L’Albania si riscopre laboratorio di trasformazione urbana e architettonica con Puzzle, un progetto che simboleggia la continua evoluzione della capitale Tirana. Ideata dallo studio NOA, questa torre unisce il passato rurale e il presente metropolitano in un mix di innovazione, interpretando il dialogo tra le due anime della città.
Situata nella zona sud-occidentale di Tirana, Puzzle si sviluppa su Rruga Medar Shtylla, vicino al Lago della città, e si presenta come una composizione verticale, che assomiglia a un puzzle in attesa dell’ultimo pezzo, in una composizione che cattura l’occhio e l’immaginazione.
Un progetto che racconta la crescita urbana di Tirana
Tirana ha conosciuto profonde trasformazioni urbane, specialmente negli ultimi decenni. Designata capitale nel 1920, la città è stata spesso teatro di architetture simboliche, da quelle del regime comunista a quelle della rinascita democratica. Con l’arrivo di Edi Rama nel 2000, prima come sindaco e poi come Primo Ministro, Tirana è diventata il centro di una vivace apertura internazionale, attirando architetti di fama mondiale.
In questo contesto si inserisce Puzzle, che sorge su un lotto rettangolare di 75×25 metri in un’area densamente edificata. L’edificio esistente lascerà spazio a un complesso polifunzionale con 160 appartamenti (da 70 a 130 mq), un hotel e un’ampia area commerciale.
Il concept progettuale rappresenta il passaggio dalla vita rurale nelle case tradizionali a quella urbana negli appartamenti. La torre si configura come un “villaggio metropolitano” verticale:
“Abbiamo voluto mettere in scena l’incontro/scontro tra il mondo rurale e quello urbano, con una struttura ottimizzata al massimo all’interno, in grado di ospitare diversi tipi di spazi, ma con una facciata ricca di dinamismo. Un caos apparente, dove ogni pezzo trova il proprio posto,” afferma Lukas Rungger, fondatore di NOA.
Puzzle, una verticalità che ispira e sorprende
Puzzle si distingue per la composizione delle sue quattro facciate, costituite da moduli ispirati alle tipiche abitazioni con tetto a due falde, sporgenti fino a tre metri dalla struttura principale. Questi elementi, di colori e forme differenti, creano spazi aggiuntivi che uniscono interno ed esterno, offrendo logge, giardini pensili, aree relax e perfino cinema all’aperto.
Il design non è solo estetico: ogni modulo arricchisce la funzionalità dell’edificio, che si sviluppa in verticale con una distribuzione precisa. I piani interrati ospitano i parcheggi, i primi due livelli accolgono le aree commerciali, dal secondo al sesto si trovano hotel e appartamenti, mentre dal settimo in su la torre si dedica esclusivamente a residenze, che terminano con cinque attici circondati da giardini panoramici a 58 metri di altezza.
Tra l’ottavo e l’undicesimo piano, un vuoto a forma di casa inclinata attraversa la facciata, diventando un elemento iconico e simbolico.
“Questo vuoto rappresenta il pezzo mancante del puzzle, un dettaglio che aggiunge sorpresa e invita all’interpretazione,” aggiunge Andrea Dal Negro, co-designer del progetto.
Il verde è un altro protagonista del progetto: le facciate accolgono piante autoctone che si intrecciano con sculture, creando un percorso artistico che valorizza l’esperienza urbana
rendering by NOA
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