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Il progetto per un museo d’arte etrusca è stato concepito in risposta ai desideri della Fondazione Luigi Rovati per creare un luogo in cui il valore della sua collezione d’arte possa essere giustamente promosso e apprezzato. Il progetto vedrà la riqualificazione e l’espansione dello storico Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro, ubicato a Milano in Corso Venezia 52, in una zona prestigiosa dove l’area circostante comprende i giardini pubblici “Indro Montanelli” di Porta Venezia e gli edifici di eccellenza come Palazzo Saporiti, costruito nel 1912 (oggi sede del Museo Civico di Storia Naturale – del Comune di Milano) e del Planetario, costruito nel 1930 dall’architetto Portaluppi. Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro è stato costruito nel 1871 ed è stato rinnovato in numerose occasioni nel corso degli anni, che vanno dalle opere sulla facciata principale guardando Corso Venezia a opere di manutenzione speciali più generiche. È stato danneggiato dai bombardamenti nel 1943, prima di vivere una vera e propria trasformazione negli anni Sessanta guidata dall’architetto Ferdinando Reggiori, che ha organizzato una variazione alla sua forma e alla ristrutturazione della facciata che si affaccia sul giardino interno, insieme all’architetto Filippo Perego, responsabile degli interni. L’edificio è attualmente costituito da una singola corpo di fabbrica composto da cinque piani fuori terra (oltre ad un sottoterra e un piano di soppalco) e presenta un layout rettangolare che copre una superficie totale di circa 3.300 mq. Il progetto architettonico sarà sviluppato in tre fasi macro. La prima riguarda l’espansione del livello sotterraneo e lo sviluppo e l’allestimento del museo, che ospiterà un’importante collezione di vasi (bucchero ceramica e argilla) e altre reliquie etrusche. Questo sarà il vero cuore del processo di implementazione del progetto, un elemento architettonico di eccellenza concepito in completa sincronia con il progetto complessivo per il Palazzo. Questo nuovo spazio sarà caratterizzato dai suoi contorni sinusoidali, che trasmetteranno un senso di continuità tra i vari ambienti, che trasmette un senso di fluidità ai visitatori mentre percorrono i diversi percorsi. La pietra utilizzata per il rivestimento sarà posizionata orizzontalmente a livelli stratificati e, in quanto materiale “eterno”, naturale e prezioso, creerà l’ambiente ideale per le prestigiose opere d’arte che saranno ospitate in esso.La seconda riguarda la ristrutturazione del Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro – XVIII secolo. Le opere più importanti coinvolgeranno la meticolosa operazione di conservazione e ripristino delle stanze principali al “livello nobile” o del pavimento principale, un tipo di “casa riscoperta”, appositamente progettata per visualizzare altri tipi di oggetti artistici di proprietà della Fondazione, in un dialogo singolo e continuo, passato e presente. Gli altri piani dell’edificio sono stati progettati per ospitare una serie di attività museali, tra cui una biblioteca, laboratori, sala conferenze e spazi per mostre temporanee. Al piano terra si sviluppa un’ampia sala d’ingresso che serve come area di aggregazione da cui il pubblico sarà rivolto verso le diverse aree del museo, tra cui librerie, caffetteria e giardino. La terza implementazione del design comporta il grande giardino sul retro dell’edificio. Questo spazio è nascosto dalle pareti perimetrali, che lo chiude su tre lati. Consiste in una zona verde privata a disposizione per uso pubblico, dove i visitatori possono fermarsi per fare una chiacchierata e scambiare i loro pensieri, un salotto di città, semplice, ma elegante. È stato deciso di ripristinare le caratteristiche originali del giardino attraverso un progetto di riqualificazione realizzato in collaborazione con la Commissione per i Beni Culturali Italiani, al fine di proteggere la vita vegetale con valore storico, evidenziando contemporaneamente la collezione intima e sorprendente per i visitatori che arrivano attraverso la sala principale dell’edificio. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto