Proposta progettuale per la nuova sede operativa di Rovereto

La nuova sede della Trentino Servizi sorge in periferia di Rovereto a ridosso di un parco naturale tutelato, il parco dei Lavini.
Essa consta di un edificio principale che ospita le funzioni direzionali della società e due edifici operativi, costruiti sfruttando le potenzialità di un sito caratterizzato da asperità e forti dislivelli.
La forma dell’edificio principale, che garantisce visibilità dalla città, è dovuta ad uno studio astronomico fatto in luogo che definisce gli azimut oltre i quali non c’è irraggiamento solare, corrispondenti al solstizio estivo. La facciata visibile dalla città infatti non riceve luce solare diretta ed è quindi chiusa e ritmata da piccole aperture. L’altro prospetto, rivolto verso il parco dei Lavini e quindi aperto da ampie vetrate, è curvilineo e calibrato per ricevere soltanto il sole invernale (utile) e proteggersi dal sole estivo (nocivo) secondo un concept energetico che mira a controllare il più possibile apporti di energia e dispersioni.
Un attento studio del paesaggio ha contribuito alla riqualificazione dell’intero sito e all’inserimento armonioso degli edifici in un ambiente delicato e caratteristico.
I sistemi costruttivi principali, caratterizzanti, la proposta progettuale degli edifici della nuova sede di Rovereto del Gruppo Trentino Servizi SpA, sono i seguenti:

SISTEMA STRUTTURALE
Impiego di manufatti, prefabbricati in calcestruzzo normale e precompresso che sono in grado di risolvere problemi realizzativi di opere ed edifici, con solai di grandi luci, mono e pluripiano relativi alle principali tipologie funzionali.
I modelli costruttivi che derivano dall’aggregazione di elementi monodimensionali ripropongono il telaio in c.a. che permette una grande flessibilità progettuale, limitata soltanto dai limiti statici di ciascun componente.
Per i sistemi costruttivi monopiano, vengono proposti sistemi con trave a doppia pendenza e solai di vario tipo (laterocemento, copponi in precompresso etc.).
I sistemi costruttivi pluripiano prevedono l’impiego di pilastri monolitici su più piani, posti ad interasse variabile, in funzione delle esigenze specifiche, impalcati realizzati con tegoli a doppio T o solai in c.a.p. alveolari.
La classificazione per tipologia, nel caso di edilizia industriale e terziaria, come la proposta progettuale che sarà descritta in seguito comprende:
• Sistemi con copertura piana;
• Sistemi per strutture pluripiano.
Ciascun sistema costruttivo è formato da un insieme coordinato di componenti prodotti in una o più serie morfologica, dimensionale e di armatura.
I sistemi per edilizia ad uso industriale, e terziario, si avvalgono oltre che di componenti specializzati anche di componenti di impiego generale e comprendenti:
• Plinti di fondazione
• Pilastri
• Travi a bordi paralleli e ad altezza variabile
• Solai
• Tegoli
• Gronde, converse, shead, elementi accessori
• Pannelli di tamponamento

SISTEMI CON COPERTURA PIANA
L’ampia tipologia morfologica e funzionale dei componenti consente maglie strutturali molto differenziate, di notevole ampiezza e con ridotti ingombri strutturali.
Le possibilità di differenziazione delle soluzioni strutturali, l’integrazione con i numerosi componenti accessori, la buona illuminazione ed aerazione naturali e le soluzioni architettoniche, rendono questi sistemi costruttivi particolarmente adatti alla realizzazione di edifici destinati ad attività produttive ad elevata tecnologia ed ai settori del terziario.
Le peculiari doti di flessibilità strutturale dei sistemi, sono ulteriormente accresciute dalle possibilità di protendere a sbalzo le strutture di copertura per formare pensiline perimetrali, anche di notevole luce, e dalla compatibilità ed integrabilità con altri sistemi costruttivi e subsistemi quali impalcati intermedi, pannelli di tamponamento, plinti di fondazione, ecc.
Le strutture ed i componenti d’ambito degli edifici sono, o possono esserlo a richiesta, dimensionati e predisposti per consentire successivi ampliamenti della costruzione.
Tutti i sistemi descritti sono impiegabili in zona sismica. I sistemi, classificati in relazione alla tipologia strutturale dei componenti di copertura, comprendono:
• Coperture con tegoli a doppio T;
• Coperture con solai alveolari.
I tegoli a doppio T in c.a.p., sono prodotti in diverse tipologie sezionali comprendenti
ciascuna più configurazioni di altezza e di spessore delle nervature, il sistema costruttivo e gli conferiscono una elevata flessibilità di impiego.
I solai alveolari, in c.a.p., sono prodotti su piste meccanizzate continue che assicurano una planarità dell’intradosso, eliminando la necessità di successive opere di finitura, e consentono la variazione centimetrica delle lunghezze rispondendo ad ogni necessità applicativa richiesta dal progettista.
Il sistema strutturale é a telai semplici o multipli formati dai pilastri e dalle travi a bordi paralleli.
I solai alveolari, anche se non sono estremamente leggeri, permettono la realizzazione di strutture di copertura con ingombro particolarmente ridotto in relazione alle ampie maglie strutturali ed ai forti sovraccarichi consentiti ed offrono i vantaggi funzionali ed estetici propri delle strutture con intradosso piano.

SISTEMI PER STRUTTURE PLURIPIANO
Questi sistemi costruttivi rispondono efficacemente alle complesse necessità progettuali delle costruzioni pluripiano industrializzate abbinando alle elevate prestazioni statiche una grande flessibilità di composizione strutturale.
È pertanto possibile associare ai carichi utili degli impalcati, ampie possibilità di definizione sia delle dimensioni ed orientamento dell’orditura strutturale che delle altezze di interpiano.
Le tipologie costruttive, di norma con pilastri monolitici, consentono fino a quattro piani intermedi più l’orizzontamento di copertura che può essere realizzato con uno qualunque dei sistemi costruttivi di copertura precedentemente descritti e ad esse perfettamente integrabili.
È anche possibile comporre corpi di altezza diversa, sfalsare in quota gli orizzontamenti,
disporre griglie strutturali adiacenti di diversa dimensione o con orientamenti ortogonali.
La solidarizzazione strutturale, ottenuta sia dai vincoli meccanici delle travi ai pilastri che dai getti integrativi degli impalcati, rende i sistemi strutturali idonei per l’impiego in zona sismica.
I sistemi costruttivi pluripiano, risultano pertanto particolarmente idonei alla realizzazione di edifici, anche strutturalmente complessi.
La disponibilità di elementi di varia larghezza e la possibilità di variazione centimetrica delle lunghezze, condizionate solo dai limiti statici, l’ampia gamma di tipologie e le possibili correlazioni con le travi portanti ed i pilastri, contribuiscono alla grande flessibilità del sistema costruttivo permettendone l’adeguamento alle più diversificate e complesse esigenze progettuali.
È infatti possibile realizzare corpi adiacenti di altezza diversa, sfalsare la quota di imposta dei solai per creare dislivelli, differenziare le portate utili dei diversi orizzontamenti o di porzioni di un medesimo impalcato, realizzare aggetti perimetrali, prevedere vuoti negli impalcati e/o orientamenti diversi delle strutture primarie per l’inserimento di vani scale, ascensori, impianti tecnologici.
La forma geometrica delle travi, le mensole a scomparsa e la ridotta altezza in relazione alle luci ed alle capacità portanti tipica dei solai alveolari, consentono la realizzazione di strutture con ampie maglie strutturali e forti sovraccarichi di ingombro particolarmente contenuto unitamente ai vantaggi funzionali ed estetici offerti dalle strutture ad intradosso piano.

SISTEMA FACCIATE STRUTTURALI IN VETRO
Il fascino del vetro risiede nella sua capacità di essere attraversato dalle onde elettromagnetiche, scomponendole nei singoli elementi di luce e calore. L’innovazione tecnologica relativa al vetro ha portato a controllare parametri quali le caratteristiche ottiche, il fattore solare, l’effetto serra e il coefficiente termico. L’evoluzione verso la “smaterializzazione” dell’involucro architettonico ha portato ad una diffusione dell’architettura della trasparenza che ha determinato, negli ultimi decenni, una progressiva riduzione dell’ossatura portante del “sistema facciata”.
Il contesto relativo alla proposta di progetto prevede una tipologia del sistema facciata vetrata del tipo strutturale.
Le facciate strutturali sono formate da cellule vetrate e da una struttura portante in alluminio, basata sul principio di montaggio a montanti e traversi. I tamponamenti vetrati sono incollati su telai indipendenti, che vengono inseriti in cantiere dopo aver montato ed allineato montanti e traversi.
La struttura portante è isolata termicamente e viene mascherata esternamente da tamponamenti vetrati, che provvedono alla protezione solare e all’isolamento termico, creando nel contempo un effetto ottico particolare.
La variante con fissaggio perimetrale sotto forma di una sottile cornice offre, inoltre, molte possibilità architettoniche.
Nella costruzione sono previste aperture a sporgere verso l’esterno a scomparsa, la struttura in alluminio può essere completamente rivestita con elementi di vetro.
Vengono in genere impiegati elementi in vetrocamera riflettente che permettono di mascherare la struttura in alluminio, creando l’effetto di un vetro unico di grande superficie.
Tre barriere posizionate in successione e realizzate con guarnizioni fornite a telai vulcanizzati offrono elevate prestazioni di tenuta alle infiltrazioni d’acqua e d’aria.
L’interessante aspetto architettonico della facciata si basa sull’assenza di profili in vista con il conseguente contrasto delle piccole fughe scure che riquadrano i singoli tamponamenti con la superficie riflettente dei pannelli vetrati.

VERDE PENSILE IN COPERTURA
Sistema multistrato a verde pensile intensivo leggero a tappeto erboso e tappezzanti arbustive a basso sviluppo o equivalente.
Per le caratteristiche minime degli elementi e i requisiti del sistema i valori dovranno essere rispondenti a quanto previsto dalle norme UNI e EN.
In riferimento alla vegetazione si prevede la semina e la posa di piantine in vasetto come segue:
-70% della superficie totale trattata a prato (tappeto erboso polifitico)
-Tappeto erboso polifitico realizzato mediante semina di miscuglio di sementi selezionate adatto all’uso della superficie e dell’esposizione. 30% della superficie totale trattata a tappezzanti arbustive a basso sviluppo.
Superfici ricoperte con tappezzanti arbustive a basso sviluppo da realizzarsi mediante la posa di piantine in vasi di diametro 12-16 cm. Densità di impianto ca. 6-8 piantine/m². Altezza della vegetazione a maturità compreso tra ca. 0,2 e 2,0 m.
Esempio indicativo di specie: Lonicera nitida, Hipericum spp., Santolina chamaecyparissus, Lavandula spp., ecc
MURATURE
Muri tamponamento per superfici opache: eseguiti in parete doppia in tavolato realizzato in laterizi estrusi con massa normale di cui alla norma UNI 8942. Lo strato termoisolante nell’intercapedine sarà costituito da pannelli trattati con resine termondurentim, autoportanti, incombustibili ed idrorepellenti in lana di vetro rivestiti su entrambe le facce con velo di vetro, posati a ridosso della muratura di supporto sovrapponendo i corsi a giunti sfalsati.

PAVIMENTO PIANI UFFICI
pavimento sopraelevato formato da pannelli prodotti serialmente in conglomerato cementizio pressato. Il pannello è monolitico e monostrato, dimensionalmente stabile ed indeformabile, insensibile all’umidità, in classe 0 di resistenza al fuoco e prodotto secondo le nuove normative UNI EN 12825.

Didascalie dei disegni
1. Copertura piana con tegoli a doppio T
2. Copertura piana con solai alveolari
3. Schema tipo per strutture pluripiano con uso di tegoli a T
4. Schema solidarizzaione strutturale
5. Schema tipo per strutture pluripiano con uso solai alveolari
6. Schema solidarizzaione strutturale
7. Verde pensile in copertura

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