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Lavori in corso per la costruzione di uno spazio di aggregazione sociale nel centro del paese abruzzese Ripa Teatina, con un’architettura ispirata al contesto collinare. Un intervento di rigenerazione urbana che ridà vita a un’area dismessa cittadina. Il progetto è dello studio LAP Architettura di Pescara A cura di: Pietro Mezzi Indice degli argomenti Toggle I segni del territorioL’architettura della struttura polifunzionaleLe scelte tecniche Sono in corso i lavori di costruzione del Centro polifunzionale Talea di Ripa Teatina, piccolo comune in provincia di Chieti. Il progetto porta la firma dello studio LAP architettura di Pescara ed è finanziato dal ministero dell’Istruzione e del merito con fondi del Piano nazionale ripresa e resilienza. L’intervento riqualifica un’area occupata in passato dal campo di calcio: un impianto sportivo collocato in pieno centro cittadino. Terminati i lavori la nuova struttura ospiterà spazi destinati all’accoglienza, al gioco e alla creatività dei bambini e aree per l’allattamento e il sonno dei piccoli. I segni del territorio A ispirare i progettisti è il contesto entro cui si trova il comune abruzzese, arroccato su una collina a circa 200 metri di altezza sul livello del mare, collocato a ridosso della costiera adriatica e circondato da alture e ampie vallate tappezzate di vigneti. Fase di costruzione del Centro polifunzionale Sono stati questi segni del territorio a ispirare l’idea progettuale e il nome stesso del centro polifunzionale. L’architettura della struttura polifunzionale L’edificio si presenta infatti con le sue linee semplici e delicate, in particolare quelle della copertura, una sorta di leggero mantello che richiama i movimenti della vallata. La copertura è l’elemento che caratterizza la nuova Il nome invece deriva dalla talea di vite, donatrice di poche gemme capaci di rigenerarsi. È la rigenerazione a dare il senso dell’operazione, che ridà appunto vita a un’area dismessa del paese. L’impianto dell’edificio, oltre a riprendere la morfologia originaria della zona, favorisce uno schema distributivo le cui superfici trasparenti del fabbricato si fondono con la morbidezza del profilo della copertura, dove la separazione tra spazio interno ed esterno si fa labile. A livello compositivo la regolarità planimetrica dell’edificio è stravolta dal tetto-mantello, che appoggiandosi sui suoi spigoli dà vita ad una spazialità interna diffusa e dalle forme armoniose. L’edificio è proiettato verso l’esterno e nel contempo rivolto all’interno, dove la sinuosità della copertura è ripresa dal prolungamento della pavimentazione che si trasforma in una duna gradinata che accoglie gli spazi del laboratorio. Lo spazio che ne deriva ha un carattere aggregativo, trasformando l’area in una grande piazza coperta. L’ambiente fluido interno favorisce uno schema distributivo proiettato verso l’esterno, che dialoga rispettosamente con l’area verde circostante. Interno del Centro Talea Questa relazione si fa tangibile proprio nell’elemento che caratterizza il progetto, la copertura percorribile, che diventa il collegamento tra la strada e l’area verde sottostante. Parla il progettista «Alla base del progetto c’è stata la volontà di immedesimarsi nelle esigenze della comunità locale, per riportare una dimensione verde e sociale in quello che un tempo era un luogo di aggregazione, sport e condivisione – dice Federico Sorgi, co-fondatore dello studio di progettazione -. Nel progettare il centro ci siamo concentri sul contesto e sui comportamenti delle persone, per creare uno spazio che abbia un posto preciso nel tempo». Le scelte tecniche Dal punto di vista strutturale la grande copertura ondulata, realizzata con casseri in legno e getto in opera del calcestruzzo, è sostenuta da pilastri cilindrici metallici. L’estradosso calpestabile della copertura viene poi finito con due mani di impermeabilizzante colorato elastomerico e una finitura organica protettiva fluida, eco compatibile, ad alta resistenza, con aggiunta di spolvero aggrappante tipo quarzo. Sezione del nuovo edificio Per gli interni le opere meritevoli di attenzione riguardano le finiture in legno dei gradoni della zona sopraelevata e delle due pareti esistenti (la restante parte dei tamponamenti è realizzata con pareti vetrate, che da quota zero, in alcuni punti, arrivano a circa sette metri di altezza). Pianta del centro polifunzionale Gli impianti corrono al di sotto del pavimento flottante. I panelli fotovoltaici sono collocati all’esterno, in copertura delle pensiline di sosta degli autoveicoli. Il Centro polifunzionale è un edificio Nzeb. LAP architettura Lo studio, fondato nel 2015 da Daniel Caramanico, Federico Sorgi e Simone Esposito, si contraddistingue per l’approccio partecipativo ai temi della progettazione urbana che si compone di alcuni momenti, tra cui la passeggiata di comunità, i laboratori di co-progettazione e infine la definizione del progetto. Lo studio è attivo in campo nazionale e internazionale nei settori dell’architettura e dell’urbanistica, con una progettazione che coinvolge committenze, attori locali e professionisti. LAP Architettura ha partecipato a diversi progetti di ricostruzione e riqualificazione delle aree interne del Paese, con opere legate alla tradizione e ai modi di vivere della società contemporanea. Scheda progetto Centro Polifunzionale Talea Committente: Comune di Ripa Teatina Località: Ripa Teatina, Chieti Importo dei lavori: 1 milione e 448 mila euro Finanziamento: PNRR Fine lavori: settembre 2024 Progetto architettonico: LAP architettura Progetto strutturale: Traverso Progetto impiantistico: Federico Esposito Impresa di costruzioni: I.E.S. Fratelli Mammarella RUP: Mario Rispoli Render: Federico Sorgi, LAP architettura Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto