Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Porto Piccolo, localizzato in una suggestiva insenatura della costiera carsica Baia Sistiana, è un progetto di riqualificazione paesaggistica di una ex cava pensato nel pieno rispetto dell’ambiente. Firmato da Andreas Kipar e commissionato da Serenissima S.G.R. S.p.a, l’intervento si integra perfettamente nel paesaggio carsico e nei suoi antichi borghi, creando un connubio armonico tra vecchio e moderno. Il concept progettuale è basato sul recupero della naturalità del contesto della cava e sull’individuazione di temi ed elementi paesaggistici unici del territorio: il carso, le falesie e il sentiero di Rilke. Costruzione del complesso residenziale L’intero complesso residenziale, certificato in classe energetica A, dispone di impianti geotermici e solari, giardini pensili, tetti verdi e parcheggi interrati, il tutto con una bassa riduzione di inquinanti dell’acqua e dell’aria, al punto da meritare il label ministeriale per l’adesione al programma nazionale di valutazione dell’impronta ambientale. Rendering del progetto Il progetto si articola in tre fasce trasversali di naturalità che seguono la morfologia a terrazze dell’intero complesso e sono caratterizzate da una densità alberata degradante: dalle macchie boscate più cospicue in sommità alla piccola darsena dove gli spazi aperti diventano più minerali e le presenze arboree più scultoree. Alle tre fasce trasversali si sovrappongono le scale fiorite, i terrazzamenti verdi e un sistema di piazze verdi e minerali che creano una rete di percorsi, aree di sosta e connessioni naturali . Un progetto dunque di fruizione integrata volto a stabilire un’eccellenza ambientale e paesaggistica in un territorio unico. Masterplan Tutte le ville che hanno l’affaccio sulla baia del golfo di Trieste, sono dotate di giardino pensile. Il verde pensile, curato dalla triestina Harpo, rappresenta una componente fondamentale sia sul piano della resa estetica progettuale che del risparmio energetico e di una efficientissima gestione dello smaltimento delle acque meteoriche. Il substrato TerraMediterranea impiegato è un substrato tecnogenico, prevalentemente minerale, completamente naturale in grado di accumulare il 30% in più di acqua disponibile rispetto a un terreno argilloso di provenienza naturale e si distingue per la struttura stabile, una elevata permeabilità e ossigenazione e un’ottima capacità drenante (non si allaga, non si appesantisce, non forma fango ed è sempre fruibile). Visuale dall’alto della baia progettata Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto