Progetto Colore per le Cinque Terre

Il nuovo “Progetto Colore” delle Cinque Terre supera l’esame della Regione Liguria: nel prossimo futuro, le Cinque Terre recupereranno i colori caldi tipici delle città e dei borghi marinari regalando così a quanti giungono dal mare un colpo d’occhio ancor più suggestivo
Il “Progetto Colore delle Cinque Terre”, frutto del lavoro congiunto dell’architetto Simona Bassi, incaricata del Parco Nazionale delle Cinque Terre, del Professor Giuseppe Alberto Centauro, del Dipartimento di Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici dell’Università di Firenze, della Professoressa Luisa Cogorno dell’Ateneo di Architettura di Genova e del sig. Jorrit Tornquist, artista e designer, ha superato a pieni voti l’esame istruttorio da parte della Regione Liguria.
Il Parco Cinque Terre, in qualità di Ente capofila delle amministrazioni comunali di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso al Mare, ha consegnato ai rispettivi sindaci copia degli elaborati di competenza per i successivi atti di adozione in consiglio comunale.
Il progetto, il cui obiettivo fondamentale è l’armonizzazione dell’ambiente naturale con quello costruito dall’uomo mediante la valorizzazione dei caratteri storici e materici dell’edilizia locale che vede nell’uso del colore una delle sue principali specificità, oltre a indicare linee guida discrezionali per un “buon costruire”, impone anche norme applicative particolareggiate in merito alla scelta dei colori e dei materiali con cui intervenire per il restauro e la conservazione delle facciate dei manufatti urbani che affacciano sulle marine di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso al Mare.
Inizia dunque un cammino di riconquista dei colori e dei materiali della tradizione: dal patrimonio litologico locale si recuperano i colori caldi delle terre propri del nostro territorio, dalle tecniche costruttive del passato il ritorno alla calce, capace di conferire alle tinte una particolare e ineguagliabile trasparenza.
I futuri interventi di rifacimento delle facciate ridisegneranno così anche per le Cinque Terre quella che in architettura viene definita la “WaterLine”, ovvero la prospettiva dall’acqua che è sola delle città e dei borghi marinari, permettendo a quanti giungono dal mare di godere di una visione d’insieme ancor più suggestiva ed emozionante.

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