Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
La nuova materna del comune bergamasco è un esempio di buona architettura: sicura, autosufficiente sul piano energetico, a basse emissioni di CO2. Grazie anche all’industrializzazione del prodotto edilizio. Il progetto è dell’architetto Guido Poltronieri Beretta di Arketipo. Copertura, pareti interne ed esterne in legno sono di Wood Beton A cura di: Pietro Mezzi Indice degli argomenti Toggle La scuola preesistenteIl progettoLa forma a girandolaDappertutto legnoLe facciateLa classe energeticaParla Wood Beton È di poche settimane fa l’apertura della nuova scuola materna Beato Giovanni XXIII a Entratico in provincia di Bergamo. Da quest’anno il plesso scolastico esistente avrà infatti una nuova sezione destinata alle attività dei più piccoli. Si tratta di un intervento comunale, finanziato con i fondi del Pnrr, che ha previsto la demolizione di una porzione del vecchio stabile scolastico esistente risalente agli anni Ottanta e la costruzione di una moderna struttura in legno, destinata ad ospitare le nuove unità didattiche, oltre a una sezione nido e primavera. Il progetto, che porta la firma dello studio Arketipo di San Paolo D’Argon guidato dall’architetto Guido Poltronieri Beretta, ha integrato la nuova struttura con quella esistente, con un’attenzione particolare al rapporto tra interno ed esterno, con aule e lo spazio comune che si apre direttamente sui portici esterni, concepiti come un’estensione naturale degli ambienti interni. La scuola materna è collocata nella parte alta del territorio comunale, a ridosso del nucleo di antica formazione, nell’ambito su cui insistono la chiesa parrocchiale, l’oratorio e gli spazi scoperti di aggregazione, che si affacciano lungo il lato nord della struttura scolastica. La scuola preesistente Due erano i corpi di fabbrica che originariamente costituivano la scuola d’infanzia. Il primo, su tre piani fuori terra, era un edificio di antica formazione di proprietà della Fondazione scuola materna Beato Giovanni XXIII. Qui, al piano terra, su una superficie di poco più di 200 metri quadrati, erano collocati un’aula didattica, gli ambienti destinati alle attività pratiche e amministrative e i locali accessori; i due livelli superiori avevano invece un’estensione di circa 150 metri quadrati ciascuno. Il secondo corpo di fabbrica, realizzato negli anni Ottanta e costruito in aderenza con una struttura intelaiata in cemento armato, ospitava due aule didattiche, un salone per attività ludiche e un portico coperto. Il progetto L’intervento proposto dall’amministrazione comunale ha previsto la demolizione di una porzione dell’attuale scuola di infanzia realizzata negli Anni ’80 e la costruzione, in ampliamento, su un unico piano, di un nuovo edificio di 600 metri quadrati di superficie (circa il doppio del fabbricato demolito). Obiettivo: realizzare una nuova struttura capace di ospitare le unità didattiche della scuola materna e una nuova sezione nido e primavera. La forma a girandola Il tema di una scuola per i più piccoli ha spinto il progettista verso soluzioni ludiche e colorate: nasce da questo approccio l’idea di ispirarsi alla struttura della girandola. La particolare struttura della copertura in legno La scuola è infatti organizzata su una pianta centrale baricentrica, polivalente, di forma ottagonale, attorno alla quale sono organizzate le aule didattiche, che costituiscono le ali della girandola. Le aule hanno una loro proiezione coperta verso l’esterno di forma triangolare. L’illuminazione naturale è garantita dalle vetrate in copertura. Il nuovo plesso scolastico è concepito come spazio di relazione e creatività, sicuro ed efficiente, realizzato con materiali naturali, duraturi e performanti e, al contempo, innovativo, capace cioè di declinare le esigenze didattiche e di accompagnare la crescita dei più piccoli. Le fasi di realizzazione delle strutture prefabbricate in legno A realizzare l’opera è l’azienda bresciana Wood Beton, che ha lavorato in un’associazione temporanea con l’impresa Ghilardi per la parte edilizia e la Termotecnica Sebina per gli impianti. Dappertutto legno L’ampliamento è interamente realizzato in legno: una struttura rispettosa dell’ambiente, in quanto realizzata con legno certificato Pefc, a garanzia della provenienza della materia prima da foreste gestite in modo sostenibile. La posa dei panelli di copertura completi di struttura, isolamento, impermeabilizzazione e finitura Le pareti perimetrali sono costituite da pannelli prefabbricati intelaiati in legno, mentre per le pareti interne portanti sono stati impiegati pannelli in XLam. Prefabbricata anche la copertura in legno, di tipo Preconnect: il sistema costruttivo brevettato da Wood Beton e utilizzato per realizzare coperture prefinite in stabilimento, comprensive di pacchetto di isolamento. Le facciate Per quanto riguarda la facciata, una parte è stata completata con un rivestimento prefabbricato in legno, costituito da doghe di larice, a sezione rettangolare, posate in senso orizzontale: oltre che per rendere l’edificio più interessante dal punto di vista estetico, hanno lo scopo di schermare dal sole sia le facciate che i portici in uso per le attività didattiche. Le facciate sono parte realizzate con doghe di legno di larice e parte in muratura, rasata e tinteggiata Le porzioni di facciata prive di rivestimento sono state invece rasate e tinteggiate utilizzando colori diversi per ciascuna porzione e cromie che scalano dai colori freddi, per le facciate esposte a sud e sud-est, ai colori caldi e quindi più luminosi, per le facciate sposte a nord. La classe energetica L’edificio è dotato di un impianto fotovoltaico in copertura, ha un basso fabbisogno di energia e non sono previste fonti energetiche non rinnovabili. Requisiti che collocano l’edificio in classe energetica A4. Il posizionamento degli impianti all’interno delle strutture prefabbricate I pannelli fotovoltaici in copertura Parla Wood Beton «Abbiamo proposto una struttura prefabbricata in legno, con efficienti sistemi di riscaldamento e raffrescamento, con emissioni in atmosfera minime, necessarie per dar vita ad un edificio ad energia quasi zero – spiega Giovanni Spatti, ad di Wood Beton, impresa capogruppo dell’associazione temporanea di imprese». I tamponamenti esterni sono realizzati con pannelli prefabbricati in legno «La scelta di impiegare un sistema in legno prefabbricato si è rivelata vincente. Grazie alle nuove tecniche è stato possibile passare in pochi mesi dalla fase progettuale alla consegna dell’edificio, con un perfetto controllo dei tempi di cantiere, la certezza dei costi preventivati e vantaggi anche sul fronte della sicurezza. Il legno è un ottimo isolante, ha un’elevata resistenza al fuoco e presenta caratteristiche di leggerezza e di elasticità che sono fondamentali per resistere alle sollecitazioni sismiche. Requisiti questi, che in un contesto come quello in cui abbiamo operato, diventano ancora più importanti per la sicurezza dell’edificio e dei suoi occupanti». I pannelli prefabbricati realizzati in stabilimento Ampliamento scuola materna di Entratico Località: Entratico Committente: Comune di Entratico Finanziamento: Pnrr Progettazione: Arketipo, Guido Poltronieri Beretta Imprese di costruzione: ATI, Wood Beton (capogruppo), Ghilardi (opere edili) e Termotecnica Sebina (impianti) Superficie ampliamento: 600 mq Classe energetica: A4 Anno: 2024 Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto