Un complesso residenziale e terziario nei pressi di Copenhagen realizzato nel rispetto dei principi di sostenibilità, con un tetto fortemente inclinato che garantisce la protezione dal rumore e, contemporaneamente, l’illuminazione naturale. Il progetto è di Tredje Natur
a cura di Pietro Mezzi

Tradje Natur è un importante studio di progettazione di Copenhagen, che fa della sostenibilità e della progettazione ecosostenibile un suo cavallo di battaglia. In una delle sue ultime realizzazioni, un edificio a destinazione mista, residenziale e terziario, chiamato New Angle, mostra come gli obiettivi al 2030 delle Nazioni unite per lo sviluppo sostenibile debbano e possano essere raggiunti anche nella progettazione e nella realizzazione degli edifici. La sfida degli architetti danesi è consistita nel tradurre gli obiettivi Onu in fatti concreti e nello sperimentare modalità di progettazione per una veloce transizione dell’intero comparto delle costruzioni verso la sostenibilità.
L’obiettivo alla base del progetto era la realizzazione di un edificio che fosse in grado di coniugare scopi immobiliari, esigenze abitative e obiettivi di sostenibilità.
New Angle si propone come un progetto flessibile, scalabile e adattabile alle differenti esigenze tipologiche e dimensionali.
L’edificio ha una particolare forma di tetto, pensata e realizzata per mitigare la rumorosità dovuta alla presenza di vicine infrastrutture viabilistiche piuttosto trafficate e per assicurare condizioni di luce diurna a tutte le unità abitative. All’interno, il progetto ha previsto la realizzazione di un cortile verde.
La scelta tipologica è stata dettata proprio dalla possibilità di assicurare protezione dal rumore e, nello stesso tempo, la migliore illuminazione naturale: risultato quest’ultimo difficilmente raggiungibile con una tipologia edilizia pluripiano. Il profilo alto del tetto scherma infatti il complesso dal rumore.
Il parcheggio delle auto è posto al piano interrato, al di sotto dell’edificio, scelta questa che consente di utilizzare appieno il cortile comune, che risulta anch’esso ben illuminato. Sul tetto inclinato sono posizionati i pannelli solari.
Le stime che lo studio danese ha prodotto indicano un risparmio dal 30 al 50% delle emissioni di CO2 rispetto a un edificio realizzato secondo le modalità tradizionali; mentre per quanto riguarda i costi, i calcoli effettuati indicano un’ economia rispetto ai costi di tipologie abitative tradizionali.
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