Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Lo studio di architettura di Andrea Rossi, Giovanni Sanna e Pierluigi Turco vince il concorso internazionale di progettazione del Museo nazionale di arte contemporanea, del Museo di storia naturale e del Parco delle arti e della cultura della capitale montenegrina. Un nuovo attrattore urbano sulle rive del Morača A cura di: Pietro Mezzi Indice degli argomenti Toggle Architettura iconicaNuovo attrattore urbanoIl progetto del paesaggio Lo studio di architettura a-fact, che ha uffici a Milano e Londra, ha vinto il concorso internazionale per la realizzazione del Museo nazionale di arte contemporanea, del Museo di storia naturale e del Parco delle arti e della cultura di Podgorica, in Montenegro. Il team di progettazione – composto da LAND, Maffeis Engineering e Charcoalblue – si è aggiudicato la competizione indetta dal ministero della Pianificazione territoriale, dell’urbanistica e del demanio del Montenegro. Il progetto è stato selezionato da una giuria internazionale, superando la concorrenza di 48 altri studi di livello internazionale, tra cui Sou Fujimoto, Junya Ishigami, Diller Scofidio + Renfro, Snøhetta, MCA – Mario Cucinella Architects e Stefano Boeri Architetti. Architettura iconica Si tratta, secondo Andrea Rossi, Giovanni Sanna e Pierluigi Turco, co-fondatori di a-fact, di un’architettura iconica “capace di connettere cultura e natura, ricongiungendo il fiume Morača con la città. Il nuovo distretto Arts & Culture sarà catalizzatore della vita sociale di Podgorica, diventando un attrattore pubblico vivo e dinamico. Gli edifici vogliono promuovere un nuovo paradigma di sostenibilità incoraggiando l’interazione tra spazi interni ed esterni ed esplorando l’uso contemporaneo di materiali e tecniche costruttive locali”. Per la giuria il progetto merita per la “composizione architettonica composta da tre volumetrie distinte ma correlate, che emergono dalle rive del fiume e danno vita a un nuovo landmark della città, una destinazione civica sia per i residenti che per i visitatori. La proposta progettuale trae ispirazione dalla splendida natura del Montenegro, mentre le facciate in pietra rendono omaggio alle montagne circostanti e danno vita a un nuovo linguaggio architettonico che si fonde con il parco e il fiume”. Nuovo attrattore urbano Il nuovo Distretto Museale e il Parco delle Arti e della Cultura sarà un nuovo attrattore urbano e ospiterà un vasto programma di eventi pubblici per celebrare la cultura, l’arte e il patrimonio storico del luogo. La sua architettura iconica potrà attrarre visitatori da tutto il mondo, favorendo lo scambio interculturale e promuovendo l’economia creativa. Il Museo di Arte Contemporanea, il Museo di Storia Naturale e la Casa dell’Architettura proporranno esibizioni permanenti e temporanee, laboratori di ricerca e didattica, spazi meeting informali, il nuovo giardino botanico e un grande spazio esterno flessibile per eventi che completa il nuovo waterfront, con nuove prospettive del fiume e della città. Il progetto del paesaggio Ciò che gli edifici tolgono alla terra viene restituito con un tetto rigoglioso che si fonde con il paesaggio e si trasforma in un nuovo luogo di ritrovo all’aperto, con vista sul lungo fiume. La copertura verde dissolve le linee tra l’edificio e il terreno, garantendo un movimento continuo attraverso il paesaggio, che arricchisce la biodiversità del luogo. I volumi distinti e correlati dei musei lungo il fiume Morača Il progetto del paesaggio, con la sua infrastruttura verde-blu, parte dall’analisi del sito con il proposito di incorporare i valori esistenti e di migliorare la biodiversità del parco con il mantenimento di 290 alberi, l’aggiunta di 532 nuovi esemplari di essenze diverse e di 900 arbusti. Il progetto enfatizza le connessioni del parco museale con la città, con particolare attenzione al lungofiume e a una migliore fruibilità da parte dei cittadini. Le scelte si ripercuotono in maniera positiva sulle prestazioni ambientali del progetto per quanto riguarda il sequestro di carbonio, la produzione di ossigeno e l’abbattimento di particolati. La planimetria del complesso “Il nostro è un progetto di visione di un’architettura che genera un nuovo paesaggio fluviale e connette così il fiume con la città – sostiene Andreas Kipar, fondatore di LAND -. Il progetto è un contributo alla rigenerazione dei fiumi all’interno dell’European Nature Restoration Law”. Le piante del Museo di Arte Contemporanea, del Museo di Storia Naturale e della Casa dell’Architettura La sostenibilità è al centro della proposta progettuale, che mira ad adottare e integrare strategie ambientali passive e attive volte a ridurre il consumo energetico complessivo per riscaldamento, raffreddamento, illuminazione artificiale e uso di acqua potabile. Un interno del museo L’implementazione di tecniche di costruzione innovative, unite all’utilizzo di materiali locali, genererà un impatto positivo sull’intero ciclo di vita degli edifici e sulla loro riduzione globale di emissioni di anidride carbonica. a-fact Lo studio, fondato nel 2022 da Andrea Rossi, Giovanni Sanna e Pierluigi Turco, ha firmato diversi interventi in Italia e all’estero. Tra questi, la Stazione marittima di Palermo, il complesso residenziale Podium a Roma, l’Hotel e il centro congressi a Palermo, il Museo della Scienza a Roma, il Design District di Udine, il Mia Museum for Log Driving di Fetsund in Norvegia. Sezione di uno dei musei Scheda progetto Museo nazionale di arte contemporanea Località: Podgorica, Montenegro Cliente: ministero della Pianificazione territoriale, dell’urbanistica e del demanio Manifestazione: Concorso internazionale Anno: 2024 Progettazione: a-fact Landscape design: LAND Italia Progetto strutture e facciate: Maffeis Engineering Experience design: Charcoalblue Superficie: 14.500 mq Render: EmmeWorks Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto