Riflessioni di un maestro

Richard Meier sulle pagine di un importante quotidiano italiano. L’Unità ha recentemente realizzato una lunga intervista al grande architetto americano.
L’occasione dell’incontro è stata una conferenza, tenutasi a Firenze, sul tema ‘Tradizione della modernità’, organizzata per discutere della prima fase del progetto interuniversitario di riqualificazione dell’area di piazza Brunelleschi.
Richard Meier ha risposto alle domande sull’etica della progettazione, sul rapporto tra architettura contemporanea e contesto storico, sulle incertezze del post-modernismo e il valore della modernità. Il maestro ha dichiarato: “Tutto sta nel rapporto tra le cose e quel che le circonda. Il rapporto tra la “cosa”, intesa come qualcosa di isolato e la realtà che la circonda. La modernità è un processo continuo. E’ nella ricerca che portiamo avanti, è qualcosa che noi viviamo dentro il nostro tempo. E’ iniziata col XX secolo e da allora è un continuo scavare, cercare, inventare. La modernità si nutre di fantasia, di invenzione…”.

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