Da vuoto urbano a simbolo di rigenerazione, Palazzo Restellini a Intra rappresenta un esempio di come l’architettura possa creare valore per la città. Un edificio residenziale di 29 alloggi destinato a una fascia di mercato medio-alta si distingue per le sue linee essenziali e i volumi leggeri e sinuosi. Parla il progettista dello studio milanese
A cura di: Pietro Mezzi
Nella realizzazione di Palazzo Restellini a Intra di Verbania si ritrova il rigore e l’eleganza che da decenni contraddistingue il lavoro dello studio di architettura milanese Piuarch.
A differenza di altre recenti realizzazioni, si tratta di un’opera di dimensioni contenute, frutto della demolizione un’area ex industriale nel cuore del paese e della ricostruzione di una residenza destinata a una fascia di mercato medio alta.
L’intervento, voluto da Aedes, società di costruzioni attiva nella Valdossola, restituisce alla città uno spazio rimasto per anni in disuso, ridefinendo il rapporto tra architettura, paesaggio e comunità.
Le nuove residenze
L’edificio di quattro piani ospita 29 unità abitative, con superfici interne che variano da 52 a 135 metri quadrati. Si compone di due vani scala e di tre-quattro appartamenti per piano.
Si distingue nel panorama residenziale locale per la sua architettura rigorosa e allo stesso tempo sinuosa, che rimanda ai codici estetici del modernismo. Linee essenziali e volumi leggeri permettono di connettere spazi e altezze in un continuum visivo, mentre le ampie aperture dialogano con il paesaggio, eliminando i confini tra interno ed esterno.
La forma dell’edificio si rapporta alle linee del contesto entro cui si colloca – un lotto di terreno di dimensioni contenute – ma anche di far percepire una volumetria composta di linee morbide e sinuose.
Altro obiettivo del progetto è consistito nel restituire all’uso pubblico un spazio lungo la via principale, facilitando anche i flussi pedonali.
La struttura portante del fabbricato è in cemento armato gettato in opera, con solette sempre in cemento armato. Una struttura tradizionale con muri di tamponamento e cappotto isolante di rivestimento.
Parla il progettista Gianni Mollo
«Palazzo Restellini vuole essere un nuovo modello di riferimento per Verbania – afferma Gianni Mollo, ingegnere e socio di Piuarch -. Abbiamo reinterpretato elementi delle architetture moderniste adattandoli a un contesto contemporaneo, alleggerendo i volumi attraverso ampie aperture che creano un dialogo tra interno ed esterno. Gli ampi balconi, elemento distintivo dell’edificio, donano leggerezza visiva e senso di apertura verso il paesaggio, amplificando la percezione di sospensione nel vuoto grazie a un attento studio delle proporzioni fra altezza e profondità. I parapetti, realizzati con un sistema triangolare autoportante, garantiscono una continuità estetica priva di interruzioni strutturali e sottolineano il senso di apertura e la luminosità. Il gusto minimalista si riflette anche nella scelta dei materiali e dei colori: l’intonaco bianco con texture in lieve contrasto è scaldato da controsoffitti in legno».
«L’intenzione progettuale – prosegue Mollo – era di mantenere un certo ordine, un certo rigore in facciata, nonostante la flessibilità richiesta nella gestione del lay-out dei diversi appartamenti, differenti l’uno dall’altro. Abbiamo proposto un edificio ordinato e semplice e per questo ci siamo concentrati in modo approfondito, quasi ossessivo, sui dettagli: dal sistema pensato per gli infissi ai particolari costruttivi dei parapetti. Ciò che ci piace far emergere è la semplicità, un obiettivo non facile da raggiungere».
La testimonianza del passato
A testimonianza della storia produttiva di questo luogo, è stata conservata una sezione della facciata della vecchia fabbrica di inizi ‘900 che incornicia a sud i giardini che circondano l’edificio abitativo, accessibile anche ai non residenti.
Da vuoto urbano a simbolo di rigenerazione, Palazzo Restellini rappresenta un esempio di come l’architettura possa creare valore per la città, favorendo un nuovo equilibrio tra memoria storica e linguaggio contemporaneo.
Piuarch
Fondato a Milano nel 1996, è uno studio di architettura e urbanistica che spazia dalla progettazione di edifici per uffici, al retail, all’hospitality sino allo sviluppo di complessi residenziali e interventi di recupero e di rigenerazione su scala urbana. Di recente il collettivo di Piuarch si è arricchito di quattro nuovi soci, che si uniscono ai fondatori: Monica Tricario, Francesco Fresa, Germán Fuenmayor e Gino Garbellini. Si tratta di Luca Lazzerotti, Mauro Mandelli, Gianni Mollo e Miguel Pallares, che negli anni di lavoro in Piuarch si sono distinti come project leader. Luca Lazzerotti, in Piuarch dal 2004, ha guidato progetti di alto profilo e attualmente è impegnato nella rigenerazione del complesso BIM in Bicocca e nella nuova sede di Snam a Milano. Mauro Mandelli è approdato in Piuarch nel 2006, ha coordinato diversi importanti interventi e al momento è coinvolto nella progettazione della nuova sede della Fondazione Human Technopole.
Gianni Mollo è in Piuarch dal 2005. Dal suo arrivo ha contribuito alla realizzazione di progetti iconici come il Porta Nuova Building e la Fendi Factory a Bagno a Ripoli. Attualmente, guida il team del nuovo Polo Logistico della società Coulisse in Olanda e dei progetti residenziali di Manifattura Tabacchi a Firenze. Miguel Pallarès López lavora nello studio dal 2006 e in questi anni ha guidato il design di progetti prestigiosi come il Quattro Corti Business Center a San Pietroburgo, la sede Dolce&Gabbana di via Broggi a Milano e il flagship store Givenchy a Seoul. Attualmente si occupa di un intervento residenziale e di ospitalità negli Emirati Arabi Uniti.
Scheda progetto Palazzo Restellini
- Località: Intra, Verbania
- Committente: Aedes
- Progetto architettonico: Piuarch
- Strutture: Biesse Ingegneria
- Impianti: Coprat
- Landscape: MMASS Project
- Impresa: Aedes
- Fotografie: Marcello Mariana
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