Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Il Museo di Storia Naturale di Lione è uno spazio creato in acciaio e vetro per l’esposizione e l’interattività della conoscenza. Oggetto di un concorso internazionale, il nuovo Musée des Confluences è stato progettato per essere un mezzo di trasferimento della conoscenza, e non un semplice spazio espositivo. Questa grande specie astronave di acciaio e inglese sorge su un lembo di terreno ampliato in maniera artificiale nel Novecento, tra i fiumi Saona e Rodano. Un tempo quartiere industriale e di magazzini, ora in disuso, è risorto come quartiere votato ai servizi, al tempo libero e alla cultura. Rivestimenti in acciaio Nonostante siano state previste le difficoltà di costruzione causate dalle scarse proprietà geotecniche del terreno (è stato necessario studiare un consolidamento di 536 pali da 30 metri), il sito risultava ideale per la posizione strategica del nuovo disegno urbano. Da qui proviene la scelta di un disegno complesso, con forme geometriche innovative, caratterizzato da una forte permeabilità e dalla creazione di un grande spazio pubblico al piano terra, elemento distintivo per i visitatori che si avvicinano da sud e punto di partenza per il successivo sviluppo del quartiere. L’edificio occupa una superficie totale di 22.000 mq, è lungo 180 metri, largo 90 e alto 45. Il foyer Il volume dall’aspetto vagamente zoomorfo che non tradisce l’impostazione decostruttivista di CoopHimmelb(l)au, è formato da tre parti: il “basamento” di cemento, il “cristallo” di vetro e acciaio e la “nube” metallica in pannelli di acciaio inossidabile. Il basamento Il basamento a vista, alto otto metri, è organizzato su due livelli semi interrati; ospita due auditorium da 330 e 120 posti, utilizzati anche dalle scuole circostanti per scopi formativi, più aree di stoccaggio e laboratori per l’allestimento delle mostre. Vista interna del foyer Il cristallo Il cristallo è composto dall’ingresso principale e dalla reception ed è caratterizzato da un’architettura mutevole che fonde differenti identità in un’unica forma. Al centro, una goccia di vetro e acciaio, che riproduce metaforicamente un vortice generato da due flussi, contribuisce a distribuire a terra parte del peso della carpenteria. Scale e una rampa a spirale conducono ai due padiglioni, alla biblioteca e all’archivio documentale. La struttura principale del cristallo è costituita da profili tubolari in acciaio a sezione rettangolare 400×200 mm che, tramite puntoni ai nodi, sostengono la struttura secondaria di supporto dei 1.500 elementi in vetro extra chiaro. In corrispondenza delle zone più esposte al sole sono state previste delle lamelle schermanti mentre alcune porzioni vetrate apribili consentono la ventilazione naturale di tutto il foyer. Passerelle in acciaio La nube La nube sospesa sui pilastri, ha una superficie calpestabile di circa 11.000 mq distribuiti su 4 livelli ed è il cuore del museo: concepita internamente come una sequenza di “black boxes” che permettono la massima libertà di allestimento per le collezioni permanenti e le mostre temporanee, ospita anche gli uffici amministrativi e un ristorante con terrazza. La struttura portante è concepita come un ponte in carpenteria metallica dalla forma complessa e dal peso totale di 6.500 tonnellate. Le facciate e la copertura sono infine caratterizzate da una stratigrafia a secco estremamente efficiente che nelle esposizioni solari più favorevoli integra dei pannelli fotovoltaici. Una delle sale espositive Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto