La metamorfosi molto originale del Teatro di Madrid

Da teatro degli anni ’20 a moderna palestra: è la sorprendente trasformazione che ha subito un edificio storico nel centro della capitale spagnola ad opera di una progettista con le idee molto chiare che ha reinterpretato gli elementi preesistenti e i criteri filologici di progettazione.

a cura di Claudia Capperucci

La metamorfosi molto originale del Teatro di Madrid che diventa palestra

Non era facile trasformare un indirizzo storico di Madrid, il teatro in stile liberty di Calle Mayor, in un funzionale e moderno ambiente per il fitness. A raccogliere la sfida è stata Susana Brogueras prima progettista e fondatrice dello studio Esebé, incaricata da Myst Gym Club (club di fitness alla moda della capitale spagnola) e il risultato ha superato ogni aspettativa. La creativa si è lasciata guidare dall’originale divisione degli spazi del teatro liberty e principalmente dallo spirito antico ed evocativo che questo emanava.

Da teatro liberty a moderna palestra, succede a Madrid

Così, nello spazio anticamente dedicato alle sedute della platea è stata collocata la zona cardio e cycling, mentre sui palchi è stata realizzata la zona VIP, per il relax. Ma la vera chicca sono le decorazioni che riescono a integrare e far dialogare due contesti davvero così lontani tra loro.

Da teatro liberty a moderna palestra, succede a Madrid

L’aspetto giocoso del mondo della notte e dello spettacolo è combinato con strutture sportive all’avanguardia. La sua decorazione suggestiva e attraente prende come punto di partenza gli anni venti, i viaggi, l’esotismo e il divertimento, che rendono l’antica platea un luogo tranquillo da dove poter vedere il palcoscenico trasformato in una performance di spinning come parte dello spettacolo.

Quadri e decorazioni suggestive personalizzano il teatro liberti di Madrid trasformato in palestra

Un’illustrazione di Susana Brogueras presiede la zona cardio, insieme a una grande rosa dei venti. Il gioco di specchi, illustrazioni, immagini e un attento progetto di illuminazione sono stati un’esperienza anche per lo studio e sicuramente per l’attuale utente del centro.

Una grande rosa dei venti personalizza la palestra nata da un teatro di Madrid

“Fornire spazi di forza, personalità e luce, per sapere quale messaggio trasmettere, come sorprendere e cosa comunicare è un esercizio di miglioramento costante in ogni progetto”, spiega la decoratrice. “Durante la mia carriera professionale sono cresciuta e ho imparato da mondi molto diversi, locali commerciali, uffici, cliniche, a casa. Ognuno mi ha insegnato e mi ha permesso di trasferire soluzioni ed esperienze”.

Per i pavimenti (oltre 2000 mq) sono state scelte diverse linee viniliche di Gerflor che assicurano un’installazione semplice e veloce, un design di impatto e alti standard di durabilità. Per i palchi è stato utilizzzato il pavimento Taralay Impression che, grazie alla fibra di vetro con la quale è rinforzato e al trattamento superficiale Protecsol2, si caratterizza per l’ottima resistenza all’usura e grande facilità di manutenzione; per la zona cardio, a traffico molto intenso, è stato scelto Creation 55 con sistema di posa a clic per garantire un fissaggio possibile senza l’utilizzo di colle sulla base di un sistema veloce con aggancio verticale. Infine, per la zona pesi, Creation 70, sempre con sistema di posa clic.

Pavimenti Gerflor per la palestra di Madrid nata da un teatro liberty

L’illuminazione, invece, è firmata da Oliva Iluminación: Susana Brogueras ha collaborato con Sara Infante lighting designer del marchio. L’illuminazione puntuale sul logo, volutamente bassa nell’atrio, è il preludio di ciò che ci attende alla reception. Questa si distingue per la sua chiarezza. L’uso strategico dei profili a banda LED incorporati (Metalarc) e la sua disposizione geometrica sono fondamentali per fornire dinamismo alla stanza. Si prosegue con la scala illuminata con faro, questa è la zona di transizione verso il colore e il sipario si apre. L’illuminazione perimetrale del tetto apre la possibilità ai cambiamenti di atmosfera, ma sempre con una concezione monocromatica. L’illuminazione precisa è ottenuta apparecchi tubolari: un tocco sobrio, discreto e necessario in questo spazio con i livelli richiesti per il suo utilizzo. Nella sala spinning vengono salvate le vecchie corde di tramoya, con le ruote sospese da una vecchia bobina di film, illuminate grazie a proiettori. Come contrappunto all’estetica lineare del macchinario, sono stati inseriti pezzi di arredamento in colori sorprendenti accompagnati da apparecchi decorativi sospesi al soffitto.

La progettista

Susana Brogueras inizia la sua carriera professionale progettando mostre di natura culturale. Dopo una lunga carriera professionale come capo di diversi gruppi di lavoro, nel 2002 crea il proprio studio, Esebé Interiorismo.



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