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L’archi-star irachena Zaha Hadid ha sbaragliato la concorrenza e si è aggiudicata il contratto per progettare e costruire il nuovo Japan National Stadium. Si troverà a Tokyo e fa parte di quella riqualificazione urbana su cui la città sta puntando per vincere la candidatura ad ospitare i Giochi Olimpici del 2020. Bianco, ammorbidito da linee sinuose e futuriste, potrà contenere fino a 80.000 persone, sostituirà l’attuale impianto del 1964 costruito per le Olimpiadi di Tokyo, e il suo completamento è previsto per il 2018, in tempo per la Rugby World Cup 2019. Se il Giappone dovesse essere selezionato, potrebbe ospitare anche i Giochi Olimpici del 2020, e sarà anche offerto per la futura Coppa del Mondo di calcio. La struttura, che avrà una predominante vocazione sportiva, sarà anche in grado di trasformarsi in luogo di concerti e altri eventi culturali e artistici. La proposta di Zaha Hadid di grande impatto visivo ed emotivo, mai visto ancora in uno stadio, si presenta con un design futuristico, innovativo e fluido, che esprime un senso di dinamismo adatto alle attività sportive. Le linee eleganti della struttura sono simili all’elmetto allungato di un ciclista. Lo stadio avrà una copertura retraibile, che consentirà di creare possibili effetti spaziali articolati. Si presenta inoltre come un edificio verde che sfrutta sistemi d’illuminazione naturale, sistemi di ventilazione passiva, e produzione di energia fotovoltaica. Questo stadio è destinato a diventare l’opera più costosa del mondo, con un budget iniziale di 1,62 miliardi di dollari. Come ha dichiarato la stessa Hadid, “lo stadio è il risultato di tre decenni di studio nell’architettura giapponese e con il suo design e la sua silhouette si connetterà naturalmente con il paesaggio urbano della città”. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto