Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Il progetto nasce come ampliamento della struttura ospedaliera esistente situata in via Spagnoletto, a Milano. L’edificio è composto da 13 livelli di cui 9 fuori terra e si divide in 5 blocchi funzionali. Il volume compatto con piani sfalsati si appoggia su un massiccio basamento lapideo che si sviluppa sul fronte di P.le Brescia. La zoccolatura è rivestita con due tipi di marmo, Giallo d’Istria e Grigio Oriente, ed è scavata in diagonale per accompagnare l’utente verso la scalinata d’ingresso e l’atrio collocato al piano rialzato. L’atrio a tre altezze chiuso da una vetrata strallata si configura come punto nodale della composizione. L’edificio è associato all’immagine di uno scudo rivestito in lamiera di zinco titanio che aggetta sulla trafficata P.le Brescia, mentre si apre in vetrate ampie e di diversa altezza sulla più tranquilla via Magnasco e sul retro che affaccia su via Montorfano. La struttura è corredata da tre nuclei di collegamento verticale: il primo prevalentemente al servizio delle attività sanitarie, il secondo direttamente collegato all’ingresso principale ed utilizzato dal pubblico, il terzo costituito da una scala di sicurezza con uscita diretta all’esterno. Copertura in legno lamellare di Moretti Interholz L’edificio si sviluppa su nove piani fuoriterra, un piano seminterrato e tre piani interrati. Due piani (1° e 2°) destinati ai servizi sanitari e quattro piani (4°, 5°, 6° e 7°) destinati alla degenza. I piani di degenza sono strutturati con un nucleo centrale destinato ai servizi (sale mediche e del personale di assistenza, locali di deposito, servizi igienici comuni e soggiorno), situato in prossimità del corpo principale scale e ascensori, e due ali contrapposte, dove trovano posto le camere di degenza. Il terzo piano fuoriterra, interpiano tecnico, è destinato a servizi tecnologici e alla farmacia interna. Al piano ottavo sono state previste le sale ricreative per gli addetti, gli uffici e un ampio terrazzo raggiungibile principalmente dal corpo centrale scale e ascensori e usufruibile direttamente dagli spazi del piano. Al piano della copertura trovano posto volumi tecnici. Nel livello seminterrato, raggiungibile dal piano marciapiede con rampa carrabile è collocato un ambulatorio di Radiologia e un ingresso per il Pronto Soccorso, con Camera Calda collegata a gruppo scale ed elevatori. A questo livello, con accesso indipendente, trovano posto i locali tecnici per Centrale Termica, Quadri Elettrici, locali per AEM. Nei tre livelli interrati sono previste zone a parcheggio, con accesso dal passo carraio, e costituirà, a livello seminterrato, un punto di collegamento e di interscambio di servizi con una zona già esistente nel lotto dell’Ospedale S.Luca attuale. La struttura di ampliamento è stata concepita per essere collegata alla struttura esistente in tre punti: al piano rialzato mediante nuovo collegamento, al piano seminterrato con percorso carraio, al piano –1 in corrispondenza dei locali rifiuti. Le opere di collegamento sono state rese completamente funzionali dall’intervento di ridistribuzione dell’ Ospedale S.Luca esistente, non compreso in questo intervento. Sul fronte di ingresso principale, quello su piazzale Brescia, la costruzione sorge su una zoccolatura rivestita in pietra, sormontata da un volume compatto, aggettante e sfaccettato, rivestito in lamiera di zinco titanio colore naturale. La zoccolatura rivestita in pietra, in due tinte, è scavata in diagonale dando spazio alla scalinata d’ingresso e all’atrio del piano rialzato. L’atrio, a tre altezze, sollevato dal piano stradale e chiuso da una vetrata, vuole essere un punto nodale nell’impatto visivo dell’edificio. Il volume compatto, che si sviluppa su p.le Brescia dal terzo piano in su, ospita le camere di degenza. Per questo il materiale, la forma, il tipo di aperture che lo compongono, concorrono a trasformarlo in un elemento protettivo. Non va dimenticato che le diverse caratteristiche morfologiche di una piazza, molto ampia e trafficata quale p.le Brescia, e di una via più raccolta, ben alberata e poco trafficata come via Magnasco, hanno determinato due modalità differenti per risolvere il tema delle aperture. Nel caso dell’affaccio delle degenze su via Magnasco le aperture diventano più ampie, l’altezza dei davanzali si diversifica e la vista dall’interno diventa più profonda. Nel caso delle aperture in affaccio su p.le Brescia i davanzali sono più alti e le finestre sono strombate per percepire lo spessore della parete che separa dallo spazio urbano. Il fronte diretto su p.le Brescia si pone, per la città, come definizione dell’ampio spazio della piazza e, per chi vive l’edificio, come schermo protettivo che non nega la possibilità dell’affaccio. Le facciate sono, per lo più, del tipo ventilato, rivestite in pietra, di colore chiaro-beige o scuro-grigiomedio, a seconda della localizzazione: sulla zoccolatura è previsto il colore più scuro, mentre sulla facciata su via Magnasco, leggermente arretrata rispetto al filo strada, il colore più chiaro. Le porzioni di facciata all’interno dei moduli quadrati sono realizzati con facciata continua in vetro. I serramenti sono in alluminio, a taglio termico, con vetri di sicurezza e aperture diversificate a seconda degli ambienti e delle esigenze, nel rispetto delle normativa acustica. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto