stato applicato per la prima volta nel 2024 a Mind. Il ruolo di Mapei e Saint-Gobain Per il progetto, Mapei ha studiato e ideato la formulazione di un calcestruzzo sostenibile e di nuova generazione, proponendo non solo cementi a ridotto impatto di impronta di carbonio, ma anche additivi innovativi appositamente formulati per garantire il raggiungimento della lavorabilità richiesta e le prestazioni meccaniche di progetto. Con l’obiettivo di ridurre al massimo le emissioni di CO2 del materiale e aumentare i livelli di sostenibilità, è stata anche studiata una soluzione che prevede l’utilizzo di fibre sintetiche come rinforzo del calcestruzzo. Saint-Gobain si è invece focalizzata su una soluzione di massetto a secco perfettamente integrato e prestazionale, che garantisce il comfort dell’ambiente, la sicurezza del prodotto, il rispetto delle normative vigenti in termini di sicurezza, fuoco, acustica, ottimizzando i tempi di posa e i costi di realizzazione, garantendo benessere e qualità ambientale. Il massetto a secco è parte integrante della soluzione e ha permesso di rispettare i valori normativi del fono isolamento e dell’isolamento di calpestio. Il futuro della produzione edilizia Grazie a soluzioni come quelle proposte dal Modular Prefab Construction System si arriverà in futuro a un cantiere in cui l’automazione e la robotica ridurranno il trasporto di materiali da costruzione, l’inquinamento atmosferico, il rumore e i rischi per la sicurezza: il primo passo per procedere in questa direzione è progettare gli edifici attraverso elementi modulari prefabbricati o pre-assemblati. L’utilizzo di sistemi prefabbricati modulari consente inoltre di migliorare la flessibilità nella distribuzione degli spazi e la precisione della progettazione. Il prodotto è pronto per essere commercializzato. Mapei e Wood Beton hanno in corso un’iniziativa di spin-off, con l’obiettivo di proporre l’utilizzo del calcestruzzo fibrorinforzato all’interno del pannello misto legno-calcestruzzo rendendolo ancora più innovativo, con l’obiettivo di poter ridurre se non eliminare le armature metalliche di rinforzo. I risultati sono attesi per la primavera 2025. Scheda progetto Westgate Località: Mind Innovation District Committente: Lendlease Edificio: Horizon Tipologia: Uffici Progetto architettonico: Waugh Thistleton Architects e PiuArch Progetto strutturale: Redesco Progetto impiantistico: ESA Progetto facciate: Deerns Progetto esecutivo Coordinamento del progetto: CMB Progetto architettonico: Aiace Progetto strutturale: Redesco Progetto impiantistico: Artelia Progetto ambientale e sostenibilità: Greenwich Superficie costruita: 23.500 mq Data di inizio progettazione: 2020 Costruzione: in corso Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto