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Le Albere, questo grande complesso polivalente, è tante cose insieme: è un’ambiziosa opera architettonica, è un luogo ideale per vivere, è il più importante intervento di riqualificazione urbana fino ad oggi realizzato in Trentino. Un intervento che si inserirà con successo nel tessuto cittadino. Si sviluppa su un’area di 11 ettari, con circa 310 mila metri cubi di costruito, un grande Museo della Scienza, 300 appartamenti, 5 ettari di parco pubblico, 30 mila metri quadrati destinati a uffici e commercio, due piani di garage interrati con circa 2000 posti auto, di cui 480 condominiali e ad uso comune, e 30 mila metri quadrati di strade e piazze. L’area avrà un sistema di reti e di cablature per consentire efficienti telecomunicazioni e un ottimale funzionamento degli impianti domotici. Una centrale unica di trigenerazione produrrà l’energia necessaria alla vita del quartiere. Caratteristiche e numeri che ben esprimono la dimensione e le capacità ricettive de Le Albere e ne fanno un polo di attrazione per tante attività e per molte persone, capace di rispondere ad una richiesta sempre maggiore di vivibilità, di aggregazione e di idee innovative. A Le Albere si troverà il dinamismo di un quartiere sempre attivo e frequentato abitualmente, ad ogni ora del giorno. Questo grazie alla convivenza di più funzioni quali residenze, uffici, negozi, spazi culturali e ricreativi. Con destinazioni d’uso diverse, distribuite sui differenti piani degli edifici, secondo un’impostazione caratteristica del centro storico. Pochi sanno che Albere in dialetto trentino significa pioppi (populus alba) e che intorno al 1500 formavano il filare d’ingresso del Palazzo che ne prese il nome. L’area lungo il fiume Adige, dapprima importante centro di produzione della Michelin, è ora oggetto del più significativo intervento di riqualificazione urbana mai realizzato in Trentino. Un’opera di nuova concezione, ideata e progettata dall’architetto Renzo Piano. Un pezzo di città, a due passi dal centro storico, che riporta Trento a contatto con il suo fiume e dove vivere, lavorare e fare shopping sarà un’abitudine quotidiana. L’area è caratterizzata da due importanti strutture, veri e propri luoghi di attrazione: il Polo Sud e il Museo della Scienza, detto anche MUSE. Un punto, questo, di aggregazione socio-culturale e di interesse collettivo che guarda il cinquecentesco Palazzo delle Albere abbracciandolo in uno spirito di continuità. Residenze, attività commerciali, spazi ricreativi e uffici occupano il resto dell’area, in un tutt’uno con il cuore pulsante della città di Trento. Ecosostenibilità ed efficienza energetica Un attento studio dei dettagli e delle tipologie di tamponamento, insieme a un’accurata scelta dei materiali isolanti, hanno permesso di innalzare le prestazioni degli edifici in termini di risparmio energetico e di contenimento della dispersione termica. Il tutto garantito dalla certificazione CasaClima. L’intero complesso è servito da un’unica centrale di trigenerazione, capace di riscaldare e raffreddare tutti gli edifici: un sistema energetico centralizzato all’avanguardia, che fa risparmiare combustibile, riduce l’impatto sull’ambiente e i costi di manutenzione. All’esterno, l’attenzione per l’ambiente e l’uso corretto di materiali e delle risorse è ben visibile in diverse soluzioni architettoniche. Legno per le facciate autoportanti, pietra locale per rivestimenti e percorsi, pannelli fotovoltaici su tutte le coperture, schermi di piante rampicanti sulle facciate est degli edifici a uffici. Il sistema dell’acqua Un altro dei temi chiave del progetto è costituito dalla presenza dell’acqua nel parco, e sin dall’inizio della progettazione, uno degli obiettivi è stato quello di riavvicinare Trento al suo fiume. Il suo centro storico ne è stato privato sin dalla metà dell’Ottocento, quando i lavori di rettifica del tracciato dell’Adige, eseguiti dagli Austriaci per la costruzione della ferrovia e per la sistemazione di zone paludose, comportarono oltre ad un allontanamento fisico anche un aumento della pendenza media, della velocità dell’acqua e della variabilità del livello del fiume nelle diverse stagioni. Questo ha determinato il fatto che la prossimità del fiume all’area ex-Michelin attualmente è solo psicologica, dato che oggi il suo regime torrentizio, con piene impetuose, ne impedisce ogni utilizzo o beneficio. Da questa attenzione particolare alle tematiche e alle problematiche legate alla presenza del fiume nasce l’idea di inserire all’interno del progetto un sistema di canali che attraversando l’area da nord a sud alimenta i due grandi specchi d’acqua sui quali “galleggiano” i volumi che accolgono le funzioni a forte carattere pubblico. L’acqua svolge quindi più funzioni, da quella ludica e ricreativa, a quella tecnologica, con vasche a pelo libero che agiscono come bacini di accumulo per riserve idriche da utilizzare per irrigazione, antincendio o laminazione delle acque di raffreddamento prima della loro restituzione in Adige, fino a quella culturale, con percorsi di studio di temi scientifici, legati al Museo della Scienza, distribuiti lungo i canali. Il sistema del verde pubblico Il verde pubblico rappresenta il terzo grande tema di questo intervento. Il sistema connettivo costituito da filari di alberi che vanno a costituire l’ossatura del progetto sulle direttrici est-ovest e , diventa elemento trasversale unificante dei tre grandi protagonisti di questo intervento: la città esistente, il nuovo quartiere e il parco sul fiume. Oltre a piante ad alto fusto lungo le strade e i percorsi, il verde è costituito anche da alberature di media altezza, a formare boschetti con masse ombreggianti più dense e alberi monumentali esemplari, tra cui alcuni già esistenti sull’area. Questi ultimi due tipi di alberature sono inserite su un manto erboso che si estende dal fronte degli edifici fino a Via Sanseverino e oltre fino al fiume, e da Palazzo delle Albere fino a Via Monte Baldo. Si tratta di un grande prato attrezzato, da utilizzare in ogni sua parte per attività all’aria aperta, ricreative o di relax, in cui unico elemento di decoro saranno fioriture in semenza mescolate ad un manto erboso tenace, falciato a differenti altezze. Il sistema del costruito Gli edifici sono rappresentati essenzialmente in due tipologie. In linea, lungo l’asse della ferrovia, contenenti funzioni non residenziali , protetti acusticamente con accurate scelte tecnologiche di facciata sul fronte est costituendo essi stessi una barriera contro il rumore proveniente dalla ferrovia, per il resto del quartiere che si stende verso il parco. Edifici a corte, caratterizzati da diversi “tagli” che permettono di avere dalle strade scorci dei giardini condominiali interni, accolgono funzioni di tipo prevalentemente residenziale. Una maggiore libertà tipologica caratterizza i volumi destinati alle funzioni a più marcato interesse pubblico. Il sistema delle coperture Uno degli elementi caratterizzanti ed unificanti di tutto l’ intervento è costituito dal sistema delle coperture. Prediligendo l’uso di strutture di legno ed acciaio, pur nella diversità delle funzioni, delle altezze e delle inclinazioni, esse andranno a formare un sistema semantico unico che si estenderà su tutto il costruito. Anche qui una maggiore libertà espressiva caratterizza i due “ poli “ culturali dell’intero intervento, il museo della scienza a nord ed il “polo sud” destinato ad accogliere un centro meeting polifunzionale ed altre attività di interesse collettivo La città ritrovata Il nuovo quartiere Le Albere amplierà verso sud-ovest il centro della città. Immerso nel verde, è vicino a quelle infrastrutture che lo arricchiscono ed integrano sempre più con il contesto urbano: il polo universitario e i vari livelli di scuola pubblica, dalla materna alle superiori, la pista ciclabile lungo l’Adige accessibile dal parco fluviale, l’autostrada del Brennero e la tangenziale. Tutti luoghi raggiungibili comodamente a piedi, in bicicletta, in auto o con il trasporto pubblico. Due nuovi sottopassi alla ferrovia si aggiungeranno a quelli già esistenti, per consentire il collegamento con il centro storico e gli altri punti della città. Muse, Il museo della Scienza Negli ultimi decenni la funzione e gli spazi dei musei hanno assunto caratteristiche completamente diverse da quelle ricoperte per secoli. Un tempo lo scopo delle istituzioni museali era principalmente raccogliere, studiare e conservare capolavori, testimonianze del passato e reperti; mentre l’attività dei musei contemporanei comprende un’ampia gamma di azioni di stampo culturale che coinvolgono in prima persona il visitatore grazie all’interattività delle esposizioni, alla multimedialità e alla interdisciplinarietà. Lo scopo perseguito, oltre a quello istituzionale di ricerca e conservazione, è stimolare nelle persone il desiderio di conoscere, fornendo gli strumenti di approfondimento necessari. Il museo è dunque un luogo dove porsi domande e soddisfare le proprie curiosità, in una cornice architettonica suggestiva ed affascinante in cui le esperienze del sapere, dell’approfondimento e dello scambio culturale permeano ogni spazio. E il Museo della Scienza di Renzo Piano, il MUSE, ne è un grande esempio. I principi fondanti del progetto, che vuole dare applicazione concreta ai messaggi di cui il MUSE si farà promotore, sono le trasparenze e la razionalizzazione energetica. A un sistema energetico centralizzato che serve tutto il quartiere de Le Albere, si aggiungono infatti la produzione locale di energia attraverso pannelli fotovoltaici collocati su gran parte delle coperture del Museo e un sistema autonomo di sonde geotermiche per il condizionamento degli ambienti, quali collezioni e sale informatiche. L’edificio nel suo complesso riflette dunque la missione del suo progettista, Renzo Piano: “esplorare, spiegare e proteggere il mondo naturale”. Residenze Fuori un grande parco e lo scorrere del fiume, dentro uno spazio studiato nei minimi particolari secondo criteri di funzionalità e con soluzioni tecnologiche avanzate. Da qualsiasi punto di vista la si guardi, una residenza a Le Albere propone un modo avanzato di concepire la casa. Questo nuovo pezzo di città offre un’ampia scelta di residenze rispondenti ad ogni richiesta. Appartamenti di taglio diversificato, ad uno o a due livelli, in gran parte con doppio affaccio: sul parco o sulla strada pubblica e sui giardini interni condominiali. Al piano terra troviamo negozi e varie attività commerciali, ad eccezione degli edifici che si affacciano direttamente sul parco, destinati a sola residenza. Mettere radici qui vuol dire condividere la vita di un quartiere attivo, frequentato, ricco di verde e di occasioni culturali, lavorative e sociali. La posizione a due passi dal centro storico e dall’Adige dà la possibilità di avere un rapporto privilegiato con la città antica e con la natura del luogo. Negozi Un’attività commerciale a le Albere è una vetrina sempre aperta tra due grandi poli d’attrazione: Il MUSE e il Polo Sud. Vuol dire essere in un pezzo di città vivace e attiva, dove convivono cultura, svago, residenza, studi professionali e sedi d’impresa, le attività commerciali sono distribuite al piano terra lungo i viali interni. Ogni negozio è integrato nel progetto architettonico globale e le insegne ed i marchi commerciali troveranno collocazione su apposite strutture. Gli spazi sono concepiti come ambienti “open-space” da personalizzare, dotati di impianti che permettono un’ottima flessibilità di allestimento. Gli accessi e le vetrine sono affacciati su ampi porticati. Nei piani interrati sono previsti locali di deposito e appositi spazi per la collocazione di ulteriori cassonetti dei rifiuti, separati da quelli del residenziale. L’ampio uso del vetro permetterà di attraversare con lo sguardo l’intera struttura e renderà visibile dai portici e dalle strade l’offerta di prodotti e la vivacità degli spazi commerciali. Uffici Negli edifici riservati agli uffici, le ampie vetrate e le tende predisposte per le facciate ricreano, anche all’interno, un’atmosfera naturale e rilassante che contraddistingue l’intero progetto architettonico. Un ufficio a Le Albere è un luogo funzionale e innovativo. Gli spazi, grazie alla maglia regolare di pilastri e alla profondità degli ambienti, possono essere attrezzati indifferentemente come ambienti singoli chiusi, come “open space” o secondo una combinazione delle due modalità. Le finiture e l’impiantistica garantiscono un alto livello di fruibilità e di allestimento. Gli edifici affacciati sul lato est dell’area sono caratterizzati da una vera e propria “parete verde” realizzata con piante rampicanti. Un ufficio a Le Albere dà prestigio all’azienda e allo studio professionale. Zintek per Le Albere Per il quartiere Le Albere Zintek Srl ha svolto il ruolo di General Contractor per la realizzazione di tutte le coperture. L’impiego del laminato di Zinco nell’edilizia ha una lunghissima tradizione tanto da renderlo, a livello europeo, il materiale non ferroso per copertura e rivestimento di più largo utilizzo. Lo zintek® , infatti si pone ai massimi vertici per • Rispetto ambientale. • Economicità rispetto ai metalli non ferrosi utilizzati in analoghe applicazioni. • Assenza di manutenzione. • Lunghissima durata nel tempo. • Gradevole aspetto estetico. Le caratteristiche chimico-fisiche consentono un’ottima lavorabilità e saldabilità. La resistenza alla corrosione atmosferica consente l’abbattimento dei costi di manutenzione e rispristino, valorizza l’architettura degli edifici nei contesti più disparati. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto