Il nuovo impianto sportivo di Tirana e l’area circostante, una volta realizzate, saranno un catalizzatore urbano grazie alle differenti funzioni previste: dal gioco del calcio alla residenza, dagli uffici al retail e all’alberghiero. Superata la concorrenza di diversi altri progetti di importanti studi di progettazione internazionale
A cura di: Pietro Mezzi
OMA / David Gianotten si è aggiudicato il concorso per la riqualificazione dello storico stadio Selman Stërmasi e dell’area circostante il centro di Tirana, in Albania.
Il progetto di OMA ha superato la concorrenza di altri importanti studi di progettazione internazionale quali Foster + Partners, FAR frohn&rojas, OFFICE Kersten Geers David Van Severen e Zaha Hadid Architects.
La proposta progettuale amplia la struttura sportiva dedicata al calcio esistente e la trasforma in un catalizzatore di diverse funzioni collegate ai vari quartieri cittadini.
Stadio di Tirana, parla il managing partner di OMA
I progettisti di OMA riconfigurano lo stadio, costruito nel 1956, come elemento integrante di un progetto urbano che collega i quartieri di Blloku e Komuna e Parisit.
La composizione stratificata di questo complesso a uso misto, caratterizzato da nuovi edifici e ampi spazi aperti, richiama il paesaggio montuoso albanese.
«Il calcio è un pilastro della cultura urbana e dell’identità nazionale in Europa e nel mondo, e lo sentiamo particolarmente qui a Tirana – ha affermato l’architetto David Gianotten, managing partner di OMA -. Il nostro progetto intende accelerare gli entusiasmanti cambiamenti in atto in città, promuovendo al contempo legami più stretti all’interno e tra i quartieri e le comunità locali».
Le funzioni previste
Il progetto comprende lo stadio vero e proprio, una piazza triangolare all’ingresso e nuovi spazi a uso misto, tra cui appartamenti di varie dimensioni, un hotel, uffici, negozi e ristoranti.
La capienza dello stadio è aumentata da 9.500 a 15.000 posti, mentre è stata ridotta la distanza tra le tribune e il campo di gioco. È stata migliorata la visibilità, grazie all’assenza di strutture verticali lungo gli spalti.
Lo stadio e gli edifici adiacenti fanno da cornice agli spazi aperti, che possono adattarsi ai giorni in cui sono previste le partite di calcio alle giornate di partita e quelli della vita di tutti i giorni.
La piazza triangolare può fungere da fan zone o da spazio per attività spontanee.
Il richiamo storico
Il design del nuovo isolato richiama l’antico stadio di Amantia, adattando il riferimento a questa struttura del III secolo a.c. al contesto urbano contemporaneo.
L’antico stadio, costruito nell’attuale Albania meridionale, era caratterizzato da lastre di pietra sovrapposte e da un campo da gioco ricavato dal terreno montuoso. Nel nuovo isolato dello Stadio Selman Stërmasi, gli edifici sono rivestiti in pietra naturale e disposti a formare picchi e terrazze.
«Integrando lo stadio nel nuovo sviluppo urbano – ha sostenuto Keees van Casteren, collaboratore di OMA – volevamo collegare due aree distinte della città attraverso una cultura condivisa del calcio e delle attività spontanee».
Il progetto è stato guidato da David Gianotten e Kees van Casteren di OMA, in collaborazione con LOLA Landscape Architects, Royal Haskoning DHV e Petrit Halilaj.
Scheda progetto nuovo stadio Selman Stërmasi
- Località: Tirana, Albania
- Committente: Albania Investment Construction, Diagonal Projektim & Zbatim
- Vincitore del concorso: OMA / David Gianotten
- Superficie: 60.000 mq
- Superficie commerciale: 120.000mq
- Funzioni: stadio (15.000 posti; 15.700mq); residenziale (30.800mq); negozi (29.700 mq); uffici (16.700 mq); hotel (11.900mq); auditorium (4.800mq); spa (2.5000 mq).
- Collaboratore: Kees van Casteren
- Visualizazioni: Stefania Trozzi, Diego Iacono
- Progettista del paesaggio: LOLA Landscape Architects
- Strutture, sostenibilità e consulenza costi: Royal Haskoning DHV
- Consulente artistico: Petrit Halilaj
- Immagini: courtesy of OMA
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