Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Lumen Museum, costruito a 2275 m di quota sulla cima di Plan de Corones su progetto di Gerhard Mahlknecht, è la nuova ‘casa’ della fotografia di montagna che unisce ad alta quota mostre, eventi e cucina alpina, ripercorrendo la storia dell’arte fotografica dalle origini all’era contemporanea. a cura di Silvia Giacometti ©manuelkottersteger.com Indice degli argomenti: Il progetto Spazi oltre il museo Pareti scorrevoli Estfeller Un progetto dal concept innovativo, pensato dall’architetto Gerhard Mahlknecht per far vivere un’esperienza culturale globale e unica. Lumen Museum, costruito a 2275 m di quota sulla cima di Plan de Corones, è la nuova ‘casa’ della fotografia di montagna che unisce ad alta quota mostre, eventi e cucina alpina, ripercorrendo la storia dell’arte fotografica dalle origini all’era contemporanea. Lumen Museum, stanza dell’otturatore, @Jürgen Eheim Un omaggio alla montagna in tutte le sue sfaccettature che coinvolge anche personalità del calibro di Reinhold Messner, icona dell’alpinismo, e Norbert Niederkofler, lo chef stellato custode della filosofia ‘Cook the Mountain’. Il progetto Una struttura architettonica dinamica e moderna, concepita in sintonia con il paesaggio circostante e frutto di progetto di recupero dell’ex stazione a monte della funivia Plan de Corones, a cura dell’architetto Gerhard Mahlknecht e con l’allestimento di Giò Forma. © Marco Zanta A 2275 m di quota Lumen Museum è un’attrazione che occupa ben 1800 mq di superficie per un totale di quattro piani e propone un percorso espositivo che si sviluppa dall’alto verso il basso, secondo un approccio multiprospettico e multidisciplinare. Il progetto parte da un focus storico e tecnico sull’esordio della fotografia di montagna, concepita in primis quale strumento di documentazione scientifica e solo con il tempo diventata testimone di imprese estreme che hanno trasformato le cime in un attraente scenario d’avventura e di emozioni. Allestimento Lumen Museum – ©Paolo Riolzi Dalla Wunderkammer, tra veri e propri cimeli del 1800, si passa al Wall of Fame, dedicato ai pionieri della fotografia di montagna e al Dia Horama, l’area che presenta sequenze fotografiche dei più importanti fotografi del museo. Wall of fame -©Paolo Riolzi Lumen ospita inoltre alcune mostre temporanee che variano annualmente e stagionalmente nonché esposizioni permanenti come Messner meets Messner by Durst che propone installazioni multimediali e realtà virtuali tra scatti, citazioni e parlati del pioniere alpino Reinhold Messner; oppure la sala Adrenalina realizzata in collaborazione con Red Bull Illume, dove l’innovazione digitale svela le foto sportive più straordinarie del celebre contest fotografico internazionale. ©Paolo Riolzi L’opera ospita anche la Sala degli Specchi che, combinando arte e montagna, mostra l’eterna interazione della forza della natura attraverso l’illusione dei riflessi, ma anche la stanza dell’otturatore: una grande apertura sulla parete che incornicia il panorama visibile da Plan de Corones e che una volta chiusa diventa schermo di proiezione. La sala degli specchi – @Jürgen Eheim Spazi oltre il museo Lumen Forum è lo spazio dedicato agli eventi. La sala può accogliere fino a un massimo di 200 persone: è dotata di pareti flessibili per garantire più configurazioni ed è adatta a ospitare congressi, seminari, workshop ed eventi esprimendo la volontà della struttura di essere non solo un museo, bensì un punto di riferimento culturale. ©Marco Zanta Lumen è anche un’avventura culinaria grazie all’AlpiNN – Food Space & Restaurant, il ristorante che narra il concept culinario “Cook the Mountain” voluto dallo chef tre Stelle Michelin Norbert Niederkofler. Qui il panorama delle Dolomiti incontra l’arte culinaria con le specialità dello chef Fabio Curreli, tra materie prime e ricette che ribadiscono il concetto di stagionalità e regionalità, in perfetta armonia con il contesto montano circostante. AlpiNN – Food Space & Restaurant – ©Paolo Riolzi Lumen Museum è nato in collaborazione con TAP (l’archivio tirolese per la documentazione fotografica), Durst, National Geographic, Red Bull Illume, Alinari, AlpiNN e la Provincia Autonoma di Bolzano, il Lumen Museum offre un’esperienza culturale globale e unica. Pareti scorrevoli Estfeller Le pareti scorrevoli insonorizzate orizzontali Estfeller dividono gli spazi con eleganza, nel rispetto architettonico dell’ambiente in cui vengono inserite e aiutano a ottimizzare la flessibilità degli spazi del Museo. ®DPerbellini Sono composte da più elementi singoli, i quali scorrendo lungo una guida orizzontale fissata al soffitto vengono assemblati uno dopo l’altro fino al completamento dell’intera parete. ®DPerbellini Non è prevista nessuna guida a pavimento, la movimentazione degli elementi è semplice, rapida e sicura. Il vantaggio delle pareti scorrevoli insonorizzate è essenzialmente di occupare spazi ridotti sia quando sono raccolte, sia quando le pareti si presentano composte da tutti i loro elementi. ®DPerbellini Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto