Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Con il progetto Varesina 204 nel capoluogo lombardo prende sempre più forma il Certosa District. Il progetto di Giuseppe Tortato Architetti, su incarico di RealStep, collega l’intervento sull’edificio con lo spazio pubblico circostante. Grande attenzione agli aspetti ambientali ed energetici. a cura di Pietro Mezzi Indice degli argomenti: Il progetto di rigenerazione I nuovi prospetti Gli obiettivi di sostenibilità ambientale A dieci anni dal successo de La Forgiatura, un tempo area industriale in disuso oggi campus completamente rigenerato, lo Studio Giuseppe Tortato Architetti torna ad occuparsi di Certosa District con il nuovo progetto di Varesina 204, commissionato da RealStep Sicaf. L’attrattività del Certosa District Rispetto al progetto de La Forgiatura, che ha portato nel quartiere diverse imprese dinamiche (Medtronic, Zeiss, VF, UCB Pharma, Sandvik, Schuco, Schaeffler, DesignTech ed Expression Parfumées), che lì hanno trasferito la loro sede italiana, l’iniziativa di RealStep, che si avvale della collaborazione di Jamestown, un’azienda di gestione e investimento immobiliare, si inserisce nei luoghi attrattivi di Certosa District. Varesina 204 vuole infatti trasformare l’area in un distretto multifunzionale, collegato al tessuto urbano e sociale, in una posizione strategica tra Porta Nuova e Mind, grazie alla stazione ferroviaria di Certosa. L’ingresso di Varesina 204 credits, Studio Giuseppe Tortato Architetti Il progetto di Tortato nasce con l’obiettivo principale di rigenerare non solo un edificio ma lo spazio urbano. Per questo motivo il progetto si apre al quartiere creando una piazza commerciale al piano terra, favorendo così la continuità tra il nuovo sviluppo e il quartiere. Il progetto di rigenerazione Il progetto prevede la rigenerazione del grande capannone centrale, per un totale di oltre seimila metri quadrati di superficie. Si tratta di un fabbricato caratterizzato dal ritmo delle volte a botte esistenti in copertura, che si completa con l’inserimento di tre grandi patii sistemati a verde che portano la luce naturale all’interno degli spazi e aumentano gli affacci verso l’esterno, rendendo gli ambienti di lavoro dinamici e godibili. Il grande capannone centrale sarà riqualificato credits, Studio Giuseppe Tortato Architetti Verso via Varesina è prevista la realizzazione di un nuovo edificio che riprende il profilo delle “botti” esistenti, creando una nuova piazza interna che si apre alla città, caratterizzata dalla presenza su due lati di un porticato ricoperto di verde e dal ritmo creato dai balconi aggettanti, che rimandano alle volte, anch’esse aggettanti, della nuova copertura. I nuovi prospetti I nuovi prospetti sono il frutto di un approccio guidato dalla volontà di aprirsi verso via Varesina e piazza Cacciatori delle Alpi, mantenendo la coerenza formale dei capannoni industriali con le volte a botte, ma reinterpretata secondo le nuove esigenze degli spazi commerciali e di lavoro in genere. Il nuovo complesso è caratterizzato dal ritmo delle volte a botte esistenti in copertura credits, Studio Giuseppe Tortato Architetti Il corpo di fabbrica affacciato su via Varesina, che racchiude la piazza verso la pubblica via, richiama il ritmo verticale dell’edificio residenziale adiacente tramite l’utilizzo, opportunamente scandito, di fasce verticali in cemento color grigio chiaro antismog. Infine, i locali tecnici, che rappresentano una parte sempre più importante della progettazione e del recupero degli edifici, sono stati distribuiti sapientemente all’interno dell’area e saranno caratterizzati dalla presenza di camini di areazione (carbon free) rivestiti esternamente in lamiera metallica pre verniciata di colore blu scuro: un ulteriore segno del passato che rivive in chiave contemporanea. Gli obiettivi di sostenibilità ambientale Per quanto riguarda l’approccio ambientale e la sostenibilità, il progetto di riqualificazione integra diversi sustainability goals sempre più richiesti nel mondo dell’edilizia e del green building, per rendere gli edifici sostenibili, con un maggior rispetto dell’ambiente volto a migliorare il well-being degli occupanti. Gli edifici in costruzione su via Varesina sono soggetti a certificazione Leed, la quale garantisce un miglioramento dell’efficienza energetica, del risparmio in termini economici ed energetici, un abbattimento importante delle emissioni di CO2 e un ambiente più godibile e piacevole dal punto di vista sociale e della salute delle persone. Tra i sustainability goals previsti, ad esempio, vi è l’incentivo ad una mobilità green, includendo spazi riservati alle auto elettriche, con apposite colonnine di ricarica. Le zone a verde del nuovo complesso (credits, Studio Giuseppe Tortato Architetti) Inoltre, gli edifici verranno costruiti privilegiando materiali con alto contenuto di riciclato e riducendo, così, il consumo di materie prime secondo i principi cardini dell’economia circolare. La certificazione Leed richiede un’attenzione particolare alla gestione dei rifiuti, promuovendo una sensibilizzazione al rispetto della raccolta differenziata, e all’utilizzo di materiali basso emissivi per migliorare la qualità dell’aria interna e favorire il well-being degli occupanti. Inoltre, fra gli aspetti valorizzati dal sistema di certificazione adottato vi è l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile: il progetto prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico contribuendo alla riduzione degli impatti negativi sull’ambiente generati dai combustibili fossili. Schizzo progettuale di partenza (credits, Studio Giuseppe Tortato Architetti) Disegno del vecchio stabilimento Giuseppe Tortato Architetti Dopo la laurea al Politecnico di Milano, Tortato si trasferisce ad Amherst nel Massachusetts, dove collabora con un allievo dell’architetto Paolo Soleri, occupandosi di progettazione bioclimatica. Rientrato in Italia, collabora con Dante Benini e si associa allo studio Milano Layout, di cui diventa il co-titolare. Dall’inizio degli anni Duemila si dedica alla progettazione di nuovi complessi edilizi e alla rigenerazione urbana. Nel 2012 fonda Polisfluxa e Giuseppe Tortato Architetti. Numerose le realizzazioni, tra le più importanti, il concept del Green Business Hotel di Milano e il progetto dell’Hotel Metropole di Parigi. Si è imposto all’attenzione internazionale con la realizzazione in particolare del progetto La Forgiatura. Nel 2017 con AB Medica headquarter ha ricevuto la menzione della giuria del premio internazionale Dedalo Minosse, nel 2019 la menzione d’onore al The Plan Awards con l’Arcadia Center, complesso che nell’ottobre scorso ha ottenuto la certificazione Leed Gold. Sempre per l’Arcadia Center, nel novembre 2021 lo studio ha ricevuto due Special Mentions ai German Design Award 2022. Giuseppe Tortato Architetti opera nei settori residenziale, terziario, fashion e food retail. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto