Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Lo skyline di New York annovera un altro grattacielo. E’ completamente vetrata la torre 7 WTC, la prima delle sette in costruzione nell’area devastata dall’attentato terroristico dell’11 settembre 2001. A cinque anni di distanza dal tragico incidente, che distrusse le Torri Gemelle del WTC e danneggiò irreparabilmente alcuni edifici adiacenti, Manhattan si sta riappropriando dei suoi simboli urbani: i grattacieli. E’ stata infatti recentemente terminata la prima delle sette torri che verranno costruite nell’area di Ground Zero e che è stata progettata dallo studio di architettura newyorkese Skidmore, Owings & Merill. La torre 7 WTC, se da una parte rappresenta un simbolo di rinascita, dall’altra ha rivoluzionato positivamente lo standard edilizio di New York. Il nuovo grattacielo, di 52 piani e 158.000 metri quadrati di superficie complessivi, è stato realizzato con un metodo che ha previsto la costruzione della struttura in acciaio della torre prima del suo nucleo in calcestruzzo strutturale, ciò ha consentito di ridurre i tempi di esecuzione di oltre un mese grazie alla stretta collaborazione fra tutti gli operatori coinvolti nella costruzione. La scelta rivelatasi vincente tanto da essere adottata da Silverstein Properties Inc., la società immobiliare proprietaria dell’area, dando il via libera all’impresa di costruzioni Tishman Construction Corp, anche per realizzare la Freedom Tower (541 metri di altezza) sulla Vesey Street, il cui progetto definitivo porta la firma dello statunitense David Childs. Alla base del successo di questa metodologia vi è una progettazione meticolosa, nonché un grande coordinamento e interrelazione fra tutti i principali appaltatori, nonché il buy-in da parte delle varie categorie edili, in particolare i carpentieri. Realizzando per prima la struttura in acciaio, è possibile gettare il calcestruzzo all’interno di un’intelaiatura protettiva. E’ questa una tecnica sicura che riduce il più possibile l’esecuzione dei lavori in quota. Posando l’acciaio per primo è possibile anche iniziare subito la tamponatura. E si tratta di un approccio più sostenibile, perché le casseforme di ripresa autosollevanti utilizzate per il nucleo di cemento sono riutilizzabili. Sono proprio queste ad aver fatto la differenza nei confronti del sistema manuale in quanto hanno dimezzato i tempi di completamento del singolo piano. Questa metodologia è già stata utilizzata alla fine degli anni Sessanta per la costruzione di due torri e ripresa recentemente per altre due. Ma per nessuno di questi edifici sono state utilizzate piattaforme autosollevanti. Solo la torre 7WTC “è stata progettata letteralmente intorno a questo sistema di casseforme”. La torre (65×52 metri di base), che è adibita a uffici (fra cui quelli della Silverstein Properties Inc.) ed è completamente rivestita in vetro, poggia su una sottostazione elettrica inserita nel calcestruzzo. Solo il nucleo della torre e il “corridoio” dell’atrio penetrano nella sottostazione. I piani meccanici della torre iniziano 24 m sopra il livello del suolo, mentre il primo piano per uffici è situato a un’altezza di 38 m. La sottostazione e la torre, progettate e gestite dalle stesse imprese, hanno le fondazioni in comune. I muri centrali della torre trasferiscono i carichi a cassoni dai 4,5 ai 6 m sotto la falda freatica. I lavori alla torre per uffici non sono cominciati fino a quando non è stata completata la sottostazione, nell’ottobre 2003, in quanto la posa dell’acciaio doveva seguire questa struttura. Dopo il completamento della sottostazione, le squadre di carpentieri hanno spostato le gru utilizzate in fondazione ed eretto pilastri di acciaio incassati intorno al vuoto del nucleo della struttura. Quindi i lavori di carpenteria sono stati bloccati per circa un mese per consentire di approntare le casseforme autosollevanti. Una volta inserita la cassaforma, il ciclo per realizzare un piano in quattro giorni ha avuto inizio con l’installazione della struttura in acciaio a cui sono seguiti: la copertura metallica con rivestimento superficiale in calcestruzzo; il getto delle pareti di taglio del nucleo e delle solette; il trattamento antincendio dell’acciaio e quindi le tamponature, i lavori elettrici, meccanici e idraulici, gli ascensori e gli interni. L’esecuzione delle pareti di taglio è iniziata quando la struttura in acciaio era arrivata a quota dell’ottavo piano e il calcestruzzo era stato gettato sulla copertura metallica qualche piano più in alto. La torre 7WTC è il primo grattacielo di New York ad aver ottenuto la certificazione LEED Gold dall’U.S. Green Building Council, l’organizzazione di imprese edili che promuove la realizzazione di costruzioni ecosostenibili, ed è uno dei più ecologici degli Stati Uniti. Questi i parametri di valutazione che hanno consentito il conseguimento della certificazione: la realizzazione di un giardino pubblico di circa 1500 metri quadrati; la tecnologia avanzata del vetro extrachiaro che cattura più energia solare e più luce naturale (90%); la qualità dell’aria indoor ottenuta attraverso l’installazione esterna di sistemi di ventilazione con filtri ad alta efficienza; il risparmio energetico grazie all’apporto di nuove tecnologie fra cui: un generatore a turbine a vapore, ventilatori a velocità variabile e sistemi di regolazione della luce naturale; risparmio dell’acqua, utilizzando acqua piovana per il raffrescamento dell’edificio e l’irrigazione del giardino pubblico; riduzione dello smaltimento dei rifiuti grazie all’utilizzo, per il 75% del totale, delle macerie da costruzione e di materiale di riciclo, in particolare acciaio; ridotto inquinamento dell’aria per l’utilizzo di carburanti verdi e filtri particolari per i macchinari da cantiere. Il sistema di facciata L’involucro vetrato del grattacielo 7 WTC è stato concepito per essere interattivo con l’ambiente circostante: di giorno riflette le diverse sfumature luminose captate dal cielo e dagli edifici vicini, di notte invece diventa un faro grazie ai proiettori led posizionati al suo interno. La facciata continua è stata appositamente progettata dalla divisione Bleu tech di Permasteelisa USA (Canada) con intelaiatura in alluminio estruso, realizzata con profilati estrusi da Metra, verniciata color argento sia all’interno che all’esterno. Questo sistema di facciata continua modulare comprende una parte visiva e una parte cieca, realizzata con un pannello composito in acciaio inossidabile ondulato. La parte visiva in vetro è sigillata con silicone strutturale sui 4 lati. Il pannello cieco è leggermente incurvato all’interno (con un raggio di 9 metri) ed è ricoperto al 60% dal vetro trasparente superiore in aggetto, che crea un effetto “scatola d’ombra”, con apertura sul fondo. L’ondulazione del pannello sottofinestra, in acciaio inossidabile con finitura lucida, è orizzontale, con una inclinazione negativa, e rifinita alla base con un riflettore in acciaio inossidabile blu 316L fuso. I pannelli della facciata continua dell’angolo esterno sono ad angolo ottuso di 110 gradi o ad angolo acuto di 70 gradi, e il montante d’angolo è interrotto tra la soletta e il soffitto per accentuare l’effetto incassato del pannello sottofinestra. La facciata continua presenta le seguenti caratteristiche principali: – il vetro trasparente si estende sul fondo e si sovrappone per 600 mm alla parte superiore del pannello cieco in acciaio inossidabile che si trova sotto. Il vetro nella parte visiva è disposto in configurazione dall’esterno all’interno sotto il livello della soletta quando si sovrappone al pannello sottofinestra.. La transizione in corrispondenza del punto in cui il vetro va dall’interno all’esterno avviene tramite una guarnizione compressa orizzontalmente applicata alla superficie 4 del vetro (superficie interna). Questo pannello trasparente è supportato alla base da un angolo in acciaio inossidabile con finitura 4. In genere, per chiudere un piano, si sospende dalla soletta superiore un pannello modulare e gli elementi verticali (montanti) lavorano in tensione. Per il sistema del 7WTC, il montante lavora in compressione perché il pannello è ancorato alla soletta del piano dove il pannello chiude lo spazio. Il giunto tra i pannelli di facciata è stato spostato sopra la parte visiva, di conseguenza si è reso necessario un dispositivo temporaneo per fissare la parte superiore del pannello della facciata continua fino all’installazione del pannello sovrastante. L’elevato livello dei requisiti relativi alle prestazioni termiche e di tenuta all’aria ha presentato non pochi problemi in considerazione di queste particolarità. Il vetro trasparente ha le seguenti caratteristiche: – vetrocamera da 3/16″ ( 30 mm ) composto da una lastra esterna da 3/8″ ( 10 mm) Extrachiara indurita con “coating” selettivo e serigrafia ceramica grigio opaca media in faccia 2, intercapedine da 2, 1/2″ ( 13 mm ) con canalino in acciaio inox e lastra interna da 5/16″ ( 8 mm ) Extrachiara indurita. Il sigillante secondario utilizzato è il silicone grigio. La densità della serigrafia è dell’11,5% e si trova nella parte superiore del pannello. La serigrafia è graduata uniformemente dal basso all’alto e presenta un disegno composto dal passaggio dalla forma circolare a quella quadrata. Per ulteriori informazioni www.metra.it Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto