Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Il complesso immobiliare in oggetto costituisce porzione di un isolato situato nel centro storico entro le mura del Comune di Firenze, ed è essenzialmente composto da un corpo di fabbrica di impianto tardo ottecentesco, prospiciente la Piazza della Signoria, lateralmente la Via Vacchereccia ed il Vicolo Malespini e tergalmente in parte la Piazza Santa Cecilia ed in parte confinante con una distinta unità immobiliare. Il Palazzo delle Assicurazioni Generali è l’ultimo grande edificio costruito in Piazza Della Signoria a Firenze. Prima della costruzione dell’edificio, avvenuta nel 1871 su progetto dell’Architetto Landi, al suo posto si trovavano la celebre Loggia dei Pisani, dove dal 1352 aveva sede l’Arte del Cambio, e la chiesa di Santa Cecilia. I prospetti sono caratterizzati da elementi architettonici di pregio tipici del decoro architettonico del periodo come il bugnato, le finestre bifore, le fasce marcapiano e le mensole sottogronda. L’edificio, in forme tipiche del primo Rinascimento Fiorentino, riecheggia le forme dei palazzi delle grandi famiglie fiorentine, rinunciando tuttavia ai tipici zoccoli sistemati a sedile continuo, per aprire invece una serie continua di archi in cui sono ospitati grandi fondi commerciali, tra cui il celebre bar “RIVOIRE” ed il negozio di “CHANEL”. Per aumentare la disponibilità di superfici utili, presenta quattro piani al posto dei tradizionali tre. Altra significativa deviazione dai modelli ispiratori, è il fatto che sia stato realizzato in pietra serena anziché nella tradizionale pietraforte. Fin dalla sua costruzione, l’edificio non ha avuto fini abitativi, ma il suo solo scopo era di ospitare gli uffici locali della compagnia di Assicurazioni, fondata a Trieste nel 1831. Generalmente l’architettura degli uffici era studiata per armonizzare con gli edifici circostanti, specie quando, per ragioni di prestigio, gli edifici venivano a porsi in contesti urbanistici di fama mondiale. Nell’edificio fiorentino la perfetta simmetria del prospetto e la sua massa lo rendono subito evidente, nonostante il tentativo di armonizzarsi con i circostanti ben più antichi edifici. Vi si accede da un portone ubicato su Piazza della Signoria e dal corrispondente portone su Piazza Santa Cecilia, che danno accesso ad un atrio voltato. L’atrio divide il piano terra in due distinte porzioni, occupate dai servizi commerciali di “Rivoire” e “Chanel” e dà accesso al corpo scala, dotato di ascensore. L’edificio in oggetto presenta una struttura in muratura che si sviluppa su 7 livelli, con piano interrato (quota -3,69 m), piano terra (+0,00 m), primo piano (+6,23 m), secondo piano (+9,47 m), terzo piano (+15,51 m), quarto piano (+21,21 m), piano quinto (+26,00 m). Inoltre è presente un piano secondo ammezzato (quota +12,85 m). Il lastrico in copertura è situato a quota +30,90 m. E’ realizzato principalmente in muratura di pietra e mattoni, anche se sono presenti alcuni elementi in mattoni pieni e alcuni con cortina in mattoni e nucleo in pietrame. L’edificio presenta dimensioni massime in pianta pari a 37,50×24,45 m, per un’altezza massima di circa 30,90 m rispetto al p.c. I solai a piano terra e al primo piano sono costituiti da volte a botte e a crociera realizzate in muratura di mattoni pieni, con spessore medio in chiave pari a 12 cm. Gli orizzontamenti al secondo, terzo e quarto piano sono costituiti da solai in legno a orditura semplice con travi principali e tavolato di spessore medio pari a 3 cm. I solai di sottotetto sono in legno a doppia orditura con travi principali, travetti e tavolato di spessore medio pari a 3 cm. La copertura a falde è costituita da solai con arcarecci, travetti e scempiato in cotto. Conformità urbanistica Per i suddetti immobili, ai sensi dell’art. 40 della Legge n°47 del 28-02-1985, è stato attestato: – che la costruzione degli immobili è anteriore al 1° Settembre 1967; – che