Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Da oltre un decennio Londra ha intrapreso un percorso di riqualificazione di alcune aree urbane degradate, in particolare dell’East End. Proprio in questa zona, a Stratford, a nord dei Docklands, sorge il nuovo Parco Olimpico che ospita le Olimpiadi 2012, con una superficie di circa 2 km2. Parte del “legacy project” di quest’area ha previsto la realizzazione di un nuovo quartiere denominato Strand East, dove Wood Beton ha realizzato una torre in legno alta 40 metri, la Strand East Tower, un simbolo della rigenerazione dell’area di Stratford attorno alla Sugar House Lane, una periferia da tempo destinata al degrado e che ora inizia la sua trasformazione. Il nuovo quartiere Strand East si colloca a sud del Parco Olimpico. Si tratta di un’area industriale dismessa e parzialmente demolita, dove un tempo avevano sede diverse distillerie di gin e tipografie poi abbandonate dopo la seconda guerra mondiale. Il progetto di recupero dell’area prevede la realizzazione di 1200 abitazioni, nella maggior parte dei casi residenze per famiglie, edifici ad elevato risparmio energetico, edifici di qualità ma a costi accessibili. In più 58.000 mq di uffici, workshops, ristoranti ed un hotel di 350 camere. La costruzione inizierà nel 2014 ed avrà una durata presunta di circa dieci anni. Lo studio e i requisiti di progetto Eleganza, trasparenza, snellezza, leggerezza e contemporaneamente grande stabilità: queste le caratteristiche della grande torre in legno costruita nello Strand East, destinata a divenire punto di riferimento nello skyline londinese, simbolo della riconversione di un’area degradata in un nuovo quartiere votato all’ecosostenibilità. Progettata dallo studio di architettura ARC-ML e dagli ingegneri di eHRW, con la progettazione esecutiva dell’ing. Giovanni Spatti di Wood Beton spa, la scultura ha una forma slanciata costituita da un reticolo di travetti di legno intrecciati e 16 anelli orizzontali in acciaio zincato. La torre si stringe al centro per formare una forma iperboloide con struttura autoportante senza ulteriore sostegno interno, creando una scultura trasparente. Visibile da molti punti vicino a Stratford, di giorno la scultura sarà lasciata nel suo colore naturale e di notte sarà illuminata da oltre 600 luci a LED, completamente controllabili sia in intensità che in colore, e che possono essere programmati per ottenere una gamma di effetti luce. Il committente del progetto, LandProp Holding, nell’affidare questo delicato incarico a Wood Beton ha specificato quali fossero i requisiti tecnici e prestazionali richiesti, ovvero: · realizzare un monumento di grande impatto estetico, dal profilo elegante e di grande trasparenza · realizzare una scultura che fosse possibile illuminare per massimizzarne l’impatto visivo durante la notte · utilizzare sistemi costruttivi prefabbricati, per rispettare il budget di spesa previsto per materiali ed esecuzione · costi di manutenzione ridotti e pari a zero nei primi cinque anni · possibilità di smontaggio e ricostruzione e riciclabilità dei componenti strutturali. La fase di progettazione ha richiesto una particolare attenzione ed ha presupposto l’utilizzo di un software CAD tridimensionale per la realizzazione delle singole parti della torre, disegni che venivano poi direttamente utilizzati per le lavorazioni dei pezzi. La Strand East Tower La torre si configura come un iperboloide alto 40 m, cavo all’interno, con uno spessore di parete a reticolo di 16 cm diviso in 4 tronconi per ragioni costruttive: il primo troncone della torre, alto circa 3,5 m, è in acciaio, mentre i restanti 3 per arrivare all’altezza massima sono in legno lamellare di larice. La tecnica costruttiva del reticolo è caratterizzata dall’incrocio di due strati di travetti, il primo in senso orario ed il secondo in senso antiorario, facendo loro compiere una torsione totale di 80° su tutta l’altezza, con un incremento di 5° in corrispondenza di ogni anello in acciaio per tutta l’altezza della torre. Gli anelli in acciaio costituiscono un vincolo a cerniera per stabilizzare i travetti in altezza, ed una dima per imporre la torsione agli stessi. In sommità è stata realizzata una piattaforma in acciaio con forma anulare, alla quale si accede mediante un ascensore di servizio sorretto da un traliccio in acciaio, vincolato alla torre in 2 punti in corrispondenza degli anelli in acciaio dei primi tre livelli. La torre, essendo realizzata in travetti di legno di larice, riprende un concetto di sostenibilità che la committenza stessa, LandProp Holding, vuole adottare per l’intera riqualificazione di Strand East. Il manufatto coniuga in sé una grande stabilità, sia alle forze laterali che verticali, con una leggerezza della forma architettonica che determina l’assoluta unicità dell’opera. Le particolarità del progetto I GIUNTI La struttura è realizzata da elementi lignei (listelli in larice) tra loro giuntati, formando una trama reticolare. L’attacco a terra si realizza attraverso una parte strutturale in acciaio. La prima tematica tecnica da risolvere era relativa dunque ai giunti tra gli elementi lignei, tra gli elementi lignei e la struttura in acciaio e l’attacco a terra della struttura in acciaio. I giunti dovevano essere strutturalmente efficienti e di facile esecuzione in cantiere e dovevano garantire una buona durabilità (requisito fondamentale di progetto). TRAVETTI IN LARICE Gli elementi lignei si avvolgono attorno all’iperboloide, ma ogni singolo elemento è sottoposto a torsione. Era necessario capire come realizzare tale torsione. Le strade erano due: in fase di produzione o in fase di montaggio in cantiere. La scelta è ricaduta sulla seconda ipotesi, ovvero torcere i travetti direttamente in opera, previa verifica di compatibilità di tale metodologia con le forze da applicare. I travetti sono stati sottoposti a torsione rendendoli congruenti con una dima in acciaio. STRUTTURA TEMPORANEA Per il montaggio della torre si è deciso di utilizzare una struttura temporanea centrale di 16 metri con due funzioni: · piano di lavoro per gli operai in fase di montaggio, dotato di parapetti di sicurezza, per svolgere tutte le operazioni senza rischi di cadute dall’alto; · dima a configurazione variabile per posizionare i conci della torre: la torre è stata infatti suddivisa in tre conci successivamente assemblati. La dima di 16 metri a configurazione variabile è stata fissata in fondazione ed è servita al posizionamento degli elementi lignei di ogni singolo concio, iniziando da quello superiore fino a quello inferiore. Una volta completato il primo concio, quest’ultimo veniva sfilato e posizionato di fianco alla dima per permettere la realizzazione del secondo e del terzo, fino alla fase finale in cui i tre conci sono stati montati uno sull’altro (si veda lo schema di montaggio). L’utilizzo della dima di 16 metri ha permesso di realizzare tutte le operazioni senza salire eccessivamente in altezza, ed è stata poi sfilata prima della seconda connessione. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto