Manovra, quante critiche dalle associazioni: dall’edilizia all’ambiente, il fronte dei contrari 15/11/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Realizzare un nuovo tetto o ristrutturare quello esistente: materiali, tecnologie e detrazioni fiscali 18/11/2024
Questo progetto di riqualificazione presenta caratteristiche emblematiche dell’attuale parco edilizio esistente dal punto di vista del rapporto tra qualità delle strutture, consumi energetici e comfort abitativo. Gli obiettivi dell’operazione sono semplici e nello stesso momento ambiziosi. La situazione precedente all’intervento si presentava con una serie di deficit funzionali relativi al sistema involucro/impianto, quali l’assenza di isolamento delle murature, così come dei serramenti e della copertura, che presentava un manto in fibrocemento contenente amianto, ormai deteriorato e potenzialmente pericoloso, specialmente in un ambiente urbano. In generale l’edificio, costruito nei primi anni ’60 e destinato ad ospitare laboratori ed uffici, presentava notevoli consumi di energia, necessari per il riscaldamento ed il raffrescamento degli ambienti, uniti ad un comfort assolutamente insufficiente. La decisione di riqualificare l’immobile risponde dunque ad esigenze di tipo funzionale (in quanto l’edificio è un bene strumentale a disposizione dell’Associazione che vi svolge tutte le attività di progettazione e amministrazione dei progetti) e di tipo economico, poiché attraverso la ristrutturazione ed il miglioramento delle prestazioni dell’edificio si verifica un incremento del valore dello stesso, e dunque del prezioso patrimonio dell’associazione. Si è deciso di agire su tutte le parti dell’edificio che contribuiscono a migliorarne le prestazioni in termini di consumi e di comfort. L’involucro edilizio è stato riqualificato in tutte le sue componenti, in modo da ridurre drasticamente le esigenze energetiche della struttura. Nello specifico si è previsto la sostituzione del manto di copertura con contestuale isolamento della soletta di copertura con pannelli in lana di roccia di spessore 12 cm. Particolare attenzione è stata data alle soluzioni tecnologiche specifiche atte ad eliminare oppure a ridurre al minimo i ponti termici ed i problemi di isolamento dovuti alla morfologia della copertura, molto complessa e ricca di discontinuità. Le murature perimetrali di tamponamento, a cassa vuota senza isolamento, sono state risanate attraverso l’installazione di un cappotto intonacato in lana di roccia dello spessore di 12cm. Le facciate di testa (est e ovest) sono interessate da un isolamento in doppio strato di lana di roccia (6+6 cm) contenuto in una doppia orditura in listelli di abete trattato in autoclave, protetto da un rivestimento in doghe di larice naturale. Anche la pavimentazione del piano seminterrato sarà isolata con procedure simili. I serramenti attuali (sia quelli semplici e tradizionali che la facciata continua sul fronte strada) saranno sostituiti da un sistema di serramenti con struttura in legno placcata all’esterno con profilati in alluminio, dotati di vetrocamera con trattamenti basso emissivi. Infine, gli interventi sugli impianti completeranno l’opera di riqualificazione del sistema, sfruttando le minori esigenze di energia per riscaldare e raffrescare gli ambienti, dovute agli interventi sull’involucro. E’ prevista l’istallazione di una pompa di calore ad alto rendimento e di un sistema di condizionamento ottimizzato, progettato facendo attenzione alla possibilità di regolare gli impianti in modalità differenti a seconda delle esigenze di utilizzo degli ambienti. Necessario coronamento dell’operazione tecnica di riqualificazione globale dell’edificio è l’installazione di un sistema di ventilazione meccanica controllata, atto a ricambiare con continuità l’aria viziata prodotta dalle persone e dalle macchine presenti negli ambienti di lavoro, senza disperdere all’esterno il calore prodotto per il riscaldamento. In estrema sintesi questo progetto si pone come laboratorio di verifica per una modalità operativa che ci sembra opportuno privilegiare nel momento storico/sociale attuale: riqualificare il patrimonio edilizio esistente dal punto di vista energetico è una delle chiavi principali per diminuire effettivamente e sensibilmente il consumo di combustibili provenienti da fonti non rinnovabili – molto più che costruire nuovi edifici. Ed è bello anche credere e sperimentare che la qualità del progetto, l’attenzione ai particolari, la sapienza dell’esecuzione responsabile possano produrre risparmio e comfort. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto