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San Giovanni Lipioni (CH) è un borgo che si arrampica su una collina a sovrastare la valle del Trigno, all’estremità sud dell’Abruzzo: è uno dei tantissimi piccoli paesi che punteggiano il cuore appenninico della penisola italiana. E’ un paesaggio di case strette le une alle altre, tetti di coppi, facciate chiare, pietra. Qui sorge il nuovo edificio polifunzionale di proprietà comunale di cui l’architetto Andrea Rossi, di San Giovanni Lipioni, ha eseguito la progettazione: un edificio dall’aspetto moderno, funzionale, che rompe con la tipica architettura dei luoghi, ma con la quale dialoga e si inserisce con garbo. E’ un edificio di tre piani suddiviso in un piano parzialmente interrato adibito a rimessa, una sala polifunzionale al piano terra, una zona espositiva al primo piano; pianta dal profilo curvilineo per complessivi 650 mq, tetto piano: sono l’articolazione dei volumi, gli aggetti, la posizione delle aperture, la grande scala esterna che gli conferiscono stile e carattere. In particolare è la facciata ovest, quella che si rivolge al cuore del borgo, alla piazza principale distante poche decine di metri, che si distingue per la forza del linguaggio architettonico. Il suo fronte, caratterizzato da una successione di aperture quadrate, viene movimentato sul lato di sinistra da volumi bianchi in aggetto che rielaborano in chiave contemporanea le numerose superfetazioni presenti negli edifici storici, su quello di destra da una lunga scala che lo taglia diagonalmente; questa soluzione viene poi evidenziata dalla scelta delle finiture, che sottolineando vuoti e pieni, la vanno a caratterizzare fortemente.E la scelta vincente è senz’altro l’uso delle lastre d’alluminio per il rivestimento della parte centrale della facciata, più arretrata, dalla quale emergono bianchi i volumi in aggetto. Queste lastre inoltre – tek28 prodotte da Alubel – non solo rivestono la facciata ma si incurvano per diventare anche rivestimento della copertura, scelta che valorizza ulteriormente la scansione dei volumi architettonici. Ovviamente una soluzione di questo tipo è resa possibile dall’estrema versatilità delle lastre Alubel, che possono indifferentemente venire utilizzate per le facciate e per le coperture e che possono essere curvate mediante tacchettatura o calandratura.In questo caso sono state scelte lastre grecate tek28 in alluminio 7/10 preverniciato color silver RAL 9006, coibentate con poliuretano espanso da 10mm, che sono state fissate alla sottostante sottostruttura in profilati di acciaio zincato e sono state curvate mediante tacchettatura. I punti di forza di un rivestimento in lamiera metallica sono molteplici e ormai apprezzati da un numero sempre maggiore di progettisti: l’estrema durabilità, la protezione dall’acqua e dal rumore, la versatilità e la facilità di messa in opera li rendono estremamente competitivi rispetto a soluzioni più tradizionali. In questo cantiere per esempio tutte le opere di lattoneria, consistenti nella posa della sottostruttura, dei sottomanti e degli isolanti, la posa delle lastre, le rifiniture e lo scossalinaggio sono state completate dall’impresa Metal Barile di Macchiagodena (IS) in soli dodici giorni di lavoro e con costi contenuti. Scarica i particolari tecnici in PDF PART COSTRUTTIVO 1 PART COSTRUTTIVO 2 piano terra piano primo prospetto est prospetto ovest sezioni Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto