Con il progetto Parco Romana il team Outcomist si è aggiudicato il masterplan preliminare per la riqualificazione dell’ex sito ferroviario della zona sud della città. Al posto dei binari, residenze, uffici, servizi e verde. Sul fronte ovest dell’area verrà realizzato il Villaggio olimpico dei Giochi invernali Milano-Cortina del 2026. Che verrà trasformato in studentato con mille posti letto
A cura di: Pietro Mezzi
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L’ex scalo ferroviario di Porta Romana è destinato presto a cambiare faccia. È recente infatti l’aggiudicazione del concorso internazionale per il masterplan preliminare di rigenerazione dell’area ferroviaria dismessa che vale 187mila metri quadrati, la metà dei quali verrà trasformata a verde.
I sei finalisti
Ad aggiudicarsi il premio con il progetto Parco Romana è stato Outcomist, un team che comprende importanti studi internazionali: Diller Scofidio+Renfro, PLP Architecture, Carlo Ratti Associati tra gli altri.
La proposta vincitrice ha superato la concorrenza di altri cinque finalisti: Big – Bjarke Ingels Group; Cobe A/S; John McAslan + Partners; Skidmore, Owings & Merrill (Europe) LLP – SOM e Studio Paola Viganò (47 sono i progetti presentati, a cui hanno partecipato 329 studi di progettazione).
I setti scali ferroviari dismessi
Porta Romana è uno dei sette scali ferroviari dismessi interessati dall’accordo di programma del 2017, sottoscritto da Comune, Regione e Ferrovie dello Stato per la riqualificazione delle ex aree ferroviarie milanesi (Farini, San Cristoforo, Porta Genova, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo e Porta Romana), che complessivamente valgono un milione e 250mila metri quadrati, di cui 200mila che rimarranno a usi ferroviari.
Il Villaggio olimpico
Il fatto nuovo rispetto all’accordo di programma di quattro anni fa è la realizzazione, nella parte ovest dell’area verso via Ripamonti, del Villaggio olimpico dei giochi invernali Milano-Cortina 2026, i cui edifici, al termine della manifestazione, verranno convertiti in studentato con circa mille posti letto.
La tipologia degli edifici del Villaggio, quattro blocchi a C, si caratterizzerà per regolarità e semplicità, con lo scopo di facilitarne la conversione, a giochi ultimati, in residenze per studenti.
L’idea progettuale persegue un doppio obiettivo: la connessione nord-sud ed est-ovest, incentivando gli spostamenti pedonali.
Il parco al centro
Al centro dell’area sorgerà un parco di circa 100mila metri quadrati di superficie, il cui scopo è connettere la parte nord con quella sud delle aree a ridosso della linea ferroviaria. A questa componente vegetale si aggiunge un percorso verde sospeso, una sorta di highline, posto a una quota superiore a quella dei binari ferroviari, che da est (piazzale Lodi) a ovest (via Ripamonti) attraverserà l’intero sito. In corrispondenza del parco, il fascio di binari verrà interrato.
Altra novità del masterplan preliminare riguarda il ricorso all’uso del legno nella realizzazione delle strutture portanti degli edifici.
«Una novità – ha dichiarato Carlo Ratti, in occasione della presentazione del progetto – che va nella direzione della sostenibilità delle costruzioni: il legno, com’è noto, incorpora quantità importanti di CO2, una proprietà che lo differenzia da altri materiali e tecniche costruttive».
Vedremo come le successive fasi di progettazione tradurranno questa indicazione preliminare.
Residenze, uffici e servizi
Attorno al grande parco sorgeranno residenze, uffici, social housing, servizi e, dopo il 2026, lo studentato.
Il parco naturale si colloca al centro dell’area (scelta questa che permette di connettersi agli spazi della Fondazione Prada), mentre lo sviluppo residenziale, direzionale e commerciale si colloca sul lato est (piazzale Lodi); il Villaggio olimpico è posto su quello ovest.
Sempre nella zona est verrà realizzata una piazza pubblica a più livelli (Distretto Lodi), che fungerà da ponte sui binari per collegare piazza Lodi e gli edifici residenziali previsti.
I promotori dell’iniziativa
Il concorso è stato bandito dal Gruppo Fs; l’iniziativa è sostenuta dal fondo di investimento Porta Romana, promosso e gestito da Coima Sgr e sottoscritto da Covivio, Prada Holding, che a gennaio 2020 si sono aggiudicate l’area per 180 milioni di euro. Della realizzazione e successiva trasformazione del Villaggio si occuperà Coima, che svilupperà anche la parte residenziale libera e agevolata; Covivio realizzerà invece le funzioni a uso ufficio e servizi, mentre Prada Holding, interessata al parco, realizzerà un edificio a uso laboratorio e uffici per estendere le proprie attività.
I tempi e la consultazione pubblica
Outcomist dovrà consegnare l’elaborato finale entro la fine di maggio, mentre il progetto delle strutture olimpiche entro ottobre (la cui consegna delle opere è fissata per luglio 2025). La consultazione pubblica, che si è conclusa il 30 aprile, cè stata organizzata in due fasi: la prima di informazione, l’altra di ascolto delle proposte e dei suggerimenti.
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