Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Il nuovo edificio, che ospiterà spazi per l’insegnamento e per eventi culturali e artistici, sembra dissolversi nel paesaggio. L’arretramento del piano terra mette in risalto la leggerezza del volume superiore e crea un ambiente aperto e coperto al tempo stesso. Il legame con il contesto è esaltato dal rivestimento in legno naturale A cura di: Pietro Mezzi L’inserimento del nuovo volume nel contesto del campus della Luiss Indice degli argomenti Toggle L’idea progettualeGli interniLe finitureGli spazi esterniParla il progettista A ridosso di Villa Ada, nel cuore del quartiere Parioli di Roma, Alvisi Kirimoto, in collaborazione con Studio Gemma, firma un nuovo hub per il polo universitario LUISS Guido Carli. L’intervento, che completa gli spazi universitari e potenzia le aree verdi circostanti, consiste nella demolizione di un capannone esistente, soggetto a vincolo paesaggistico, e nella costruzione ex-novo, con ampliamento, di un edificio didattico. L’edificio, che si sviluppa su due livelli, per una superficie di 1.500 metri quadrati, è posizionato nel punto più accessibile e di maggiore valore paesaggistico del complesso, in prossimità di un boschetto posto a sud del lotto, ultima propaggine del parco e della piazza principale del campus. L’idea progettuale Il progetto nasce dall’idea di sollevare il volume per metterlo in connessione diretta con le chiome degli alberi, liberando il più possibile il piano terra. Quest’ultimo ospita l’ingresso, un’aula e i servizi, mentre il piano superiore, accoglie al suo interno un anfiteatro e due aule. Immerso nel verde e con la sua pelle permeabile e trasparente, l’edificio sembra dissolversi nel paesaggio, ricordando la classica casa sull’albero, da cui riprende oltre che il profilo, anche la dimensione quasi domestica degli spazi, progettati a misura di studente. Gli interni Gli interni sono stati accuratamente pensati per garantire grande versatilità e ospitare diverse attività didattiche ed eventi culturali, artistici e sociali: dalle conferenze alle lezioni in aula, dalle serate di gala alle proiezioni cinematografiche. I pannelli acustici sospesi danno vita al controsoffitto dell’anfiteatro; il colore rosso corallo cattura l’attenzione fin dall’esterno L’anfiteatro, concepito per molteplici usi e le aule, pensate per ridefinire l’equilibrio tra insegnamento in presenza e didattica a distanza, sono dotati di impianti e sistemi di audio-video conferenza sofisticati e integrati nell’architettura. Una scala a rampe incrociate collega internamente i due livelli tramite uno spazio a doppia altezza, mentre una terza scala connette il primo piano con l’esterno. Il piano terra, visibilmente arretrato, sottolinea ancor di più la leggerezza del volume superiore e crea uno spazio aperto e coperto al tempo stesso, attrezzato per corsi e attività all’aperto. La parte superiore dell’edificio è rivestita in listelli di legno naturale Rivestito in listelli di legno naturale e vetro, il piano superiore proietta l’edificio tra le cime degli alberi, creando un dialogo privilegiato tra architettura e contesto, offrendo uno spaccato dinamico delle attività che si svolgono al suo interno. Le finiture Con la stessa sensibilità sono stati scelti colori, texture e materiali di progetto: le tonalità del rivestimento metallico e dell’intonaco graffiato si mixano con la nuance calda del legno, in un gioco equilibrato di richiami e di contrasti. Ispirato a principi di progettazione sostenibile e realizzato in materiali naturali, l’edificio ha ottenuto la certificazione Leed Platinum. Il fronte retrostante del nuovo edificio I pannelli acustici sospesi, che definiscono il controsoffitto dell’anfiteatro, dal colore rosso corallo, catturano l’attenzione fin dall’esterno, mentre la loro silhouette organica rafforza il dialogo con il boschetto adiacente. Il rosso acceso dei pannelli del controsoffitto caratterizza anche alcuni arredi Lo stesso rosso acceso caratterizza gli arredi e alcuni elementi delle aule: un dettaglio che conferisce all’intero complesso coerenza visiva, soprattutto quando il volume si accende nelle prime ore serali. Gli spazi esterni Gli spazi esterni sono stati ridisegnati con una pavimentazione in ghiaietto stabilizzato, mentre un percorso in deck, protetto all’ombra di un filare di lecci, connette l’area del boschetto con la piazza. Tutte le aree all’aperto sono state attrezzate e organizzate per favorire lo studio, gli incontri informali, il relax e il gioco, offrendo possibilità di aggregazione e flessibilità nell’uso. La sezione trasversale (credits, Alvisi Kirimoto) Simile a un enorme cannocchiale che aggetta sul verde e vigila sulla piazza sottostante, il progetto diventa il nuovo cuore della vita del campus universitario. Parla il progettista “Il legame indissolubile tra la struttura e il verde circostante suggerisce un approccio innovativo all’istruzione che, per favorire l’apprendimento, punta sul benessere generato dal rapporto con la natura – spiega l’architetto Massimo Alvisi -. L’elevata permeabilità che caratterizza la pelle dell’edificio, non soltanto facilita l’integrazione nel paesaggio e le occasioni di scambio con l’intera comunità di studenti, ma è una scelta concettuale che rimanda all’apertura del campus”. La pianta del piano terra (credits, Alvisi Kirimoto) La pianta del piano primo (credits, Alvisi Kirimoto) Gli schizzi di progetto (credits, Alvisi Kirimoto) La sezione longitudinale (credits, Alvisi Kirimoto) Nuovo edificio scolastico LUISS Località: Roma, viale Romania, 32 Committente: Luiss Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli Progettazione: Alvisi Kirimoto e Studio Gemma Progettisti: Massimo Alvisi, Junko Kirimoto (Alvisi Kirimoto) e Cristiano Gemma (Studio Gemma) Impresa: Ecofast Sistema Area di progetto: 1.500 mq Consulenza strutturale: Inge.Co Consulenza impiantistica: Planex Consulenza Leed: Habitec Distretto Tecnologico Trentino Consulenza acustica: Andreas Hoischen Valutazione costi: Gianluca Gangemi Fornitori: iGuzzini (luci), Lamm (sedute), Kebony (rivestimento esterno legno), Ponzio Bond (rivestimento facciate), Romana Ponzio Windstop (vetrate), Oddicini (pareti impacchettabili), Tarkett (pavimenti interni), Serge Ferrari (tende interne), Acoustico (pannelli fonoassorbenti), Bose (sound system), Schindler (ascensore), Marazzi (piastrelle bagni), Pietranet (pavimenti esterni in ghiaia stabilizzata), Déco Ultrashield (pavimento esterno in deck) Inizio e fine lavori: 2020-2022 Valore delle opere: 5,1 milioni di euro Fotografo: ©Marco Cappelletti Alvisi Kirimoto È uno studio internazionale di architettura, urbanistica e design. Fondato nel 2002 da Massimo Alvisi (1967) e Junko Kirimoto (1970), fonde la sensibilità italiana a quella giapponese. Numerosi i progetti realizzati in Italia e all’estero, tra i più recenti la ristrutturazione dell’Alexandrinsky Theatre a San Pietroburgo (2013), l’Aula Magna (2018) e un nuovo Padiglione (2022) nel Campus della LUISS Guido Carli a Roma, i nuclei dedicati alla formazione nei centri commerciali Whittle School and Studios a Nanchino e Shanghai in Cina (2019), il complesso di abitazioni sociali di viale Giulini Affordable Housing a Barletta (2020), l’Accademia della Musica di Camerino per la Andrea Bocelli Foundation (2020). In qualità di executive e local architect di OM, lo studio ha collaborato al progetto della Fondazione Prada a Milano (2015). Lo studio è impegnato in vari progetti di recupero e risanamento urbano in Italia e all’estero, tra cui la riqualificazione del centro storico di Hanoi, le linee guida strategiche per il Piano Urbanistico di Battipaglia, lo studio di fattibilità e rigenerazione urbana di Chianciano Terme in Toscana. Dal 1995 al 2002 Massimo Alvisi è stato design architect per Renzo Piano Building Workshop; Junko Kirimoto ha collaborato con Shin Takamatsu, Kazuyo Sejima e Massimiliano Fuksas. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto