Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Torre Faro sarà la nuova sede della multitutility bresciana e contribuirà a trasformare la zona sud della città. Sarà alta 144 metri e ospiterà oltre agli uffici, lo sky garden e il belvedere. Il progetto è di Antonio Citterio Patricia Viel. Un’architettura dal design contemporaneo e un intervento che punta a riqualificare gli spazi pubblici e a dotare la zona di nuovo verde a cura di Pietro Mezzi La Torre Faro e, sulla destra, la Fondazione Prada (credits, ACPV) Indice degli argomenti: Torre Faro: il progetto di ACPV per A2A Oltre il grattacielo Le nuove polarità di via Crema La zona sud di Milano cambia volto. E lo sta facendo in fretta, grazie a una serie di operazioni che hanno avuto inizio anni fa con l’apertura della sede della Fondazione Prada e che sono poi proseguite con gli interventi più recenti di Symbiosis e che si completeranno con l’attuazione, entro il 2026, del recentissimo masterplan di Porta Romana e del relativo Villaggio Olimpico. Torre Faro: il progetto di ACPV per A2A Questa volta a modificare i tratti storici di questa zona, un tempo ricca di fabbriche e di piccole imprese artigiane, è la costruzione del quartier generale di A2A, la multiutility bresciana che opera nei settori ambiente, energia, calore, reti e tecnologie per le smart cities, e che si è affermata come una delle più importanti società multisettore italiane (A2A nasce dall’unione di Aem Milano con Asm di Brescia; nda). Render con vista della Torre Faro e di Milano credits, ACPV La nuova sede, che si chiamerà Torre Faro, è frutto del progetto dello studio di architettura Antonio Citterio Patricia Viel, che già in questa zona ha firmato altre importanti realizzazioni. Un progetto dal design iconico: si tratta infatti di un edificio pluripiano per uffici alto 144 metri, dal design contemporaneo, che ha cercato ispirazione anche nel passato industriale della zona e che prevede un intervento di rigenerazione urbana con nuovo verde e spazi pubblici. Oltre il grattacielo Il progetto di ACPV ridisegna anche l’asse che da via Crema arriva a piazza Trento e prosegue fino al quartiere uffici di Symbiosis, in un percorso di verde e spazi pubblici di oltre seimila metri quadrati. Render della nuova sede di A2A con vista verso nord credits, ACPV Una volta in funzione, la Torre Faro accoglierà 1.500 persone e diventerà la cerniera di connessione tra il centro storico e la periferia milanese, riattivando l’asse nord-sud in una passeggiata continua da piazza Medaglie d’Oro a piazza Trento, varco privilegiato sul perimetro nord dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana. «Quello pensatouello pensato per A2A è un villaggio verticale con spazi flessibili e aperti, che si estende al di fuori degli uffici – afferma Antonio Citterio, fondatore di Acpv -. L’obiettivo è ricreare un rapporto tra le persone e il quartiere; la parziale pedonalizzazione di via Crema favorirà anche i negozi di vicinato». Le nuove polarità di via Crema Gli oneri della Torre Faro consentiranno la rigenerazione di piazza Trento, un ambito chiave del piano di governo del territorio comunale, che il Comune ha esteso a un’area molto più ampia, e la realizzazione di una nuova pavimentazione lungo via Crema, l’inserimento di alberi e arbusti, una ciclabile e spazi per i cittadini, grazie alla creazione di due nuove piazze, di un playground e di un’area fitness. Via Crema riqualificata (credits, ACPV) Il nuovo edificio, caratterizzato da due serie di piani di uffici incorniciati dalla spaziosa hall d’ingresso al piano terra, dallo Sky Garden al centro e dal Belvedere in cima, renderà permeabile il paesaggio tra piazza Trento e l’ex scalo ferroviario di Porta Romana. Il grande ingresso della Torre Faro e il mezzanino sospeso avranno dimensioni generose, mentre i piani superiori garantiranno spazi d’ufficio multifunzionali. L’architettura dell’edificio risponde alle esigenze lavorative di oggi, integrando spazi flessibili e riconfigurabili per il futuro, progettati per più usi. L’attacco a terra della torre (credits, ACPV) Un cortile verde collegherà la nuova sede al Museo dell’Energia, un edificio esistente, che sarà riqualificato. Proprio come lo Sky Garden a 61 metri, il Belvedere offrirà una vista panoramica su Milano, da 125 metri di altezza. L’attacco al suolo della torre è ridotto al minimo per aprire il sito all’uso pubblico e riattivare il quartiere con nuove aree pedonali, a favore anche dei negozi di vicinato. Con la rigenerazione di piazza Trento verrà creata una nuova centralità, che garantirà agli estremi di via Crema due polarità d’interesse pubblico. La riqualificazione della zona adiacente la nuova sede (credits, ACPV) L’allargamento dello spazio pedonale e la creazione di due nuove piazze, con l’aumento del verde e il prolungamento delle ciclabili, contribuiranno a creare un quartiere diversificato e attrattivo. Planimetria generale dell’intervento (credits, ACPV) Sezione parziale della torre con il Museo dell’Energia riqualificato (credits, ACPV) Sezione parziale della Torre Faro con l’area verde alla base (credits, ACPV) Antonio Citterio Patricia Viel ACPV Studio di architettura e interior design con sede a Milano, fondato nel 2000 dagli architetti Antonio Citterio e Patricia Viel. Opera a livello internazionale con progetti di pianificazione urbanistica, complessi residenziali, headquarter di importanti aziende, ristrutturazioni di edifici pubblici e alberghi. Lo studio conta oggi su un team di oltre 120 persone, coordinate da otto partner. Tra i progetti più recenti, vanno ricordati Nexxt, la nuova sede di Fastweb nel business district Symbiosis a Milano, Nove, un edificio per uffici a Monaco di Baviera, Arte, un edificio residenziale a Miami-Surfside, La Bella Vita, una torre residenziale a Taichung (Taiwan) e alcuni hotel di lusso in Europa, Medio Oriente e Asia. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto
