Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Lo studio milanese si aggiudica il concorso internazionale con il masterplan di Urban Oasis nel quartiere di Chalupkova. Il piano propone la creazione di un nuovo polo residenziale nel centro città con un complesso formato da una torre e quattro edifici di 1.300 alloggi, che fanno da cornice a un grande parco pubblico A cura di: Pietro Mezzi Indice degli argomenti Toggle L’Urban Oasis di BoeriLa torre come landmark urbanoLe facciate, le logge e i balconiLa presenza della naturaParlano gli architetti e lo sviluppatore Lo studio Stefano Boeri Architetti si è aggiudicato il concorso internazionale per lo sviluppo di un’ex area industriale di tre ettari nella downtown di Bratislava. Si tratta di Chalupkova, per decenni una delle più grandi aree dismesse della capitale slovacca nonostante la sua vicinanza al centro storico e al Danubio: una zona della città che si sta gradualmente trasformando in area di sviluppo costellata da esempi di architettura contemporanea e da un nuovo paesaggio urbano. L’Urban Oasis di Boeri Stefano Boeri Architetti ha vinto il concorso, indetto alla fine dello scorso anno da Penta Real Estate, con il masterplan Urban Oasis. Il piano propone la creazione di un nuovo polo centrale della città attraverso un importante intervento di rigenerazione urbana che va a ridisegnare questo quartiere a partire dalla creazione di un grande parco pubblico, ai cui lati sorgeranno una torre e quattro edifici, a media densità, che ospiteranno 1.300 appartamenti, caratterizzati da un mix abitativo con alloggi di dimensione differente e per utenze differenziate. I motivi dell’aggiudicazione Rispetto alle proposte pervenute – tra queste quelle di alcuni dei più noti studi internazionali di architettura, tra i quali Bjarke Ingels Group, Gensler, MAD Architects e MVRDV – la giuria ha sottolineato d’aver apprezzato la “matrice europea” del progetto grazie alla scelta di realizzare “un nuovo quartiere di edifici che riprendono le tradizionali facciate in pietra e mattoni combinandole con il verde” attorno a un grande giardino pubblico. La torre come landmark urbano La torre, disposta in un punto focale rispetto all’asse principale del masterplan e dell’intero quartiere, diventerà il nuovo landmark urbano per Bratislava, con vista sulla città. È prevista la realizzazione di un grande parco pubblico Gli altri edifici hanno invece altezze diverse, studiate specificamente per massimizzare l’ingresso della luce diretta nel parco: ospiteranno terrazze e tetti verdi, che diventeranno spazi ricreativi aperti alla comunità. Le aree commerciali e le funzioni pubbliche valorizzeranno il dialogo tra il parco e gli spazi residenziali. Le facciate, le logge e i balconi Le facciate sono state progettate con geometrie irregolari e ondulazioni funzionali a interrompere la propagazione e dispersione delle onde sonore, per evitare la loro trasmissione nell’edificio. Le differenti facciate dei diversi edifici residenziali Le facciate lungo le strade più trafficate si distinguono per la presenza delle logge, che garantiscono una maggiore protezione non solo dai suoni, ma anche dall’elevata ventosità di Bratislava; nei lati esposti verso il parco le logge lasciano invece posto ai balconi. La presenza della natura La presenza della natura, come contributo alla biodiversità del luogo, è uno degli elementi centrali del progetto, sia per la creazione di nuovi servizi ecosistemici sia per la connessione con altri spazi verdi urbani. Concorrono a questo obiettivo la copertura vegetale su terrazze e tetti verdi e l’anello verde distribuito lungo tutto il perimetro dell’intervento che, collegato al parco, funge da filtro tra le residenze e la strada, contribuendo all’assorbimento del suono attenuando, in questo modo, l’inquinamento acustico dell’ambiente circostante. Il progetto privilegia la mobilità sostenibile rispetto all’uso dell’automobile: per questo sono previste aree pedonali e piste ciclabili all’interno del parco. Il piano prevede numerosi percorsi pedonali e ciclabili Con la stessa attenzione alla mitigazione dell’impatto ambientale, i pannelli solari, collocati in copertura, occupano una superficie di circa 4.600 metri quadrati e coprono il fabbisogno energetico del quartiere con la produzione di energia rinnovabile. Il progetto prevede inoltre sistemi di drenaggio urbano per gestire il deflusso dell’acqua, attraverso i tetti verdi, le pavimentazioni permeabili e i bacini di raccolta e la gestione delle acque meteoriche. L’inizio della costruzione della prima fase residenziale è previsto nel 2026. L’attuazione delle fasi successive del progetto seguirà il completamento della modifica, attualmente in corso, del piano territoriale locale. Il progetto è suddiviso in quattro fasi e la realizzazione avrà uno sviluppo di circa dieci anni. Parlano gli architetti e lo sviluppatore “Il progetto di Urban Oasis – dichiara l’architetto Stefano Boeri – porta in una città dinamica e in un Paese che sta vincendo la sfida dell’integrazione in Europa, un nuovo e innovativo quartiere residenziale che si sviluppa attorno a un grande giardino pubblico ad alta biodiversità vegetale. Un piano che offre a Bratislava una nuova centralità, aperta e permeabile ai flussi della vita quotidiana. Urban Oasis rappresenta al meglio le sfide del mondo urbano contemporaneo, senza dimenticare la tradizione architettonica mitteleuropea. Grazie a questo piano, Bratislava compirà un passo in avanti verso il modello di metropoli arcipelago: una città dove i quartieri sono nuclei di produzione di energia pulita, con la varietà di funzioni e abitanti tipica delle città europee e la natura vivente delle piante al loro centro e sulle facciate degli edifici”. In giallo, la zona di intervento di Chalupkova; alle spalle la grande area a verde pubblico “Nel progetto Urban Oasis abbiamo lavorato su come generare qualità architettonica in un’area urbana ex industriale in forte trasformazione, su come ottimizzare la luce naturale diretta, ma allo stesso tempo proteggere dal vento e dall’inquinamento acustico, su come valorizzare l’accessibilità e la fruibilità del parco, pur mantenendo il suo carattere di giardino segreto, su come trasformarlo non solo in uno spazio pubblico flessibile e di qualità, ma anche in un elemento importante di regolazione del microclima, dell’umidità e dell’effetto isola di calore urbano – commenta l’architetto Pietro Chiodi, partner di Stefano Boeri Architetti -. Siamo molto soddisfatti del progetto e crediamo che possa realmente diventare un valore aggiunto per il quartiere, per la città e per tutti gli abitanti”. “I concorsi internazionali di questa portata e qualità non erano uno standard a Bratislava fino a poco tempo fa – sostiene Juraj Nevolník, direttore esecutivo di Penta Real Estate -. Oggi è diverso e la partecipazione degli studi stranieri non fa che dimostrare la crescente potenzialità e importanza della nostra capitale. Sono convinto che la zona Chalupkova, uno dei luoghi più prestigiosi di Bratislava, abbia sicuramente meritato l’organizzazione di un concorso internazionale di architettura”. Planimetria di Bratislava con l’indicazione dell’area di intervento Scheda Progetto Urban Oasis: Località: Bratislava Committente: Penta Real Estate Progetto: Stefano Boeri Architetti Partner in charge: Pietro Chiodi Design Team: Davide Antolini, Agostino Bucci, Paolo D’Alessandro, Mohamed Hassan Elgendy Riccardo Gilioli, Klodiana Kajmaku, Andrea Spadoni (Bim Manager), Gabriella Coletta Alloggi: 1.300 Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto