Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Strata Hotel è situato su una collina nel cuore delle Dolomiti, ai margini di una zona residenziale. Il volume è stato in parte determinato dagli elementi funzionali necessari per ospitare sei appartamenti indipendenti con un nucleo comune. Una incisione formale segna l’accesso principale e la divisione delle unità, suddividendo il volume principale in due metà. Oltre alle sue connotazioni funzionali, questa incisione diventa l’elemento che definisce l’edificio. Da entrambi i lati del taglio, una striscia dispiega per formare la balaustra di un ampio balcone coperto che si fonde con la topografia circostante. L’edificio ospita sei case molto ampie, tutte affacciate a sud godere del sole e della vista panoramica sulle Dolomiti. Ogni unità è stata progettata per massimizzare la privacy attraverso il frazionamento del volume dell’edificio in due parti, e attraverso le balaustre a gradoni che bloccano la vista dalle unità soprastanti e dai passanti. Ogni appartamento di Strata Hotel gode di una estensione verso l’estreno della zona giorno, attraverso un corridoio coperto,con terrazza esposta a sud, che termina in un piccolo giardino privato. Legno di larice locale è utilizzato per i rivestimenti delle aree interne ed esterne. Il piano di vetro del soffitto consente una magnifica vista e un ottimo guadagno in termini di energia solare. Situato ai margini di una zona residenziale con un aspetto molto eclettico, il volume generato nasce dalla sua topografia circostante e si fonde con esso, riducendo la tavolozza di materiali in unici materiali locale: il legno di larice e il rame. Sia il rame che il larice sono soggetti ad un cambiamento di colore naturale dettato dall’influenza atmosferica di sole, pioggia e neve, fondendo così l’edificio nel suo ambiente naturale. Grande attenzione è stata posta nella progettazione delle balaustre di rame che nascono a partire dalla topografia naturale, acquisiscono plasticità diventando balaustre sospese, si legano al volume dell’edificio raccordandosi al “taglio” che ne definisce lo sviluppo per poi, infine, ripiegare di nuovo verso la topografia esistente, discostandosi nuovamente dall’edificio. Nel punto in cui avviene il distaccamento della balaustra dal volume, le lastre metalliche sono divise in fasce orizzontali che descrivono geometrie curve iperboliche –paraboliche: la qualità del lavoro artigianale si manifesta ad un livello estremo. Il rame brunito circonda il volume su tutte le sue facce, le fasce costituiscono un secondo livello che offre protezione all’intimità dello spazio interno e, allo stesso tempo, definisce la copertura in continuità con lo sviluppo delle facciate e dell’intero volume. La forma della copertura deriva dalla normativa locale che impone, per questo specifico lotto di progetto, l’uso di un tetto a falde: evitandone la semplice ripetizione, il modello convenzionale di copertura a spioventi è leggermente deformato per integrarsi con la nostra idea di progetto, quello che nasceva come un vincolo viene esplorato in modo da indagarne le potenzialità latenti. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto