Manovra, quante critiche dalle associazioni: dall’edilizia all’ambiente, il fronte dei contrari 15/11/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Realizzare un nuovo tetto o ristrutturare quello esistente: materiali, tecnologie e detrazioni fiscali 18/11/2024
Stefano Boeri Interiors presenta il progetto dedicato all’ampliamento e al rinnovo dell’Ateneo di Pollenzo, luogo di formazione dedicato ai professionisti del mondo food. A cura di: Fabiana Valentini Rendering aula magna Indice degli argomenti Toggle Università di Pollenzo: l’Ateneo dedicato al mondo foodI due poli principali: “l’organizzazione del sapere” e “la trasmissione del sapere” L’Università di Scienza Gastronomiche di Pollenzo festeggia i suoi primi vent’anni di attività in grande stile, affidando a Stefano Boeri Interiors il progetto di rinnovo e ampliamento per la realizzazione della futura “Pollenzo 2.0“. L’Ateneo, noto per essere un’eccellenza nella formazione di professionisti del settore food, è pronto ad accogliere nuovi spazi funzionali e moderni che rispondono alle odierne esigenze didattiche e alla mission ambientale alla base dell’Università di Pollenzo. Il progetto di Stefano Boeri Interiors, con la sua attenzione per l’architettura sostenibile e innovativa, offrirà spazi capaci di rispondere alle necessità e ai metodi dell’Università di Pollenzo, tenendo conto della storia e delle peculiarità del luogo. L’obiettivo principale del lavoro di Boeri è conciliare le esigenze pratiche della didattica e del mondo produttivo, con le questioni sociali, ambientali ed economiche che sono fondamentali nella formazione di una cultura del cibo sana. Vista della corte Il progetto Pollenzo 2.0 accompagnerà la crescita della comunità studentesca di Pollenzo, rendendo gli spazi più adatti a una didattica inclusiva, partecipata e orizzontale. Come afferma Carlo Petrini, Presidente di UNISG. “A opera compiuta, il campus raddoppierà in dimensione andando a dare inoltre nuova vita e nuova destinazione d’uso a un edificio storico, noto come “Casa della Segreteria”, che nell’atto notarile del 1958 trasferiva la proprietà dagli Eredi Savoia a una famiglia pollentina”. Prosegue il Presidente di UNISG: “Si tratta di un edificio dai prospetti in stile neogotico che era parte integrante della tenuta carloalbertina di Pollenzo e che nel futuro prossimo avrà come principale destinazione d’uso la biblioteca dell’Università. Boeri e con lui i suoi collaboratori hanno saputo interpretare magistralmente, e poi trasformare in progetto concreto, la mia idea di luogo atto a ospitare la formazione dei futuri gastronomi: versatile, conviviale e semplice, tutti elementi che lasciano spazio alla creatività e alla curiosità di esprimersi” Università di Pollenzo: l’Ateneo dedicato al mondo food L’Università degli studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, fondata nel 2004 grazie all’iniziativa dell’associazione internazionale Slow Food e con il supporto delle regioni Piemonte ed Emilia Romagna, è un ateneo unico nel suo genere. Questo istituto è il primo al mondo ad occuparsi della formazione delle figure legate al settore gastronomico, professionisti dotati di conoscenze e competenze interdisciplinari che spaziano dalle scienze alla cultura, dalla politica all’economia e all’ecologia del cibo. Gli studenti acquisiscono una comprensione approfondita di tutte le fasi del sistema alimentare, dalla produzione al consumo, e sono preparati a promuovere valori come la sostenibilità a livello globale. Il punto focale della formazione di un gastronomo è la valorizzazione del cibo e il riconoscimento del suo ruolo cruciale nella creazione e modellazione della società. In occasione del Ventennale dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, Carlo Petrini e Stefano Boeri hanno presentato un ambizioso progetto di rinnovamento dell’ateneo. Il nuovo piano prevede che la biblioteca, la mensa, le stanze dei laboratori e gli uffici vengano collegati da una serie di aule-bosco per la didattica all’aperto, dislocate negli spazi pubblici di Pollenzo. L’approccio di Boeri permetterà l’integrazione tra spazi dedicati alla didattica e ambiente naturale, regalando agli studenti dell’UNISG uno spazio che riflette pienamente i valori di sostenibilità sostenuti dall’Ateneo. Sezione prospettica aula Stefano Boeri riassume con queste parole il progetto dedicato all’UNISG: “Immaginare il futuro dell’università di Pollenzo significa sviluppare l’intuizione di Carlo Petrini di una Università totalmente connaturata con gli spazi urbani, dove la trasmissione del sapere scorre ovunque e i luoghi e gli arredi della didattica acquisiscono una geometria variabile, adattabile a tutte le forme di insegnamento che le pratiche del cibo suggeriscono. Una piccola grande scuola di eccellenza alle porte delle Langhe” I due poli principali: “l’organizzazione del sapere” e “la trasmissione del sapere” Il piano di rinnovamento e ampliamento del campus pensato dal team di Boeri prevede la creazione di due poli principali, ciascuno dedicato rispettivamente all'”organizzazione del sapere” e alla “trasmissione del sapere”. Render biblioteca Dal carattere principalmente amministrativo, il polo “dell’organizzazione del sapere” sarà uno spazio dedicato ai docenti, includendo il complesso dell’Agenzia e delle Tavole Accademiche. L’edificio dell’Agenzia di Pollenzo diventerà la sede amministrativa dell’università. L’attuale disposizione di stanze-ufficio chiuse sarà trasformata in una grande sala con postazioni libere, un tavolo centrale e pareti di scaffalature accessoriate con postazioni di ricerca, schermi e lockers. Saranno presenti anche aree prenotabili che, all’occorrenza, potranno diventare sale riunioni di diverse dimensioni grazie a un sistema di vetrate scorrevoli e tende acustiche. Il polo “dell’organizzazione del sapere” Le Tavole Accademiche, invece, ospiteranno una mensa di 255 mq. Grazie ad arredi versatili come tavoli modulari su ruote, la mensa potrà essere riconfigurata in aula studio, sala conferenze o spazio per eventi speciali a seconda delle esigenze. L’approccio flessibile di Stefano Boeri Interiors consente una continua trasformazione degli spazi, rendendo l’Università di Pollenzo un luogo dinamico e in costante evoluzione. Il polo della “trasmissione del sapere” sarà situato in un lotto di recente acquisizione e vedrà la demolizione parziale della struttura esistente per far posto a una nuova costruzione. L’area includerà una corte interna centrale circondata da aule, la nuova Aula Magna, un food lab, un laboratorio sensoriale, una biblioteca e la segreteria. La Casa della Segreteria ed ex-Savoia, assieme alla Cascina Albertina e alla Chiesa della Madonnina, costituiranno il cuore di questo polo didattico. Render biblioteca Nel contesto del progetto Pollenzo 2.0, le “Aule Bosco” ideate da Stefano Boeri Interiors rappresentano un’innovativa interpretazione degli spazi didattici. Le strutture temporanee in legno sono caratterizzate da una circonferenza vegetale, costituita da una varietà di piante che non solo migliorano la qualità dell’aria ma conferiscono anche una sensazione di privacy e tranquillità. Le aule sono progettate con sedute a gradoni, creando un ambiente accogliente e stimolante per lo studio e l’apprendimento. “L’università che diventa una città creativa che apre i suoi confini agli spazi di connessione tra i due nuovi poli, l’organizzazione e la trasmissione del sapere. Il tutto per una didattica sempre più attiva, supportata da spazi flessibili e modulabili a seconda delle esigenze di insegnanti e studenti” afferma l’architetto Giorgio Donà, Partner e Director di Stefano Boeri Interiors. Il progetto prevede la realizzazione di una nuova biblioteca: l’edificio, caratterizzato da un volume centrale fatto di “pareti” di libri scorrevoli, garantisce l’adattabilità dell’ambiente che può essere sfruttato per la consultazione o per dare spazio agli incontri e alle presentazioni. Non mancheranno aule studio per gli allievi, disposte su due livelli dell’edificio. Ampio spazio per la sperimentazione: qui troveranno posto il laboratorio sensoriale per le degustazioni e il food lab, con aule per le lezioni, cucine professionali e uffici. L’altro lato dell’edificio comprenderà aule aperte sulla corte interna, utilizzabili come spazio unico o suddivisibili in più stanze, con la nuova Aula Magna a capo. Infine, la Cascina Albertina sarà trasformata in aule con configurazioni flessibili grazie a banchi e sedie su ruote, permettendo la trasformazione per lezioni frontali, lavoro di gruppo, studio o conferenze. La Chiesa della Madonnina sarà collegata al nuovo edificio e diventerà lo spazio dei “Granai della Memoria”, una sala espositiva per le testimonianze video della storia locale, con un grande tavolo centrale con schermi integrati. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto