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Nel capoluogo piemontese un palazzo dell’Ottocento viene ristrutturato e destinato a residenza universitaria. Un intervento edilizio di pregio per la fascia alta di mercato. Diciannove appartamenti per oltre 80 posti letto. Il progetto porta la firma di DAP studio a cura di Pietro Mezzi Il palazzo di via Palestro 3 a Torino Indice degli argomenti: Un lay-out tutto nuovo I nuovi spazi Diciannove stanze per 82 ospiti Una residenza universitaria di alta qualità. È questo l’esito del progetto degli architetti milanesi Elena Sacco e Paolo Danelli di DAP studio. Siamo a Torino, al civico 3 di via Palestro, una zona centrale della città tra piazza Castello e Porta Susa. Qui, un palazzo dell’Ottocento di sette piani (compresi interrato e mansarda), che fino a pochi mesi fa ospitava uffici, è stato ristrutturato e riconvertito in residenza universitaria con standard architettonici e compositivi di alto livello. Un intervento che ha coniugato il recupero delle preesistenze edilizie e l’inserimento di eleganti innesti. Un lay-out tutto nuovo È la posizione strategica ad aver convinto la proprietà, Reale Immobili, a valorizzare il patrimonio di proprietà e a realizzare una residenza per studenti capace di rispondere a una domanda abitativa ancora insoddisfatta. Si è trattato di un intervento consistente su tutto l’immobile, che ha rivisto la distribuzione degli spazi interni, distribuiti su 2.500 metri quadrati di superficie, e il recupero delle facciate di pregio. Le facciate sono state restaurate e sostituiti i serramenti esterni La demolizione controllata iniziale ha eliminato tutte le partizioni interne non strutturali, recuperando l’impianto originario già oggetto nel Novecento di diversi interventi edilizi – e riportando alla luce elementi di qualità ricoperti da tempo, come i soffitti a botte e a crociera e le murature in mattoni pieni nascoste dagli intonaci. Tutti i nuovi interventi edilizi sono stati concepiti come leggeri e reversibili, realizzati con tecnologia a secco. I nuovi spazi Il progetto ha concentrato gli spazi comuni e di relazione al piano terra, nel cortile interno – trasformato in spazio di socialità – e al piano interrato. In quest’ultimo ambiente sono stati realizzati una palestra, la lavanderia, una sala studio e un’area relax, oltre ai locali tecnici. Stanza dedicata allo studio Gli alloggi si sviluppano invece dal primo al quinto piano sottotetto. Gli appartamenti interni L’ingresso alla residenza universitaria è stato pensato come uno spazio di attesa e relazione collegato alla reception. L’ingresso coperto dello studentato Il secondo accesso, dedicato agli spazi comuni, è speculare al primo e identico nei materiali, e si trova sul lato opposto dell’androne. Androne che è stato pensato come una strada interna – pedonale e carrabile -, con un preciso valore urbano, su cui si affacciano le entrate. Questo spazio funge da collettore e fulcro di tutto il sistema distributivo di accesso al palazzo storico. Diciannove stanze per 82 ospiti Diciannove sono gli appartamenti realizzati, dei quali i progettisti hanno definito il taglio, i colori, l’illuminazione e il layout (quattro unità per piano e tre nel sottotetto), per un massimo di 82 ospiti, con camere singole, doppie e bagno ad uso esclusivo. I progettisti hanno curato anche i colori di alcuni elementi edilizi Il dialogo tra la struttura storica e i nuovi interventi è enfatizzato, negli spazi comuni, dalla consistenza delle murature in mattoni faccia a vista, a cui è stato accostato il ferro nero, sia nel rivestimento delle pareti sia nei parapetti. Murature e volte sono state recuperate e lasciate a vista Questi e altri interventi architettonici, come gli innesti cromatici e l’illuminazione di impatto, hanno offerto una precisa identità al palazzo. Attenzione è stata posta al comfort abitativo, coniugando tecnologie impiantistiche non invasive, capaci di garantire performance energetiche che consentono di abbattere il carico termico estivo e invernale e contenere costi e consumi. Palestro 3, i cui lavori sono stati ultimati in meno di un anno, è oggi un ambiente funzionale, confortevole e di prestigio. DAP studio è stato fondato nel 1992 da Elena Sacco e Paolo Donadelli. Ha sede a Milano e opera in tutti i settori della progettazione e dell’architettura. Lavora per conto della committenza pubblica e privata; in circa trent’anni di attività ha realizzato numerosi interventi in Italia e all’estero Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto