Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Le finestre FAKRO s’inseriscono perfettamente nell’edificio storico, dando valore aggiunto all’intervento di restauro della dimora seicentesca La Valle del Tanaro regala degli scorci unici ai suoi visitatori, come la vista sullo splendido Castello di Lajone situato a Quattrodio (località Piepasso). Lo splendido edificio nobiliare risale ai primi anni del 1600 ed è una vera e propria gemma architettonica d’immensa bellezza e valore storico. Il Castello di Lajone domina il paesaggio circostante dell’Alto Monferrato: oggi si presenta come una splendida dimora in stile tardo-rinascimentale caratterizzata da una torre merlata dalla pianta pentagonale. Tutto intorno sorge un bellissimo giardino secolare dotato di piscina. “Il nostro obiettivo è stato trasformare questo splendido edificio e il suo giardino in un luogo aperto a una fruizione consapevole di stampo artistico culturale” – afferma Marco Farronato, comproprietario e Amministratore del Castello di Lajone. Per preservare tanta bellezza, i proprietari del Castello di Lajone hanno avviato un progetto di ristrutturazione che coinvolge le murature in laterizio, del tetto a falde, ma anche del secondo e terzo piano come degli elementi decorativi e delle pareti affrescate. I nuovi saloni espositivi ospiteranno manifestazioni artistiche, tra cui una grande esposizione di arte contemporanea. I lavori di restauro sono iniziati un anno e mezzo fa, a partire dalla copertura, con l’obiettivo di preservare il più possibile l’antico splendore del Castello, ricco di storia e tradizione. Continua Farronato: “questo tipo di cantieri è una fonte costante di scoperte interessantissime. Ad esempio, durante i lavori abbiamo scoperto che i mattoni – recuperati uno per uno e reintegrati nella loro posizione con materiali compatibili – recano l’impronta delle mani di chi li ha prodotti secoli fa [..]”. Le travi di rovere del tetto sono state smontate, ripulite recuperando i caratteristici chiodi in bronzo, consolidate con trattamenti compatibili e infine risistemate, utilizzando elementi in rovere di origine locale per le parti non recuperabili. E’ stato inoltre realizzato, conclude Farronato “un cordolo perimetrale antisismico in calcestruzzo armato con barre in ferro zincato, completando la struttura a capriate con la posa di strati termoisolanti, di una barriera al vapore, dei coppi recuperati e delle linee-vita. Si tratta di opere necessarie per preservare la funzionalità del tetto e per svolgere le future attività di manutenzione in tutta sicurezza”. Gli interventi di restauro del Castello Al fine di conservare le componenti costruttive e le materie d’epoca si è reso necessario adottare un approccio meno invasivo possibile, sfruttando le caratteristiche del Castello senza modificarlo né stravolgerlo. I progettisti hanno dunque scelto le nuove finestre FAKRO, indispensabili per la conservazione delle strutture in legno di rovere. Da sempre FAKRO realizza prodotti dalle alte performance, perfettamente adattabili a un edificio seicentesco come il Castello di Lajone. Vediamo nello specifico le soluzioni adottate per il restauro del Castello. In copertura sono state installate 13 finestre FAKRO fornite da Gallo Legnami tra cui: 9 finestre modello FYP-V U3 Prosky che permettono di ottenere performance elevate in termini di luminosità, 2 finestre modello FTU-V U3 a movimentazione elettrica, 2 finestre FTU-V U3 con apertura a bilico e infine 1 finestra FTU-V U3 da 66 X 98 cm. Le finestre FAKRO FYP-V U3 aiutano l’avvicinamento al lato della finestra in sicurezza e al tempo stesso garantiscono l’ingresso di molta luce naturale nella struttura, senza che sia necessario ricorrere a combinazioni verticali di più finestre. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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