Rapporto ANIE-CRESME: l’impatto delle nuove tecnologie sull’edilizia italiana

Pubblicato un Rapporto ANIE-CRESME che offre una visione chiara e approfondita delle sfide e delle opportunità che il settore delle costruzioni si trova ad affrontare nell’adozione di tecnologie evolute. Investire in impianti intelligenti e digitalizzazione significa non solo migliorare la qualità della vita degli occupanti, ma anche contribuire alla sostenibilità ambientale, riducendo l’impatto energetico e i costi di gestione degli edifici.   Con una crescente domanda di soluzioni innovative e un quadro normativo in evoluzione, il futuro dell’edilizia italiana appare sempre più orientato verso un approccio sostenibile e tecnologicamente avanzato

Rapporto ANIE-CRESME: l’impatto delle nuove tecnologie sull’edilizia italiana

Il settore delle costruzioni in Italia è in rapida trasformazione, e le tecnologie elettrotecniche ed elettroniche stanno giocando un ruolo importante. Dal miglioramento dell’efficienza energetica alla riduzione dei costi di gestione, queste tecnologie sono al centro del nuovo Rapporto ANIE-CRESME, che fotografa lo stato attuale e i trend del mercato edilizio in un contesto di crescente attenzione verso la sostenibilità e la qualità degli impianti. L’indagine, condotta da ANIE Confindustria e CRESME, mostra come l’adozione di sistemi avanzati e soluzioni digitali stia modificando le modalità di costruzione e gestione degli edifici italiani, con impatti significativi sia a livello economico che ambientale.

Tecnologia e innovazione: verso un’edilizia più efficiente e sostenibile

Il rapporto ANIE-CRESME evidenzia come le tecnologie avanzate stiano trasformando l’edilizia italiana, migliorando non solo la qualità e la sicurezza degli edifici, ma anche il comfort abitativo e la sostenibilità ambientale. Fanno parte di queste innovazioni sia materiali e impianti più efficienti che soluzioni digitali che rendono possibile la gestione intelligente degli edifici.

A dimostrazione della centralità dei sistemi impiantistici nella modernizzazione degli immobili, la ricerca segnala che nel 2023 la spesa per impiantistica ha rappresentato il 37% della spesa edilizia totale.

Come sottolinea Franco Villani, Delegato del Presidente ANIE in ambito Building: “Il settore elettrotecnico ed elettronico nell’edilizia continuerà a giocare un ruolo chiave nel prossimo futuro. Le nostre tecnologie contribuiranno in modo significativo al raggiungimento degli edifici green, a migliorarne l’efficienza energetica, la sicurezza, il comfort abitativo e la funzionalità, incrementando la qualità della vita degli occupanti”.

Il confronto con il settore automobilistico, nel quale le innovazioni sono ormai consolidate, ci ricorda quanto potenziale abbia ancora l’edilizia per adottare tecnologie avanzate come la domotica e la gestione automatizzata dell’energia.

Il mercato delle costruzioni: rallentamenti e nuove opportunità

Dopo un 2022 di picco, il settore delle costruzioni sta vivendo una fase di rallentamento, con una riduzione del 26,5% prevista per il 2024, che interessa in particolare gli investimenti nella riqualificazione edilizia. Fanno eccezione le opere pubbliche che registrano una fase di crescita, con un aumento del 19,8% nel 2023 e previsioni di un ulteriore incremento nel 2024 dell’11,4%. Riqualificazione edilizia e investimento nelle infrastrutture rappresentano delle opportunità importanti per la filiera, poiché creano un contesto favorevole all’introduzione di tecnologie innovative negli impianti.

Dal 2021 al 2023, il settore dell’impiantistica ha registrato una crescita media del 9,4% annuo, con una domanda significativa di soluzioni avanzate, come i sistemi domotici e quelli di accumulo energetico, le colonnine di ricarica per veicoli elettrici e i pannelli fotovoltaici. Tuttavia, come emerge dal rapporto, c’è ancora un margine di miglioramento nell’adozione diffusa di tali tecnologie, soprattutto in ambito residenziale.

Solo il 31,2% dei consumatori intervistati, infatti, conosce la classificazione degli impianti in tre livelli di performance, e meno della metà possiede o è consapevole della Dichiarazione di Conformità (Di.Co.) del proprio impianto elettrico.

Si tratta di dati che da una parte riflettono una crescente attenzione alla modernizzazione del parco installato, dall’altra  una certa resistenza culturale e una scarsa conoscenza degli effettivi benefici delle nuove tecnologie. “L’abitudine e la non conoscenza rappresentano sovrastrutture frenanti allo sviluppo delle innovazioni,” afferma Lorenzo Bellicini, Direttore del CRESME. “Si rivela quindi necessaria un’azione più incisiva non solo di comunicazione, ma di dimostrazione dei vantaggi e dei miglioramenti che le nuove soluzioni tecnologiche possono apportare in termini di consumi e qualità della vita”.

“Le cosiddette “smart home” – ha commentato Villani – offrono oggi soluzioni per l’automazione domestica, innovazioni che non sono ancora così pervasivamente diffuse o integrate come quelle automobilistiche. Nella maggior parte delle abitazioni la tecnologia rimane spesso frammentata, non del tutto automatizzata o troppo complessa da installare e utilizzare per un pubblico generalista

Nuove tecnologie, vecchie abitudini: le sfide della transizione tecnologica

Il processo di digitalizzazione ed elettrificazione degli edifici sta accelerando, ma per raggiungere una diffusione capillare di soluzioni innovative sono necessari interventi mirati e una maggiore consapevolezza. Il rapporto ANIE-CRESME evidenzia infatti l’importanza della sensibilizzazione degli utenti finali e dei professionisti sulla necessità di tecnologie efficienti e sicure. Un’indagine condotta su un campione di progettisti di impianti elettrici rivela una crescente richiesta di soluzioni avanzate da parte dei committenti, con un focus su sistemi di gestione energetica integrata e automazione per ottimizzare i consumi.

D’altra parte, gli amministratori di condominio e le famiglie evidenziano la necessità di interventi di manutenzione regolare e di adeguamenti normativi per garantire la sicurezza degli edifici e ridurre i costi. Questi interventi, oltre a rappresentare un’opportunità di sviluppo per il settore, potrebbero contribuire in modo significativo a migliorare la sostenibilità complessiva degli immobili italiani. Il coinvolgimento diretto della filiera edilizia, dai progettisti agli amministratori di condominio, è essenziale per superare le barriere culturali e promuovere una transizione tecnologica che renda gli edifici italiani più efficienti e sostenibili.

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