Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Il convento di Santa Teresa e la chiesa annessa (ora chiusa al culto) sorsero nella seconda metà del XVII secolo, su progetto di Andrea Cominelli, collaboratore di Baldassarre Longhena – un architetto e scultore della Repubblica di Venezia fra i più celebri e rappresentativi del suo tempo. Fondata da Maria Terrazzo per ospitarvi le Carmelitane – dette poi Terese – la costruzione sorge di fronte alla chiesa di San Nicolò dei Mendicoli. Il complesso edilizio è molto ampio e si sviluppa intorno ad un unico grande chiostro, caratterizzato da portici e logge ad arcate. Le due ali del monastero racchiudono la facciata della chiesa. L’edificio è ora una sede universitaria che ospita la Facoltà di Design e Arti dello IUAV. Tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del Duemila, il fabbricato è stato sottoposto ad un intervento di restauro, comprendente un’opera di ristrutturazione e di adeguamento architettonico. L’uso dell’edificio è stato mantenuto compatibile alle caratteristiche formali, distributive e strutturali del complesso, tramite una rigorosa conservazione della struttura conventuale seicentesca. L’INTERVENTO In prima battuta sono state effettuate indagini volte a valutare lo stato di conservazione del fabbricato, il grado di umidità della muratura, i degradi degli intonaci e delle superfici interne ed esterne. Le indagini hanno evidenziato che la struttura presentava un degrado dovuto ad infiltrazioni piovane e umidità ascendente. Gli interventi, svolti secondo modalità rispettose e ponderate, hanno permesso di riportare il complesso all’originale splendore, garantendone la piena fruibilità. Per una buona riuscita del risanamento della struttura, le operazioni sono state definite in modo puntuale. In fase iniziale è stato necessario rimuovere preventivamente tutto l’intonaco esistente dalle pareti verticali e dalle volte del chiostro. In seguito, le superfici sono state sottoposte ad un lavaggio ad acqua con idropulitrice e ad una desalinizzazione a spruzzo. La superficie muraria è stata così adeguatamente preparata per essere trattata con i prodotti della Linea Restauro Ex Novo Fassa Bortolo, a base di calce idraulica naturale NHL 3,5. I prodotti sono stati impiegati per il ripristino dell’intonacatura esterna del convento, a dimostrazione di come la Linea Restauro Ex Novo sia in grado di rispondere a tutte le esigenze del restauro e del recupero di pareti intaccate e compromesse dall’umidità. In una prima fase è stato applicato il RINZAFFO 720 – una bio-malta secca resistente ai solfati – in modo da coprire completamente il supporto esistente. Successivamente, si è passati alla stesura dell’ intonaco MACROPOROSO 717, specifico per il risanamento di murature umide. Il tutto è stato completato con la FINITURA 750 ad elevata traspirabilità. La Linea Restauro EX NOVO Fassa Bortolo è costituita da una gamma completa di prodotti pensata appositamente per interventi di restauro e recupero. La gamma comprende tutto il necessario per interventi completi, compresi prodotti specifici per il risanamento di murature umide a base di calce idraulica naturale NHL 3,5: quindi risultata particolarmente indicata per l’intervento sull’ex convento di Santa Teresa a Venezia, un edificio seicentesco che presentava particolari problematiche legate all’umidità di risalita. Prodotti Fassa Bortolo impiegati: LINEA RESTAURO EX NOVO – RINZAFFO 720 – INTONACO MACROPOROSO 717 – FINITURA 750 Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto