Quartiere generale Unilever

Un grande atrio centrale, coperto da una struttura in acciaio e vetro che raggiunge una luce di 37 metri; all’esterno: un involucro trasparente, protetto da una seconda pelle, posta in tensione grazie ad una trama di cavi in acciaio.
È il nuovo quartier generale di Unilever situato ad Amburgo, direttamente sul terminal crociere, in una posizione di rilievo sulla riva del fiume Elba. Il progetto, firmato da Behnisch Architekten, ha risposto a richieste specifiche della committenza: un edificio che coniugasse alta funzionalità con caratteristiche di elevata sostenibilità ambientale e basso consumo energetico.

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L’acciaio ha giocato, nella sua realizzazione, un ruolo di primo piano, sia perché ha assecondato le esigenze di un’architettura contemporanea, leggera e trasparente, sia perché ha fatto da supporto alla schermatura in Etfe e ha consentito una costruzione in tempi rapidi.
Vero nucleo di Unilever, in grado di ospitare 1.200 dipendenti, è l’atrio centrale: un ambiente inondato di luce, dove si sviluppa la zona commerciale con negozi, caffè, un ristorante, una SPA e un punto di accesso ai piani.

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Qui ampie terrazze offrono una vista sull’Elba o sulla corte mentre comode scalinate e ascensori conducono ai Meeting Point, evitando il ricorso a corridoi. Massima l’attenzione al risparmio energetico e al comfort climatico: radiatori regolabili manualmente, elementi schermanti per modulare l’ingresso della luce diretta, sistemi attivi e passivi per la produzione dell’energia all’interno dell’edificio.

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Interessante, sul piano progettuale e costruttivo, la soluzione adottata per la schermatura in facciata: una struttura tubolare di acciaio fa da sostegno alla pellicola trasparente di Etfe che, pur lasciando passare l’aria, protegge dal vento e dalle intemperie.
Ecco la seconda pelle dell’edificio, costituita da un telaio principale in acciaio, fissato alle solette portanti in c.a. dei vari piani e dalla pellicola in Etfe messa in tensione da un sottosistema di funi in acciaio inox.

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La novità, in questa soluzione, è nel fatto che si tratta della prima struttura in acciaio ed Etfe creata utilizzando soltanto uno strato di film polimerico, invece della tradizionale tecnologia dei cuscini pneumatici multulayer. In tutto, 224 pannelli, sostenuti da tre tipologie di elementi in acciaio inox: le travi a sbalzo e i cavi verticali, entrambi intradossali allo strato di Etfe; i cavi orizzontali, esterni al layer e in posizione alternata rispetto alle travi a sbalzo, per contrastare la spinta di sollevamento prodotta dal vento.
L’impiego dell’acciaio ha permesso quindi di preservare la trasparenza della facciata e al contempo di realizzare un’architettura dal profilo dinamico, senza carichi gravosi sull’edificio.

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L’intercapedine così ottenuta contribuisce alla ventilazione naturale e dunque al “funzionamento” dell’edificio che, grazie ad altre particolari soluzioni adottate (illuminazione a LED, impiego di materiali ecologici, riutilizzo delle acque grigie e nere) riduce il consumo a 100 KW/h di energia primaria per metro quadro all’anno compresi riscaldamento, raffrescamento e illuminazione.
Ecco perché la sede Unilever ha ricevuto la Certificazione Oro HafenCity Ecolabel, tra i cui criteri di assegnazione c’è proprio il basso consumo di energia primaria insieme alla permeabilità dello spazio all’uso pubblico.

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In questo ambiente, permeato dalla luce e attraversato da eleganti percorsi sospesi, l’acciaio ha mostrato ancora una volta di essere strategico nella progettazione di edifici a basso impatto ambientale, che necessitano di tempi contenuti nella realizzazione, di un minimo ingombro visivo e di ridurre il peso per enfatizzare la trasparenza.



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