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Tra le spese per le quali compete la detrazione, oltre a quelle per l’esecuzione dei lavori, sono comprese: le spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse; le spese per prestazioni professionali comunque richieste da tipo di intervento; le spese per la messa in regola degli edifici ai sensi della legge 46/90 (impianti elettrici) e delle norme Unicig per gli impianti a metano (legge 1083/71); le spese per l’acquisto dei materiali; il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti; le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi; l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie di inizio lavori; gli oneri di urbanizzazione; gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi nonchè agli adempimenti stabiliti dal regolamento di attuazione degli interventi agevolati (decreto n. 41 del 18 febbraio 1998). – a) Interventi di manutenzione ordinaria nelle parti comuni di edifici residenziali, da dividere tra i condomini secondo le quote millesimali. Se gli interventi sono invece effettuati sulle proprietà private e sulle loro pertinenze non danno diritto ad alcuna agevolazione. Alcuni esempi di tali interventi sono: finiture di edifici. Interventi quali riparazione, risanamento, sostituzione; opere necessarie a mantenere in efficienza, o a ottimizzarne il funzionamento per gli impianti tecnologici esistenti; il rifacimento dell’impianto elettrico e idrico sanitario; l’impermeabilizzazione di tetti o altre superfici esposte; la tinteggiatura di pareti, infissi, interni ed esterni, la verniciatura di portoni, la sostituzione di pavimenti; il rifacimento di intonaco. – b) Interventi di manutenzione straordinaria realizzati su immobili di qualsiasi categoria, interventi necessari per rinnovare o sostituire le parti strumentali degli edifici e per rinnovare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici. Alcuni esempi di tali interventi sono: installazione di ascensori e scale di sicurezza; la sostituzione di infissi esterni o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso; la recinzione dell’area privata; il ripristino o la sostituzione del tetto. – c) Opere di restauro e risanamento conservativo, ovvero tutti quegli interventi tesi a conservare l’immobile e ad assicurarne la funzionalità. Alcuni esempi di tali interventi sono: interventi di eliminazione e prevenzione di situazioni di degrado; adeguamento di altezze nei solai; apertura di finestre per esigenze di areazione. – d) Lavori di ristrutturazione edilizia, comprendenti i lavori volti a trasformare il fabbricato in modo tale da portare a un fabbricato del tutto o in parte diverso da quello iniziale sia per gli appartamenti singoli che per gli impianti condominiali. Alcuni esempi di tali interventi sono: demolizione e fedele ricostruzione dell’immobile; modifica della facciata; realizzazione di una mansarda o di un balcone: ampliamento della superficie e dei volumi. – e) Altre categorie di interventi, la realizzazione di autorimesse o posti auto. Possono avvalersi della detrazione anche gli acquirenti di box o posti auto pertinenziali già realizzati. In tal caso, però, la detrazione spetta limitatamente alle spese sostenute per la realizzazione, semprechè le stesse risultino comprovate da apposita attestazione rilasciata dal venditore; l’eliminazione delle barriere architettoniche, sia sulle parti comuni degli immobili che nei singoli appartamenti; al conseguimento di risparmi energetici; alla cablatura degli edifici; al contenimento dell’inquinamento acustico; all’adozione di misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici; all’esecuzione di opere interne. – Cosa si deve fare Per usufruire dalla detrazione è necessario effettuare i seguenti adempimenti: inviare, prima dell’inizio dei lavori, la comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara, la comunicazione all’Azienda sanitaria locale, il pagamento delle spese mediante bonifico bancario da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto debitore e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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