Le risorse del PNRR per il rilancio dei borghi

Le risorse del PNRR per il rilancio dei borghi

Pubblicato sul sito del Ministero della Cultura il bando da 1 miliardo di euro, previsto nell’ambito del PNRR, per il rilancio di 250 borghi, il 40% delle risorse andrà alle 8 regioni del Mezzogiorno. Domande entro il 15 marzo

Le risorse del PNRR per il rilancio dei borghi

E’ stato pubblicato sul sito del Ministero della Cultura il bando, previsto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR, che stanzia 1 milione di euro per il rilancio di piccoli borghi. L’obiettivo è ripopolare queste zone, rendendole più attrattive e portando nuovo lavoro.

In particolare sono previste due linee di azione: la prima mette in campo 420 milioni di euro destinati a progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica in 21 borghi individuati da Regioni e Province autonome, a rischio abbandono o disabitati. Ad ogni progetto verranno destinati 20 milioni di euro volti al rilancio economico e sociale, attraverso la realizzazione di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nell’ambito della cultura, turismo o ricerca. Le regioni entro il 15 marzo 2022 dovranno proporre al MIC le proprie candidature  d’intesa con il Comune interessato. Un comitato tecnico istituito dal ministero, verificherà la coerenza delle proposte con gli obiettivi definiti dal PNRR ed entro maggio 2022 saranno scelti i 21 progetti con l’assegnazione delle risorse.

La seconda linea di azione stanzia 580 milioni di euro volti alla riqualificazione di almeno 229 borghi selezionati attraverso avviso pubblico rivolto ai Comuni (il 40% delle risorse andrà alle 8 regioni del Mezzogiorno). Più nel dettaglio 380 milioni sosterranno i progetti  proposti dai Comuni e 200 milioni aiuteranno micro, piccole e medie imprese localizzate o che si vogliano insediare nei borghi che saranno selezionati. Per i primi 380 milioni i Comuni hanno tempo fino al 15 marzo ’22 per presentare le proprie proposte per il finanziamento di progetti in ambito culturale e  dell’istruzione, ricerca, welfare, ambiente o turismo. L’importo massimo del contributo sarà di circa 1,65 milioni di euro a borgo. Entro maggio la Commissione del MIC sceglierà le proposte ammesse a finanziamento. I 200 milioni rimanenti verranno assegnati con un successivo bando a imprese che svolgono attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali che si trovino nei Comuni selezionati, fino a un totale complessivo tra le due componenti di circa 2,53 milioni di euro a borgo.

Gli interventi dovranno essere realizzati entro giugno 2026.

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