l’edificio è stato precedentemente oggetto di risanamento conservativo mediante Concessione Edilizia n° 819/84-1687/83 del 24/02/1984; – che in data 18/06/1985 per l’edificio è stata presentata Comunicazione di opere interne ai sensi dell’art.26 della Legge n°47/85 n°32115-4594; – che in data 30/01/1987 per l’edificio è stata presentata Comunicazione di opere interne ai sensi dell’art.26 della Legge n°47/85 n°240; – che in data 03/02/1995 per l’edificio è stata presentata Comunicazione di opere interne ai sensi dell’art.26 della Legge n°47/85 n°386; – che l’edificio è stato precedentemente oggetto di ristrutturazione mediante D.I.A. n°662 del e n°3026 del 16/07/1999; – che l’edificio è stato oggetto di Condono Edilizio con domande del 28/03/1986 prot. n°68151/23067 costituita da due mod. ministeriali 47/85-A, 2 mod. ministeriali 47/85-C e 14 mod. ministeriali 47/85-D; – che l’edificio è stato oggetto di Condono Edilizio con Autorizzazione in Sanatoria n°7287/95 prat. /1289 del 07/09/1998; A tal fine si garantisce la conformità Urbanistica dell’immobile. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO L’intervento in oggetto, ha investito l’edificio nella sua totalità (esclusi i piani terra e seminterrato), il consolidamento delle strutture murarie verticali (murature) e orizzontali (solai), con la realizzazione, all’interno di ogni vano, di tracce a parete e a pavimento poste perimetralmente, per consentire la posa in opera di nastri in fibra di carbonio e barre in fibra aramidica, per rilegare e rinforzare le murature ed i solai, oltre alla demolizione totale dei massetti di alcune stanze, per il rinforzo dei solai stessi, intervenendo direttamente sulle travature lignee; in questo ambito si inseriscono le opere edili che di seguito sono descritte. È inoltre stato eseguito il restauro dell’androne d’ingresso e del vano scala oltre che il totale rifacimento dei servizi igienici , con l’adeguamento di uno per piano, ai fini della Legge n.13/89 sull’abbattimento delle barriere architettoniche e l’adeguamento normativo degli impianti. I lavori eseguiti sono successivamente descritti mediante i seguenti capitoli: – RESTAURO ANDRONE E VANO SCALA – PIANO PRIMO – PIANO SECONDO – PIANO SECONDO AMMEZZATO – PIANO TERZO – PIANO QUARTO – PIANO QUINTO – PIANO COPERTURA E FACCIATE – RESTAURO DEGLI INFISSI RESTAURO ANDRONE E VANO SCALA Il vano scala condominiale, così come l’androne di accesso al piano terra, sono stati oggetto di un intervento di restauro; con la messa a norma del parapetto delle scale con il rialzamento del corrimano fino ad una quota pari ad un metro misurata dal centro del gradino. Sia nell’androne d’ingresso che nel vano scala sono state eseguite opere di pulitura delle superfici in pietra naturale, la revisione degli intonaci e la tinteggiatura delle pareti e delle volte a botte. È inoltre stata eseguita la sostituzione della cabina ascensore e dell’intero vano corsa per l’adeguamento alla Legge 13/89. PIANO PRIMO A questo piano l’intervento edilizio ha comportato il consolidamento strutturale e l’adeguamento impiantistico. Il progetto ha portato, inoltre, all’ adeguamento, nel rispetto della L. 13/89 per l’ abbattimento delle barriere architettoniche, del locale esistente destinato a servizi igienici attraverso la demolizione di una tramezzatura interna, l’ampliamento e la sostituzione della porta di accesso e la sostituzione dei sanitari. PIANO SECONDO Anche a questo piano è stato eseguito il consolidamento strutturale e l’adeguamento impiantistico; il progetto ha comportato inoltre l’adeguamento, nel rispetto della L. 13/89 per l’abbattimento delle barriere architettoniche, del locale esistente destinato a servizi igienici attraverso la demolizione di una tramezzatura interna, l’ampliamento e la sostituzione della porta di accesso e la sostituzione dei sanitari. E’ stata, inoltre, eseguita la realizzazione di una piccola rampa di accesso al piano (pendenza 8%) che permette di superare il dislivello esistente e di accedere al piano dal vano scala centrale. PIANO SECONDO AMMEZZATO Si tratta di un piano mezzanino di dimensioni limitate collegato tramite una scala interna al piano secondo e situato nella parte tergale prospettante la Piazza S. Cecilia. Anche qui l’intervento edilizio si è limitato al consolidamento strutturale, all’adeguamento impiantistico ed al rifacimento dei servizi igienici. PIANO TERZO A questo piano l’intervento edilizio è stato più incisivo e globale prevedendo, oltre alle opere di consolidamento strutturale e di adeguamento impiantistico già descritte agli altri piani, il totale rifacimento dei massetti, quasi totalmente disancorati, e degli intonaci che sono risultati molto danneggiati. Anche a questo piano, inoltre, il progetto ha previsto l’adeguamento, nel rispetto della L. 13/89 per l’abbattimento delle barriere architettoniche, del locale esistente destinato a servizi igienici attraverso l’ampliamento e la sostituzione della porta di accesso e la sostituzione dei sanitari. PIANO QUARTO Anche a questo piano si è intervenuti più pesantemente dal punto di vista edilizio e si è previsto il totale rifacimento dei massetti, quasi totalmente disancorati, e degli intonaci che sono risultati molto danneggiati. Il progetto ha previsto inoltre l’adeguamento, nel rispetto della L. 13/89 per l’ abbattimento delle barriere architettoniche, del locale esistente destinato a servizi igienici attraverso l’ampliamento e la sostituzione della porta di accesso e la sostituzione dei sanitari. PIANO QUINTO Questo è il piano sottotetto dell’edificio dove erano presenti alcuni locali tecnici; l’intervento ha previsto, in tutti gli altri locali, la rimozione dei cannicciati esistenti con la messa in luce dei soffitti lignei presenti, la loro ripulitura e la loro tinteggiatura; si è previsto inoltre la chiusura della terrazza a tasca attualmente presente in copertura ed alla quale si accede da uno dei locali tecnici precedentemente descritti, e la realizzazione di una nuova tasca più grande, atta a contenere le cinque unità esterne previste dal nuovo progetto impiantistico; anche qui si è previsto il totale rifacimento dei massetti, quasi totalmente disancorati, e degli intonaci che sono risultati molto danneggiati. Il progetto ha previsto inoltre l’adeguamento, nel rispetto della L. 13/89 per l’ abbattimento delle barriere architettoniche, del locale esistente destinato a servizi igienici attraverso l’ampliamento e la sostituzione della porta di accesso e la sostituzione dei sanitari. Si è eseguita, inoltre, la demolizione della tramezzatura interna delimitante la centrale frigorifera esistente, con conseguente rimozione degli impianti esistenti e la costruzione di una nuova parete interna di delimitazione della nuova terrazza che ha ospitato gli impianti di nuova realizzazione. Si precisa che la nuova terrazza a tasca è stata dotata di una copertura costituita da una griglia metallica di aerazione per le unità esterne, avente una coloritura del tutto simile al manto di copertura esistente in coppi e tegole di cotto, in modo da limitare al massimo l’impatto visivo. PIANO COPERTURA E FACCIATE L’intervento ha previsto la totale ripassatura del tetto, volta all’eliminazione dei fenomeni di infiltrazione e al miglioramento del comfort termico dell’edificio. È stata regolarizzata la copertura con coppi ed embrici in laterizio dell’attuale terrazza a tasca, la demolizione dell’area della copertura interessata dalla realizzazione della nuova terrazza a tasca (compresa la demolizione e ricostruzione di un lucernario esistente). Per quanto concerne le facciate si è previsto, su via Vacchereccia, su piazza della Signoria e su via Calimaruzza, alla pulitura delle facciate esistenti in conci di pietra serena mentre, per le facciate tergali intonacate prospettanti la piazza S.Cecilia, si è eseguito un restauro degli intonaci ed una totale tinteggiatura con materiali e colori idonei ed identici all’esistente. RESTAURO DEGLI INFISSI È stato, inoltre, eseguito un restauro globale degli infissi lignei centinati presenti sulle facciate prospettanti rispettivamente la piazza Della Signoria, la via Calimaruzza e la via Vacchereccia e la sostituzione di tutti gli altri infissi estremamente deteriorati che si affacciano sui prospetti tergali di piazza S.Cecilia e sulle chiostrine interne. Gli infissi esterni presenti al piano primo, sono per lo più costituiti da finestre in alluminio che non hanno necessitato di alcun intervento di restauro, né di sostituzione. L’intervento di restauro delle finestre bifore presenti sulle facciate principali dell’edificio, ai piani secondo, terzo e quarto, è stato finalizzato alla sostituzione dei vetri attuali con vetrocamera 4/6/4 ed al ripristino sia delle parti lignee particolarmente ammalorate che dei meccanismi non funzionanti di chiusura (ferrature) presenti. Si precisa che tutti i materiali usati sono identici a quelli esistenti, nel totale rispetto della tipologia degli infissi originari. L’intervento di sostituzione degli infissi in legno sulle facciate tergali e sulle chiostrine interne, ha comportato l’utilizzo di finestre lignee identiche, come tipologia, essenza e colore, a quelle rimosse. RESTAURO DEGLI AFFRESCHI In molti dei locali sono presenti affreschi di grandi dimensioni per lo più a finitura dei soffitti degli stessi. Tutti gli affreschi risalgono alla data della costruzione originaria e sono stati oggetto di accurato e professionale restauro. Tutte le opere che hanno interessato l’aspetto esteriore del fabbricato, hanno rispettato comunque tutti i criteri di tutela dei caratteri architettonici dell’edificio, così come dettato dal Regolamento edilizio del Comune di Firenze vigente ed in particolare: artt.173 (criteri di tutela specifica),174 (conformazione delle coperture),175 (manti di copertura),176 (abbaini e lucernari), 176/bis (terrazze a tasca sulle coperture), 177 (canne fumarie, comignoli e torrini esalatori), 178 (aggetti di gronda e giochetti), 179 (canali di gronda e pluviali), 180 (antenne e parabole trasmittenti … della televisione…), 182 (composizione architettonica delle facciate), 183 (intonaci), 184 (elementi architettonici e decorativi in pietra naturale), 185 (elementi architettonici e decorativi in finta pietra), 187 (tinteggiature), 188 (serramenti esterni), 189 (impianti tecnologici di facciata). In conclusione tutte le opere che riguardano l’aspetto esteriore, nonché gli spazi esterni dell’immobile, risultano: – compatibili rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo normativo, in quanto gran parte degli interventi hanno riguardato il risanamento degli infissi, il consolidamento strutturale e nell’adeguamento alle nuove normative sia impiantistiche sia relative all’abbattimento delle barriere architettoniche. Gli interventi previsti sulla copertura hanno tutti compatibilità con la composizione architettonica del prospetto stesso, in quanto si sono collocati nel rispetto delle volumetrie esistenti; gli interventi eseguiti non risultano, pertanto, in alcun modo impattanti sul paesaggio cittadino circostante; – congrue rispetto ai criteri di gestione dell’immobile, in quanto tali interventi sono risultati necessari all’adeguamento e alla fruizione degli uffici anche da parte di portatori di handicap; – coerenti con gli obiettivi di qualità paesaggistica, in quanto gli interventi in oggetto, matericamente e compositivamente, sono stati eseguiti con metodologie tradizionali, così come precedentemente descritto. Progenia, è la società specialista nella consulenza strategica e valorizzazione commerciale di patrimoni immobiliari, che del progetto ha partecipato alla definizione del concept, al marketing e ne gestisce la commercializzazione degli spazi direzionali in locazione. 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