Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Il modello City Pop arriva nel capoluogo lombardo con due iniziative del gruppo svizzero Artisa. 370 mini-living per affitti di breve, medio e lungo periodo, arredati e accessoriati, prenotabili con un’app dedicata. Un investimento di 48 milioni di euro a cura di Pietro Mezzi L’intervento di City Pop di viale Monza (render Artisa) Indice degli argomenti: Il target e i servizi offerti L’iniziativa di viale Monza E quella sull’Alzaia Naviglio Grande Parla Matteo Monferini, managing director di Artisa Italia I programmi di Artisa Milano. Abitare in pochissimi metri quadrati super accessoriati sarà presto possibile. Sta infatti per partire l’iniziativa residenziale della società svizzera di sviluppo immobiliare Artisa, che in due differenti zone del capoluogo lombardo metterà sul mercato 370 micro residenze completamente arredate. La prima delle due iniziative decollerà nella parte nord della città, in viale Monza, l’altra nella zona della movida milanese, in Alzaia Naviglio Grande. L’operazione, che va sotto il nome di City Pop, prevede di realizzare micro-living da affittare per periodi che vanno dalle quattro alle cinquantadue settimane e la cui prenotazione avviene tramite un’app dedicata. Il target e i servizi offerti Il target a cui si rivolge City Pop è costituito da lavoratori in trasferta, studenti, giovani coppie e anziani smart, offrendo loro – sostengono i promotori – micro-residenze e piccoli appartamenti a prezzi competitivi rispetto al mercato locale di riferimento. Interno del micro-appartamento render Artisa Si fonda su un concetto abitativo innovativo: house as a service. Grazie agli studi sugli spazi abitativi, i metri quadrati sono ottimizzati per una proposta all-in-one dove potersi rilassare, ma anche lavorare in un ambiente confortevole. Vengono messi a disposizione servizi on demand, prenotabili e gestibili tramite l’app dedicata, e un servizio assistenza notturno. Il format brevettato da Artisa prevede appartamenti di 28-35 metri quadrati, completamente arredati. L’iniziativa di viale Monza Con l’intervento di viale Monza, Artisa ha inaugurato il suo primo investimento in Italia. Alcuni mesi fa, infatti, è avvenuta la stipula del contratto preliminare per l’acquisizione di uno stabile di 15mila metri quadrati, in precedenza di proprietà del gruppo Unipol. La consegna dei lavori per le micro-residenze di viale Monza è prevista per la fine del 2021 render Artisa L’obiettivo è trasformare l’edificio, attualmente un hotel, in un modello abitativo pensato per rispondere alle mutate esigenze sociali. Il nuovo progetto prevede la riconversione dell’albergo in 260 appartamenti, ottimizzati negli spazi e completamente arredati, per affitti di medio e lungo termine. Sono anche previste aree ricreative e commerciali, oltre a posti auto interrati a servizio degli appartamenti. L’investimento vale circa 30 milioni di euro, che entro il 2021 servirà a realizzare il primo edificio City Pop italiano. E quella sull’Alzaia Naviglio Grande Ancora più recentemente, la società svizzera ha acquistato un terreno di 3.500 metri quadrati in Alzaia del Naviglio Grande, su cui poter realizzare il secondo complesso City Pop. Con un investimento complessivo di oltre 18 milioni di euro, saranno infatti realizzati 109 appartamenti micro-living dotati di tutti i comfort e ottimizzati negli spazi, ideali per gli affitti di media e breve durata. Il bagno della micro-residenza render Artisa Il nuovo stabile ospiterà aree ricreative e di co-working comuni e 34 posti auto interrati. L’avvio dei lavori, che avranno una durata di18 mesi, è previsto per la metà del 2022. Parla il managing director di Artisa Italia Matteo Monferini Matteo Monferini è il managing director di Artisa Italia. A lui abbiamo rivolto alcune domande. Ecco cosa ci ha risposto. «L’idea nasce per rispondere alle esigenze di una società in continuo cambiamento, con necessità sempre più accentuate di flessibilità, oltre che dalle nuove esigenze e dal nuovo stile di vita che l’emergenza sanitaria ha evidenziato. Soluzioni immobiliari smart, in posizioni ben collegate, da vivere senza rinunciare agli standard di un hotel a 4 stelle e con tutta la sicurezza di un’abitazione a uso interamente privato». L’idea che sta alla base delle due iniziative è identica, ciò che cambia è il contesto all’interno del quale le singole proposte di collocano. «È così – afferma Monferini -. In viale Monza il taglio degli alloggi sarà un poco più generoso, in quanto abbiamo pensato a un’utenza differente da quella giovanile; immaginiamo di affittare anche a giovani coppie. Mentre in Alzaia puntiamo sui giovani single. In viale Monza avremo quindi tagli di alloggi da 38-40 metri quadrati, in zona Navigli da 28-30». Questo in Italia. Ma cosa succede per i paesi nordici? «L’approccio cambia, almeno per quanto riguarda le dimensioni – continua il managing director di Artisa Italia -. Nei paesi del Nord Europa esiste una maggior consuetudine a vivere in ambienti di minori dimensioni. Nel Sud dell’Europa, invece, sappiamo che le metrature, seppur di poco, sono maggiori». Chi sono i progettisti dei vari interventi? «Abbiamo un ufficio di progettazione interno composto di 50 professionisti dedicati esclusivamente alle nostre iniziative. Poi, nelle differenti realtà geografiche, ci affidiamo a progettisti esterni, con i quali lavoriamo in particolare per fare cogliere loro il nostro approccio al tema delle micro-residenze. A Milano stiamo lavorando con Lombardini 22». I programmi di Artisa L’obiettivo per Artisa è realizzare in Italia duemila appartamenti secondo il modello City Pop entro il 2022 e 15mila in tutta Europa entro il 2025, per costruire la prima rete transnazionale dedicata al micro living, basata su una piattaforma digitale proprietaria che, grazie all’intelligenza artificiale, la rende intuitiva e facilmente utilizzabile. Il Gruppo, che ha realizzato altre micro-residenze a Zurigo, Lugano e Losanna, si basa su un modello di appartamenti completamente arredati da 25-60 metri quadrati. Nella logica di sviluppo internazionale, Artisa ha da poco acquisito un immobile a Praga con un investimento di circa 20 milioni di euro. L’edificio, di circa 4mila metri quadrati di superficie, è a pochi metri dalla centrale piazza Venceslao. I lavori si concluderanno nel marzo del prossimo anno con la realizzazione di 108 appartamenti e 20 parcheggi auto. Artisa Group Fondata nel 1968 da Franco Artioli, è una società di sviluppo immobiliare con una presenza capillare in tutta la Svizzera. Con un fatturato di 500 milioni di franchi svizzeri, 75 persone e sedi a Zurigo, Lugano, Losanna, Francoforte, Praga e Milano, il gruppo presenta al suo interno nove società che concentrano il proprio business su real estate, micro living e senior living. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto